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Graziano Delrio: “Porti più competitivi per fare crescere il Paese”

Del 28 Luglio 2016

E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto di riordino delle autorità portuali e di semplificazione delle procedure all’interno dei porti.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha commentato:

“Sono due provvedimenti molto importanti. Da un lato c’è la semplificazione molto rilevante con l’agenzia delle dogane che all’interno dei porti assume anche tutti gli altri provvedimenti amministrativi con uno Sportello Unico dei controlli che quindi diventa, nello spirito della riforma Madia, uno sportello che raduna tutti i procedimenti amministrativi e li semplifica. Quindi più facilità per le imprese e per i nostri porti di diventare davvero motori di sviluppo economico.

E’ una riforma che mira a rendere il sistema mare più capace di promuovere occupazione e sviluppo, in un sistema fortemente competitivo, grazie da un lato alla semplificazione delle procedure, dall’altro lato a quella della governance.

Dai 57 porti di interesse nazionale si passa a 15 autorità portuali; il Consiglio di Amministrazione viene ridotto a 3 o 5 unità, rispetto ai 22/ 23 membri degli ex comitati portuali, che determinavano anche conflitti di interesse perché erano tutti seduti allo stesso tavolo, ma soprattutto, sul modello dei migliori porti Nord Europei, si crea un consiglio di amministrazione con ampie facoltà e rapidità di decisione.

Anche in questo decreto viene sottolineata una forte centralizzazione del coordinamento, che eviti la competizione tra sistemi territoriali vicini pochi chilometri e cerchi invece come Sistema Paese di offrire l’Italia come un grande molo a disposizione del Sud del Mediterraneo, con politiche coordinate di investimenti, con una cooperazione tra i sistemi della portualità e della logistica.

Tanto è vero che le autorità si chiameranno Autorità di Sistema Portuale, perché vogliamo che i porti di Genova e Savona diventino il porto della Svizzera e del Sud della Germania, stiamo già facendo accordi per questo, e vogliamo che i porti del Nord Adriatico lavorino insieme per essere la porta di ingresso delle merci dell’Austria e di tutto l’Est Europeo.

C’è quindi una ambizione di forte semplificazione, di efficienza e di capacità di sfruttare la nostra posizione geografica per promuovere sviluppo economico”.