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Economia del Mare – Francesca Santoro, UNESCO, al 1° Summit Blue Forum Italia Network

"Le scuole di ogni ordine e grado si devono concentrare su questi temi, portandoci a una nuova generazione di professionisti che li avranno direttamente iscritti nel proprio DNA"

Del 20 Giugno 2022

“Qualche settimana fa abbiamo avuto la conferenza mondiale sull’Oceano, la prima si è tenuta a New York nel 2017 e pensate che in settant’anni di storia delle Nazioni Unite non c’era mai stata una conferenza totalmente dedicata all’oceano.

In quell’occasione è stato anche nominato il primo inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite totalmente dedicato all’oceano, per non parlare di tutte le decisioni prese in Europa.

Veniva citato appunto la pianificazione spaziale marittima, siamo in un momento importantissimo perché l’Europa chiede a tutti i paesi europei di approvare una pianificazione spaziale marittima che è uno strumento importantissimo per quello che veniva richiesto, ovvero coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico.

Come veniva detto anche da qualche relatore prima, non c’è un’alternativa, non vedo alternative a questo. Non possiamo permetterci di non percorrere questa strada, già avviata dalla transizione ecologica, il costo sarebbe troppo caro e lo stiamo vedendo a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti.

Non si tratta più di previsioni di scienziati che talvolta sono stati tacciati di essere delle cassandre, ma sono davanti ai nostri occhi. Io vivo a Venezia e quindi vedo quotidianamente gli impatti dell’aumento del livello del mare, di fenomeni che non abbiamo mai visto prima e che anche i ricercatori non possono prevedere, perché sono fuori da tutto quello che è successo nel passato.

Il costo sarebbe davvero troppo alto. Quindi cosa dobbiamo fare… Sempre durante la prima conferenza di New York venne coniato un motto che era “Partnership is the new leadership”, quindi è proprio qui che sta la chiave di tutto questo, sta nel trovare partenariati tra pubblico e privato, mondo dell’associazionismo, e qui abbiamo un rappresentante di un’associazione che in Italia ha davvero fatto la storia per la tutela del mare (Marevivo ndr).  Oltretutto questi progetti si vedono già, non sono più teorie, sono questioni che vediamo in tutti i nostri territori.

E in aggiunta a quello che dobbiamo fare, c’è la formazione, cioè andare direttamente nelle scuole.

Io personalmente coordino un programma di educazione all’oceano a livello mondiale e la commissione europea ha deciso di creare una rete di scuole blu, molte sono anche italiane, una rete che attualmente conta 160 scuole in tutta Europa, proprio per far concentrare tutto un anno scolastico sui temi relativi al mare.

Le scuole di ogni ordine e grado si devono concentrare su questi temi, portandoci a una nuova generazione di professionisti che li avranno direttamente iscritti nel proprio DNA.

Non ci sarà più bisogno di cercare questo tipo di soluzioni, saranno già naturalmente proposte da questi giovani professionisti. Grazie”.

Francesca Santoro

Specialista di Programma della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO e promotrice in Italia del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030)