Solidarietà e condivisione delle motivazioni dello sciopero dei lavoratori dei porti italiani è espressa da Assoporti. Il presidente Pasqualino Monti, nel sottolineare come la cronicizzazione dei problemi minacci di distruggere tutto ciò che di buono è stato realizzato negli scali del paese a partire da quella pace sociale che è stata eccellente fattore di crescita e di recupero di affidabilità, ha riaffermato l’assoluta emergenza di realizzare in tempi brevi una riforma del settore a partire dalle tre indicazioni prioritarie che Assoporti ha fornito al Parlamento e al governo. Ovvero uscita delle Autorità portuali dalla lista Istat, attribuzione alle Autorità portuali di un ruolo di governance estesa che riguardi anche il ciclo logistico, e autodeterminazione finanziaria che consenta al sistema di svilupparsi disponendo di parte delle risorse che genera e quindi non incidendo né sui conti dello stato, né sul rapporto debito-Pil.