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La “Fondazione G. Caboto” supera la quota dei 100 diplomati

Il Presidente Cesare d'Amico: “Continuiamo a crescere e ad investire per rispondere alle necessità del comparto marittimo”

Del 17 Febbraio 2017

L’I.T.S. “Fondazione G. Caboto” continua il suo straordinario percorso di crescita superando i 100 diplomati, a seguito della cerimonia di consegna dei diplomi tenutasi oggi per i 41 giovani allievi che hanno conseguito il titolo a dicembre 2016. Uno storico traguardo che testimonia la formula vincente rappresentata dal sistema I.T.S., e dal Caboto in particolare, quale cerniera tra il mondo della formazione e quello del lavoro, in grado di garantire una occupazione certa.

Come di consueto, ai diplomati in “Tecnico Superiore per la mobilità delle persone e delle merci – Conduzione del Mezzo e Gestione Apparati” è stata consegnata la lettera di impegno all’assunzione da parte delle aziende che hanno preso parte al processo formativo: Amoretti Armatori Group, Calisa Novella, Carboflotta, Finaval, Fratelli d’Amico, Gruppo d’Amico, Italia Marittima, ENI lng Shipping e Premuda.

Tali numeri eccezionali sono testimoniati da una crescita continua dell’I.T.S. Caboto dall’anno in cui è stato istituito, nel 2010 con la nascita della Fondazione. All’avvio dei corsi nel 2011, infatti, hanno preso parte circa 60 allievi, mentre oggi tra allievi in aula e a bordo l’Istituto ha in carico circa 170 ragazzi. Nello stesso periodo le domande sono quasi triplicate, grazie anche ad un tasso occupazionale per i diplomati vicino al 100%.

L’I.T.S. Caboto continua a crescere e ad investire per rispondere alle necessità del comparto marittimo”, ha dichiarato il Presidente Cesare d’Amico. “Dare una concreta opportunità di crescita e futuro a questi 41 giovani allievi è un compito che ci siamo prestabiliti e che, grazie alla collaborazione delle compagnie armatoriali che sono partner di questo progetto, siamo riusciti a portare avanti, a testimonianza del ruolo fondamentale svolto dagli I.T.S.”.

La fondamentale importanza del cluster marittimo italiano appare subito evidente se si guarda al contributo che questo dà al Pil del Paese (32,6 miliardi di euro) e all’occupazione (2% della forza lavoro, pari a 471 mila persone tra addetti diretti ed indotto)[1].

Al contempo, negli ultimi anni è emersa la necessità da parte delle società armatoriali di poter disporre di personale qualificato: secondo un report di Bimco, lo scarso numero di ufficiali disponibili all’impiego a bordo delle navi di tutto il mondo è insufficiente a soddisfare la domanda degli armatori, e la forbice è destinata ad aumentare dalle attuali 16.500 unità alle quasi 150 mila nel 2025[2].

Da questi dati emerge quindi con forza la necessità da parte dei protagonisti dell’Economia del Mare di fare squadra e formare lavoratori marittimi altamente qualificati, attingendo dal sistema  degli I.T.S. Questi rappresentano l’anello di congiunzione tra le richieste del mondo del lavoro e quello della formazione, grazie ai percorsi di alternanza previsti e all’inserimento strutturale di docenti provenienti dal mondo dell’impresa: una didattica esperienziale la cui qualità è stata certificata anche mediante l’attribuzione di fondi premiali.

Nel corso dei due anni di formazione gli allievi dell’I.T.S. Caboto alternano a circa 1.500 ore di lezione tre periodi di imbarco per un totale di 3.000 ore e 12 mesi sempre retribuiti, necessari al conseguimento del titolo di ufficiale.

In quanto realtà affermata nel settore, l’I.T.S. Caboto ha dato vita ad un circolo virtuoso che ha consentito di aumentare il numero di compagnie armatoriali partner: nata nel 2010 con la sola d’Amico Società di Navigazione come socio fondatore, oggi conta sul sostegno di undici società: d’Amico, F.lli d’Amico, Carboflotta, Finaval, Italia Marittima, RBD Armatori, Amoretti Armatori Group, ENI  lng shipping, Calisa (O. Novella), Premuda e Finbeta.

Proseguendo lungo un cammino di crescita e consolidamento, l’Istituto ha la prospettiva concreta di aumentare nel corso dei prossimi anni il numero di soci e partner disposti a sostenere l’ingresso di nuovi giovani. È in fase di studio, infatti, la progettazione di altri corsi per la formazione di figure professionali di tecnici specializzati che ne consenta un ulteriore scatto in avanti.

La cerimonia di consegna dei diplomi si è svolta oggi, presso la sede della Fondazione inaugurata un anno fa. All’evento hanno partecipato l’on. Lucia Valente, Assessore al lavoro della Regione Lazio, l’on. Enrico Maria Forte, Consigliere della Regione Lazio, Eleonora della Penna, Presidente della Provincia di Latina, S. E. Mons. Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta, Alberto Meoli, Capitano di Fregata e Comandante del Porto di Gaeta e Cosmo Mitrano, Sindaco di Gaeta, oltre ai vari rappresentanti delle diverse compagnie partner della Fondazione.

[1] Dati contenuti nella Premessa del Presidente di Confitarma, Emanuele Grimaldi, all’Assemblea annuale del 28 giugno 2016.

[2] “Manpower Report. The global supply and demand for seafarers in 2015”.