Continua l‘attività internazionale del Distretto Produttivo della Pesca, che ha visto il suo Presidente Giovanni Tumbiolo recarsi in pochi giorni prima a Malta e poi a Tunisi per una serie di incontri imprenditoriali e istituzionali nell’ambito del progetto “Nuove Rotte: Blue Economy”.
A seguito dell’inasprimento delle situazione politica in Libia, si è reso necessario un confronto ulteriore con i due Paesi “amici” più prossimi alle coste di Tripoli, al fine di concretizzare attività di cooperazione che prevedano l’utilizzo condiviso e consapevole delle risorse ittiche e lo sforzo congiunto per tutelare la sicurezza dei pescatori italiani, maltesi e tunisini impegnati nelle battute di pesca nel bacino meridionale del Mediterraneo.
“Le nostre ambasciate di Malta e Tunisi – ha dichiarato Tumbiolo – sono gli avamposti italiani nella regione del Mediterraneo centrale a seguito della chiusura obbligata della ambasciata a Tripoli, dovuta all’aumento delle tensioni in Libia ”
Presso l’ambasciata italiana a La Valletta, con l’assistenza dell’Ambasciatore Giovanni Umberto De Vito, Tumbiolo ha incontrato il Ministro della Pesca della Repubblica di Malta, Roderick Galdes, con il quale è stato fatto il punto della situazione sulle attività di cooperazione portate avanti congiuntamente dalla marineria siciliana e da quella maltese, all’insegna dei principi della blue economy. Si è anche parlato della presenza del governo maltese alla prossima edizione di Blue Sea Land che si svolgerà a Palermo e Mazara del Vallo dal 8 all’11 ottobre.
A Tunisi, con l’assistenza della nostra ambasciata, Tumbiolo ha partecipato a un tavolo tecnico con il Direttore Generale della Pesca del Ministero dell’Agricoltura, Fouad Mestiri e ad alcuni imprenditori italiani e tunisini. L’incontro ha dato seguito alle attività commerciali della filiera ittica del Distretto Pesca (cantieristica, officine, equipment, attività peschereccia, trasformazione, commercializzazione, produzione del sale ed acquacultura) previste dal protocollo di intesa firmato con il governo tunisino durante la manifestazione Blue Sea Land.
“Con gli interlocutori si sono affrontati i temi della cooperazione e della pesca responsabile nel quadro dell’economia blu, quali presupposti necessari per la salvaguardia comune delle risorse ittiche del Mediterraneo. La parte tunisina, quella maltese e i nostri diplomatici – ha sottolineato Tumbiolo – hanno condiviso il fatto che i pescatori siciliani, per ragioni storiche legate alle zone di pesca ed alle tipologie di cattura, in particolare quella del gambero rosso, siano quelli più esposti alle minacce dei gruppi armati in Libia.”
Di tutto ciò Tumbiolo ha informato il Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, consegnandogli personalmente una missiva che il Distretto ha inviato nei giorni scorsi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella quale si richiede una adeguata protezione in mare per i pescatori siciliani.
Al ritorno in Sicilia, Tumbiolo ha immediatamente riferito all’Assessore Regionale alla Pesca Mediterranea, Avv. Nino Caleca, circa i risultati della Missione appena effettuata.