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All’Asinara uniti contro la plastica!

Creata anche un'app per la segnalazione dei rifiuti in mare in funzione dall'11 aprile, la Giornata del Mare

Del 11 Aprile 2023

Per proteggere dall’inquinamento da plastica l’isola dell’Asinara, scrigno di storia e biodiversità, ricercatori e pescatori uniscono le proprie forze e daranno vita, nei prossimi mesi, ad una strategia per il controllo costante del marine litter, causa di innumerevoli danni alla vita marina e anche fonte di impatti negativi sulla pesca e sull’economia locale.

È questo l’obiettivo primario di un progetto ad hoc che l’Università di Sassari sta portando avanti in collaborazione con il Parco nazionale dell’Asinara e l’area marina protetta “Isola dell’Asinara”, l’Università di Ferrara, l’Università di Bucarest, Flag Nord Sardegna, Co.pe.g.a. Società Cooperativa A.r.l di Porto Torres, la cooperativa Pescatori di Stintino e la digital tech agency Innovyou.

In linea anche con gli obiettivi della legge Salvamare, l’iniziativa punta a sviluppare sul territorio un approccio partecipativo tra pescatori, enti di ricerca, amministrazioni pubbliche, cittadini, che saranno supportati da strumenti digitali e coinvolti in un’attività di monitoraggio.

Tra le azioni del progetto anche la costruzione di una specifica app per la segnalazione dei rifiuti a mare, disegnata in funzione dell’isola dell’Asinara: si chiama “Sea waste finder” la cui sperimentazione condotta da un team di ricercatori e pescatori parte proprio oggi, in occasione della Giornata del Mare. Le informazioni raccolte confluiranno in una banca dati.

“Il Mediterraneo è uno dei mari più contaminati dalla presenza di rifiuti plastici per cui è indispensabile collaborare tutti al fine di adottare modelli di consumo sostenibile, investire nell’innovazione e individuare pratiche efficaci di gestione del marine litter”, afferma Donatella Carboni, del dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari, coordinatrice del progetto. I team di ricerca coinvolti lavoreranno su molteplici fronti: dall’esecuzione di analisi chimiche su campioni raccolti a mare e a terra, fino alla creazione di un protocollo di monitoraggio e smaltimento dei rifiuti marini. 

(Fonte ANSA)