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Nautica: Assonautica, è lavoro per il lavoro

Del 3 Marzo 2014

 “La nautica al lavoro è Lavoro per il Paese” questo il titolo del convegno promosso a Roma, dal Partito Democratico il 25 Febbraio nell’aula del Senato al Palazzo di Santa Maria in Aquiro. Un appuntamento cui è stata invitata anche Assonautica Italiana. L’incontro è stato utile per capire quale futuro attende il settore della nautica e dell’economia del mare. Nel suo lungo intervento introduttivo Luigi Zanda, presidente dei senatori del Pd, tra l’altro ha dichiarato: «Il gruppo del Pd al Senato sosterrà tutte le iniziative capaci di dare sostegno al settore della nautica che da sempre svolge un ruolo importantissimo nel sistema economico e produttivo italiano». Zanda ha usato anche espressioni forti: “… il Mediterraneo, è il mare più bello del mondo, un patrimonio preziosissimo per noi. … sostenere le iniziative per il settore nautico significa fare scelte di fondo coraggiose e rispondere a una domanda precisa: cosa vogliamo fare di questo nostro grande patrimonio?…” Tanti i players riuniti dal PD per l’affollata kermesse: in primis il senatore Raffaele Ranucci (chairman. promotore e coordinatore dell’assise) Anton Francesco Albertoni (presidente UCINA), Giovanna Vitelli (Gruppo Azimut Benetti), Pietro Vassena (Lepanto Yachting), Andrea Razeto (Razeto&Cesareto), Antimo Di Martino (responsabile progetto End Life Boats), Roberto Perocchio (presidente Assomarinas), Gian Marco Ugolini (direttore scientifico dell’Osservatorio Nautico Nazionale), Armando Cirillo (responsabile turismo Pd), Massimo Mucchetti (presidente Commissione industria, commercio e turismo del Senato) Debora Serracchiani (presidente della Regione Friuli Venezia Giulia), Marco Filippi capogruppo del PD in Commissione Trasporti e Infrastrutture di Palazzo Madama. Nel corso del fitto programma di lavori (oltre 3 ore e 1/2 senza interruzione) i players intervenuti hanno tutti espresso una forte preoccupazione, sulla base dei dati statistici negativi registrati negli ultimi sei anni: è stata, in verità, anche lanciata timidamente qualche proposta di intenti per il rilancio del settore unitamente a tutta la schiera compatta dei 100 e passa senatori del PD. Gian Marco Ugolini, responsabile dell’Osservatorio nautico nazionale, ha messo sul tavolo tutti i numeri più aggiornati sottolineando come da sei anni a questa parte si sia registrato un vero e proprio “crollo” del mercato nazionale: un crollo del 90% , considerando che “nel 2012 sono state registrate 932 nuove unità (365 a vela, 556 a motore e 11 navi) contro le 4.500 dell’anno 2008». Sempre secondo l’Osservatorio, “con l’approvazione della tassa di stazionamento l’industria ha registrato l’85% in meno della produzione per il mercato nazionale, mentre l’export è tornato ai livelli pre-crisi; il turismo nautico ha registrato un calo complessivo, un segno meno generalizzato: -26% di contratti di ormeggio annuali, -34% di ormeggi in transito, -39% di ricavi per gli approdi a gestione pubblica, -56% la spesa turistica dei diportisti sul territorio, -21% il fatturato per il settore charter. A completare il quadro la fuga del 26% della flotta da diporto”. A fine 2012 il gettito della tassa è stato di 24,5 milioni di euro contro i 150 milioni previsti dall’esecutivo. Questi numeri hanno provocato la reazione composta ma decisa del presidente Albertoni: «La politica deve fare la sua parte: la nautica e l’indotto muovono il motore dell’economia nazionale». E’ intervenuta anche l’impresa: Giovanna Vitelli del Gruppo Azimut-Benetti ha sottolineato come sia sbagliata (ma ancora tanto travisata) l’equazione armatore=evasore. Di qui l’ossessiva (e spettacolare) attività di controllo della Guardia Finanza (e di altre 6 autorità di controllo!!) non fa altro che scoraggiare i dipertisti anche stranieri che preferiscono navigare in acque più tranquille”. Andrea Razeto, titolare di Razeto&Casareto, ha rimarcato l’esigenza improcrastinabile sia di un Contratto collettivo nazionale specifico sia della riduzione dell’IVA sui charter. Sul turismo nautico un intervento circostanziato e interessante è stato proposto da Armando Cirillo, responsabile Turismo del PD. Per aiutare il settore della nautica, (anzi per rimediare solo in parte ai danni di una scellerata manovra) c’è stata la nota modifica della legge sulla tassa di stazionamento (passata a tassa di possesso) che rientrava nella manovra “Salva Italia” di Monti: Il PD che allora votò la “manovra” oggi rilancia l’iniziativa sulla nautica. Il PD oggi vuole rilanciare l’economia del mare: questa la sintesi dell’incontro “Analisi e proposte per il rilancio dell’industria e del turismo nautico”. E quindi, è saltato agli occhi di tutti che in effetti mancavano in sala altri players della nautica: centri velici, circoli nautici, scuole di vela, associazioni, Assonat, artigiani, società di charter, assonautica, lega navale, fiv, etc Sul difficile rapporto tra nautica e burocrazia ha svolto l’intervento finale il capogruppo del PD in Commissione Trasporti e Infrastrutture di Palazzo Madama, il sen. Marco Filippi “bisogna prendere atto che manca sia da parte dello stato centrale che delle amministrazioni periferiche la capacità di mettersi in sintonia con il Paese. E’ stato perso troppo tempo e non si recupera solo con le scorciatoie, ma con il confronto con i soggetti che operano nel concreto, come abbiamo fatto oggi. Serve uno slancio forte, deciso, per recuperare e raggiungere un paese che sta fuori e che è indubbiamente più avanti nella dimensione dei problemi su cui dibattiamo ogni giorno”. All’incontro era presente anche Assonautica Italiana. Il Segretario generale si è incontrato brevemente con Armando Cirillo, responsabile Turismo del PD cui ha presentato il progetto delle “rotte del Mediterraneo” che in pratica collega tutti gli 8000 Km di coste italiane (che includono Appuntamento in Adriatico, le rotte della Magna Grecia, le rotte della Sicilia, le rotte di Enea, le rotte della Sardegna e del mar Tirreno) e che rappresenta il fiore all’occhiello 2014 di Assonautica in tema di turismo nautico. Ha parlato anche del progetto di istituzionalizzare il prodotto “turismo nautico” e dell’imminente partenza di “Quality Marine” iniziativa mirata alla qualificazione, certificazione e messa in rete dei porti turistici italiani. Assonautica italiana e PD turismo si incontreranno nuovamente su questi temi.