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Economia del Mare “Sicurezza” : MARINA MILITARE E GUARDIA COSTIERA IN SINERGIA CON CONFITARMA

Nuova esercitazione antipirateria nel golfo di Guinea con una unità del gruppo Grimaldi

Del 29 Marzo 2022


Nel pomeriggio del 25 marzo, nelle acque del Golfo di Guinea, si è svolta un’esercitazione antipirateria che ha coinvolto la Motonave GRANDE CONGO del Gruppo Grimaldi, la Confederazione
Italiana Armatori (CONFITARMA), la Centrale Operativa della Marina Militare presso il Comando
in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), la centrale operativa IMRCC del Comando Generale
del corpo della C.P – Guardia Costiera (MARICOGECAP), la sede operativa del Gruppo Grimaldi
in Napoli e la fregata Luigi RIZZO della Marina Militare.
Nonostante la diminuzione di attacchi registrata a livello globale nell’ultimo anno, il Golfo di
Guinea rappresenta il principale hotspot di tale fenomeno e un’area di particolare interesse
strategico ed economico per il nostro Paese sia per i numerosi scambi commerciali con in Paesi
della regione, che in termini di approvvigionamento di risorse energetiche. La necessità di garantire
una presenza costante nell’Area risulta un fattore determinante per salvaguardare gli interessi
nazionali e le unità in transito nell’area, tenuto anche conto del fatto che il mancato reperimento di
materie prime potrebbe causare danni all’intera filiera commerciale con aumenti di prezzo dei beni
di prima necessità e conseguenti ripercussioni economiche anche a livello nazionale. Lo stesso vale
per le economie dei Paesi del Golfo di Guinea, per i quali è fondamentale l’approvvigionamento di
merci, in gran parte importate via mare.
Per tali ragioni, risultano di vitale interesse per l’intera collettività le Operazioni di presenza,
sorveglianza e vigilanza marittima che la Marina Militare sta svolgendo ormai dal 2020 in
quest’area, allo scopo di contribuire alla salvaguardia della libertà di navigazione, alla sicurezza e
alla protezione dei mercantili lungo le principali linee di comunicazione marittime (Sea Lines Of
Communication – SLOC).
Nell’ambito delle varie dislocazioni di Unità della Marina Militare, al fine di consolidare ed
incrementare l’efficacia delle procedure di allarme ed intervento in caso di eventi di pirateria,
vengono costantemente programmate specifiche esercitazioni mirate a testare sia i flussi di
comunicazione che l’interazione con tutti i soggetti nazionali interessati in caso di attacco.
In uno scenario operativo estremamente realistico, il 25 marzo è stata svolta una di queste
esercitazioni simulando un tentativo di abbordaggio di un gruppo di pirati nei confronti della
motonave GRANDE CONGO del Gruppo Grimaldi.


L’esercitazione ha avuto inizio con l’attivazione da parte del mercantile attaccato del sistema
automatico di allarme di sicurezza (SSAS – Ship Security Alert System), che ha inoltrato un segnale
di pericolo alla Centrale IMRCC della Guardia Costiera, presso il Comando Generale del Corpo
delle Capitanerie di Porto a Roma, la quale ha proceduto ad informare la Centrale Operativa della
Marina Militare (COMM) che ha disposto l’intervento di Nave RIZZO, Unità impegnata in
missione di antipirateria, presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Golfo di Guinea condotta
dalla Marina Militare e denominata “Gabinia” sotto il Controllo Operativo del Comando in Capo
della Squadra Navale (CINCNAV).


L’unità della Marina Militare ha subito attivato i piani di intervento operativo mentre la COMM ha
fornito la Maritime Situational Awareness, ovvero l’insieme di tutte le informazioni relative alla
situazione marittima nell’area. Azioni fondamentali per la comprensione della situazione a contorno
e per l’individuazione delle migliori tattiche da adottare per un efficace intervento in mare. Sempre
la COMM ha repentinamente diffuso gli avvisi di pericolosità nell’area a favore di tutte le navi
mercantili nazionali, emanando le dovute Sailing Informations attraverso la propria cellula Naval
Cooperation and Guidance for Shipping (NCAGS).


Il CSO (Company Security Officer) del Gruppo Grimaldi, una volta confermato l’attacco (simulato)
ha immediatamente attivato il protocollo anticrisi della Compagnia assicurando così la rete di
comunicazione/monitoraggio con tutte le parti coinvolte e l’opportuna risposta aziendale ad una
circostanza di questo tipo. Ricevuto l’allarme, in coordinamento con il CSO della compagnia
armatrice e con CONFITARMA, la Guardia Costiera ha immediatamente processato le prime
notizie ricevute attivando una specifica procedura di surveillance satellitare attraverso i sistemi di
monitoraggio del traffico marittimo, individuando così tutte le navi mercantili nazionali in
navigazione in prossimità dell’area dell’evento.


Grazie a questo efficiente e articolato coordinamento, in caso di evento reale, è possibile reagire
prontamente ad un’eventuale situazione di emergenza.


Nel frattempo, a bordo del mercantile, il Comandante ha avviato le procedure previste dal piano di
sicurezza di bordo, disponendo inizialmente il ricovero dell’equipaggio all’interno della Cittadella,
una zona sicura della nave, mentre lui stesso e il timoniere rimanevano sul Ponte per assicurare il
governo dell’Unità. Al momento dell’abbordaggio simulato dei pirati, il Comandante e il timoniere,
prima di fermare le macchine, si sono riuniti al resto dell’equipaggio nella Cittadella da dove, oltre
al controllo del mercantile, sono state assicurate, e realisticamente provate, le comunicazioni con
nave Luigi RIZZO che, nel frattempo, ha rapidamente raggiunto il mercantile al fine di intervenire e
contrastare l’attacco. La Forza di proiezione navale, connubio composto dalla stessa Nave militare,
il personale altamente specializzato della Brigata Marina San Marco e gli elicotteri imbarcati della
M.M., costituisce un insieme unico di elementi, con reale capacità di intervento in situazioni
critiche a principale salvaguardia degli equipaggi sottoposti ad attacchi.


Si sottolinea che l’esercitazione, in linea con le disposizioni in vigore per la tutela e la salvaguardia
da Covid-19, è stata svolta senza interazione fisica tra gli equipaggi delle sue Unità coinvolte,
mentre il realismo è stato garantito attraverso le reali operazioni svolte in mare con il personale del
San Marco e le operazioni di volo condotte con l’elicottero imbarcato, oltre che attraverso le
comunicazioni radiotelefoniche tra i Comandanti delle Navi e il Centro Operativo della M.M.
Ancora una volta, l’esercitazione ha mostrato la costante professionalità e competenza del
Comandante e dell’equipaggio del GRANDE CONGO, a testimonianza dei rilevanti risultati
ottenuti dall’armamento nazionale grazie agli ingenti investimenti effettuati per addestrare gli
equipaggi ad affrontare situazioni difficili e stressanti, tipiche degli attacchi di pirateria, che spesso
vedono proprio nei marittimi le principali “vittime”.


L’esercitazione ha confermato la consolidata sinergia raggiunta fra la Marina Militare,
MARICOGECAP, CONFITARMA e il GRUPPO GRIMALDI, nonché l’importante azione di
presenza e sorveglianza svolta dalle Unità navali militari nazionali in un’area di cruciale interesse
strategico per la salvaguardia degli interessi marittimi del Paese.