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Economia del Mare compie 10 anni

Le tre Blue Key Words: Interconnessione, Valore e Consapevolezza

Del 28 Giugno 2022

“Voglio ‘o mare

pè chi fa bene e chi fà male

pè chi si cerca e va luntano

e per sognare poi qualcosa arriverà”.

Pino Daniele

Sono passati dieci anni da quando scegliemmo di raccontare l’Economia del Mare con questa rivista.

Allora eravamo lontani dalla consapevolezza che si trattasse di un settore speciale, perché l’unico ad essere, per sua stessa natura ontologica, un sistema integrato di competenze, filiere e specializzazioni.

Ancora oggi si fa fatica a ragionare in termini d’insieme e si scivola verso analisi settoriali e specifiche.

L’Economia del Mare esiste e funziona solo se tutto si interconnette.

Solo se si mettono insieme settori e filiere, imprese e associazioni, istituzioni e territori.

È nell’interconnessione la sua vera natura e la sua unica forza.

In questi anni molti passi avanti sono stati compiuti, le imprese dell’Economia del Mare, come attestato annualmente dal Rapporto Nazionale Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, sono cresciute.

Le associazioni lentamente hanno iniziato a federarsi, dapprima internamente.

Alcune istituzioni, come ad esempio qualche Regione e il sistema camerale, stanno lavorando a una integrazione di competenze e progettualità.

La strada ha iniziato a tracciarsi…

Ma mentre l’Insieme Mare nazionale andava avanti, la politica italiana tornava indietro!

Non solo non esiste il tanto desiderato (da parte degli operatori del settore) Ministero del Mare, ma sono scomparsi i Ministeri della Marina Mercantile e dei Trasporti.

Un frastagliato panorama politico sembra dimenticarsi della forza del mare.

L’appello accorato giunto recentemente dal 1° Summit Blue Forum Italia Network, ci conferma però che è proprio dai momenti di crisi che possono emergere le soluzioni più giuste.

E allora noi diciamo: ripartiamo dalla consapevolezza. Del proprio valore, della propria natura integrata, delle proprie potenzialità economiche, occupazionali e sociali, della necessità di essere insieme, della centralità del mare per l’Italia e per l’Europa.

Questo è il momento giusto per dare una spinta al lavoro intrapreso in questi anni.

Per riconoscere e dare valore e soprattutto uno spazio politico chiaro all’interno del panorama nazionale ed europeo.

Anche l’Europa sembra muoversi, seppur molto lentamente, sempre di più in questa direzione, come evidenziato dal Green Deal, la Comunicazione 240/Final del 2021 e il Blue Economy Report 2022, in Italia assistiamo a una preoccupante involuzione politica.

E allora andiamo avanti davvero verso una rete di tutti gli utenti del mare, un’Economia del Mare Sostenibile, Inclusiva e Innovativa, una centralità del mare nelle politiche di sviluppo nazionali ed europee, un riconoscimento politico e istituzionale unito e deciso.

Oggi, a distanza di 10 anni dalla sua nascita, Economia del Mare Magazine rinnova il suo impegno, che rilancia con tre parole chiave.

Le tre Blue Key Words per un’Economia del Mare più forte, più presente, più riconoscibile, più grande.

Interconnessione, valore e consapevolezza sono insieme una partenza e un obiettivo.

Una direzione verso cui muoverci, un’intenzione chiara, per contribuire, nel nostro piccolo, a mettere finalmente il mare al centro delle politiche di sviluppo nazionali ed europee.

A interconnettere persone, animali e ambiente.

A valorizzare il lavoro, le idee, i progetti e le emozioni.

A volere, sempre e comunque, tutelare, amare e dare vita al mare.

Roberta Busatto

Direttrice responsabile