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TURISMO – I Borghi più belli d’Italia: una bellezza tutta italiana

Del 4 Agosto 2016

I Borghi più belli d’Italia: una bellezza tutta italiana

Il contributo dei borghi marinari, lacustri e fluviali all’Economia del Mare

Da 15 anni il Club “I Borghi più belli d’Italia” si prende cura del nostro Paese. E lo fa con la delicatezza e la creatività che sono propri dei luoghi che rappresenta.

Nato con l’obiettivo di recuperare, tutelare e valorizzare il patrimonio storico-artistico e culturale dei piccoli gioielli dell’Italia meno nota, è diventato oggi un vero e proprio marchio turistico riconosciuto a livello internazionale.

Fra villaggi fortezza, ricetti medievali, borghi marinari e montani, il Club annovera 253 Borghi il cui tratto distintivo è la bellezza, l’elemento su cui si basa un nuovo modello di sviluppo economico, sostenibile e solidale.

La cultura, la storia, le tradizioni, i luoghi, i prodotti e le persone sono gli ingredienti di un unico grande patrimonio che rappresenta una parte importante dell’identità collettiva nazionale.

Un patrimonio che produce e soprattutto attrae ricchezza. E che merita di essere custodito e raccontato.

Quella del Club presieduto da Fiorello Primi e diretto da Umberto Forte è quindi un’azione culturale prima ancora che turistica, perché garantisce la conservazione e la comunicazione di memorie antiche e nuove opportunità.

Una vera e propria rete che unisce tutta l’Italia e la proietta nel mondo e che propone un’offerta di turismo di qualità basato su sistemi di ospitalità e di accoglienza sempre più professionali.

Il Club dei Borghi più belli d’Italia seleziona, attraverso i criteri stabiliti dalla “Carta di Qualità”, borghi antichi di Comuni e Frazioni che abbiano meno di 2.000 abitanti o Comuni che non superino i 15.000 abitanti, la cui attività di accoglienza turistica, manutenzione e sviluppo è costantemente monitorata.

Gli aderenti al Club devono possedere un patrimonio architettonico e/o naturale certificato da documenti in possesso del Comune e dalla Sovrintendenza delle Belle Arti, offrire un patrimonio che si faccia apprezzare per qualità urbanistica e architettonica, manifestare attraverso fatti concreti una volontà e una politica di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione, rispondente a determinati criteri.

L’affidabilità del marchio I Borghi più belli d’Italia è testimoniata dal fatto che l’ISTAT nel suo Rapporto 2015 sul Patrimonio Culturale del Paese lo ha inserito fra i 10 indicatori del patrimonio culturale e paesaggistico.

Nel corso degli anni, il Club si è arricchito di due realtà ad esso collegate, che lo hanno fatto diventare un vero e proprio network capace di promuovere l’Italia nella sua interezza.

Il Tour Operator “Borghi Italia Tour Network” che opera in esclusiva per l’associazione e che ha immesso sul mercato mondiale, attraverso accordi con tour operator internazionali, itinerari e pacchetti verso tutte le destinazioni aderenti.

E il Consorzio di Produttori dei Borghi più belli d’Italia “Ecce Italia”, che riunisce le attività d’eccellenza dell’enogastronomia e dell’artigianato presenti nei Borghi, che valorizza e promuove sia in Italia che all’estero.

La guida distribuita in 50.000 copie, il portale dell’associazione e i numerosi eventi organizzati annualmente in Italia e nel Mondo completano gli strumenti utilizzati per contribuire alla promozione del nostro Paese e delle sue ricchezze.

I Borghi più belli d’Italia hanno, inoltre, costituito la Federazione Internazionale “Les plus beaux Villages de la Terre”, insieme alle analoghe associazioni di Francia, Belgio (Wallonia), Canada (Québec) e Giappone, a cui si è recentemente aggiunta la Spagna. Altre associazioni come la Germania (Sassonia), Romania, Corea del Sud, Palestina e Russia partecipano alle attività come Paesi Osservatori in attesa di acquisire i requisiti per diventarne membri effettivi. Attraverso la Federazione, si intendono raggiungere a livello mondiale gli stessi obiettivi che ogni associazione persegue a livello nazionale, coinvolgendo sempre più paesi ad investire nella valorizzazione dei piccoli centri.

Aderiscono al Club 37 Borghi marinari e lacustri, che insieme a quelli fluviali contribuiscono qualitativamente alla creazione dell’economia italiana legata al mare e alle acque.

Un valore speciale e insostituibile per il nostro Paese.