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Blue Forum: sicurezza, dimensione subacquea, economica, innovazione tecnologica, formazione

Secondo panel della terza giornata del Blue Forum in corso a Gaeta fino a sabato 13 aprile

Del 12 Aprile 2024

C.V. Pier Paolo Daniele: 3° Reparto Stato Maggiore Marina Militare.

“Fin dai primi passi del mIo percorso mi sono confrontato con ciò che accadeva nella dimensione subacquea e mi chiedevo come si sviluppassero le dinamiche al di sotto della linea del mare. Ciò riconduce ad un ambiente completamente diverso. A lungo è stata una dimensione impenetrabile. Il progresso tecnologico ci ha portato a sciogliere l’opacità. Abbiamo inteso che i fondali marittimi rappresentano un sistema nervoso della nostra società. Hanno gran parte del nostro passato, a Baia c’è una città sommersa. In prospettiva futura celano elementi molto importanti per la nostra società: mi riferisco alle dorsali digitali, alla biodiversità che cambia con il tempo. Abbiamo detto e visto come questa nuova accessibilità al dominio porta anche ad una necessità di proteggere ciò che per noi è più rilevante. La Marina Militare con l’impiego sistemico dei propri assetti, unità navali, con i mezzi aerei, in particolare le unità di contromisure delle mine, anch’esse dotate di elementi organici, ma anche il gruppo dei palombari e la flotta dei sottomarini. Le principali marine mondiali hanno flotte significative, la più grande è quella cinese. In futuro i mezzi autonomi hanno un trend di crescita. Ultima cosa c’è in essere un progetto con Fondazione Leonardo grazie al quale abbiamo sviluppato le Università per il subacqueo”.

Luca Salamone, direttore generale ASI

“Le tecnologie spaziali ci aiutano in mare. Pensiamo all’inquinamento, poiché un mare inquinato è un mare meno appetibile, noi i monitoriamo anche lo sversamento di rifiuti e l’inquinamento marino. Altra tecnologia è quello del monitoraggio fatto sulle piattaforme petrolifere per lo sversamento in mare. In prospettiva futura stiamo lavorando sulla Costellazione Prisma, dotato di strumenti eletroottici che ci fa monitorare le attività sulla fascia costiera a carattere antropico. E sempre grazie a Prisma si verifica innalzamento dei mari. In prospettiva futura faccio un accenno ad una delle più grandi costellazioni: segmento spaziale di Iride, un sistema di costellazione di costellazioni con diversi satelliti che nascerà a supporto delle pubbliche amministrazioni e anche dei privati. Che permetterà di controllare sicurezza e qualità dei mari e qualità dell’aria. Sono molte le tecnologie che l’ASI sta sviluppando con l’ESA. L’aspetto che mi preme sviluppare di più: nel Piano del Mare si parla di uso tecnologie satellitari a supporto delle attività sottomarine, sicuramente potrebbe essere interessante far dialogare sempre più i due Cluster”.

Mario Mattioli presidente Federazione del Mare

“Ci deve essere una ricaduta sul mondo delle imprese di tutto ciò che stiamo dicendo. Ciò che dobbiamo fare è ottenere una competitività a volte limitato da oneri. I dati sulla blue economy sono estremamente importanti. Abbiamo un gap logistico pesante: ogni anno perdiamo 70 miliardi all’anno per questo. La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale ci aiuteranno”.

Caprino: “L’unico che qui non fa parte del Cluster Big è Luca Salamone dell’ASI e quindi lo invito!”.

Maria Cristina Pedicchio: Presidente Mare FVG

“Il nostro progetto è Tecnologie Marine, Marittime e delle acque interne verso il digital twin dell’alto Adriatico. Ha come obiettivo della costruzione del gemello digitale dell’Alto Adriatico. Il Digital Twin cosa vuol dire? Creare un modello digitale, una coppia virtuale. Ci devono essere percorsi di alta formazione per i Paesi del Mediterraneo soprattuto costa sud. Le donne della sponda sud del Mediterraneo hanno una voglia di mettersi in gioco straordinaria”.

Pietro Angelini Direttore di Navigo

“Navigo è un soggetto nato nel 2007. Oggi ne ha 177. Ha tutti i cantieri dell’area più importanti, i porti, i soggetti di fornitura e di servizio. I fatturati del 2023 sono 3,5 miliardi di euro. Nel 2010 siamo diventati gestori del Polo di innovazione. Abbiamo formato l’ITS ISYL. Nell’innovazione la cosa importante è tradurre le linee innovative, la complessità dei progetti. il tema è collaborazione e traduzione sul campo. Possiamo prendere spunti da questi eventi e andare nei territori. Noi lavoriamo per le associazioni”.