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Confitarma audita dal Presidente del Consiglio Meloni con i principali dossier dell’armamento nazionale

Il Direttore Generale Luca Sisto, nel ringraziare per l'opportunità offerta all'associazione che rappresenta il 70% della flotta nazionale, ha evidenziato i principali dossier aperti per l’armamento

Del 27 Novembre 2023

Confitarma è stata audita il 24 pomeriggio dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni -accompagnata tra gli altri dai ministri Fitto, Giorgetti, Salvini, Urso e Zangrillo – sulla manovra di Bilancio 2024.

Il Direttore Generale Luca Sisto, nel ringraziare per l’opportunità offerta all’associazione che rappresenta il 70% della flotta nazionale, ha evidenziato i principali dossier aperti per l’armamento.

La notizia più bella, per la quale ringraziamo in particolare il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti e il Viceministro Leo, insieme con i Ministri del Lavoro e dei trasporti, – ha sottolineato Luca Sisto – “è la conferma, come richiesto da Confitarma, degli stanziamenti connessi al Registro internazionale italiano e al Tonnage Tax System, i due pilastri che consentono il mantenimento della flotta di bandiera nazionale e la competitività della nostra industria armatoriale. Industria da sempre, e mi rivolgo in particolare al Ministro Urso, simbolo e vettore del Made in Italy nei mercati globali”.

Venendo al dettaglio della manovra di bilancio, il Direttore Luca Sisto ha evidenziato che Confitarma da sempre sostiene la positività di una misura come il Marebonus che favorisce l’intermodalità strada-mare con evidenti benefici per la collettività, soprattutto in termini ambientali. “Abbiamo accolto, quindi, con favore” – ha aggiunto Sisto – “la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del nuovo incentivo sull’intermodalità marittima “Sea Modal Shift”, ma purtroppo la Legge di Bilancio contiene un taglio alle già ridotte risorse a suo tempo stanziate per uno strumento che si è dimostrato essere dieci volte più efficiente del Superbonus 110%. È necessario che questo Governo punti su questo incentivo, aggiungendo finanziamenti, per promuovere uno strumento come le Autostrade del Mare che rappresentano la modalità più green di spostamento delle merci e delle persone”.

Proprio a questo proposito, rivolgendosi al Ministro Salvini, il Direttore Sisto ha evidenziato, inoltre, come il sistema ETS vada a colpire il trasporto marittimo con una tassa che avrà l’effetto del back modal shift, con le merci che ritorneranno sulla strada, nonostante lo shipping – che muove il 90% delle merci del mondo emettendo in atmosfera meno del 3% del totale dei gas serra – sia la modalità di trasporto più sostenibile per unità di merce trasportata.

Quanto al fondo complementare” – ha proseguito Sisto – “vorrei ritornare sul tema del “decreto flotte” (unico intervento diretto previsto dal PNRR), che riteniamo importante per accompagnare il settore verso la transizione green dell’intera flotta mercantile. Il 90% delle somme stanziate non è stato impegnato, non per mancanza di interesse dell’armamento verso tale sistema di incentivazione ma, piuttosto, a causa di alcuni vincoli previsti per l’accesso che, come più volte da noi segnalato, hanno escluso un’importante quota della flotta operata dall’armamento nazionale. Tra le maggiori criticità riscontrate vanno sicuramente annoverate la previsione di un vincolo geografico quinquennale legato all’impiego dell’unità oggetto di incentivazione e l’obbligo di effettuare gli interventi green, anche quelli di refitting, solo nei cantieri europei.

Per questo chiediamo al Ministro Fitto di non disperdere le risorse stanziate per il rinnovo della flotta e di mantenerle per la transizione green del settore”.

In conclusione il Direttore ha reso merito al Presidente del Consiglio Meloni per aver riportato il mare e tutta la blue economy al centro dell’agenda politica del Governo, anche grazie all’istituzione del Ministro per le Politiche del Mare e del CIPOM.

Signor Presidente” – ha concluso – “lei ha detto di recente una cosa bellissima: l’Italia è la nave più bella del mondo. Noi vorremmo continuare ad essere l’equipaggio di questa nave, lo siamo da tanti anni in tutti i consessi istituzionali. Perché rimettere il mare al centro del nostro Paese è una visione geopolitica strategica fondamentale, che precede la previsione della singola legge di bilancio. È una proiezione pluriennale ed è l’unica chance competitiva del nostro Paese”.