“Ha ragione il Presidente Monti quando dice che il traffico del 2013 è cresciuto (in molti casi più per l’abilità degli operatori marittimi che per l’abilità di gran parte della nostra classe dirigente) e che bisogna tener conto della parcellizzazione dei nostri porti causa la natura orografica del nostro paese (ma noi non abbiamo fatto nulla da decenni per risolvere il problema)” ha dichiarato il Presidente Federagenti Pappalardo.
“Ha ragione il Presidente Merlo quando protesta che i dati della sua Genova sono sottostimati ed è vero che le statistiche relative al 2012 sulla portualità europea sono impietose per i porti italiani e forse non riflettono il reale stato di salute e l’effettivo ruolo di molti dei nostri scali. Perché si continua a comparare realtà non omogenee e a dimenticare ad esempio che in taluni settori, come il traffico di transhipment ed il traffico crocieristico, l’Italia comunque mantiene una leadership europea (anche se ovviamente si potrebbe fare tanto di più). Ma quei dati rigidamente statistici e massificati – conclude Pappalardo- ci dicono anche che l’ Italia dei porti rischia davvero di affondare. E’ vero che non è tutto così, ma potrebbe esserlo a breve se non si interverrà in tempi rapidi ridimensionando ed annullando dove possibile soprattutto quei vincoli burocratici che impediscono alla naturale piattaforma logistica del Mediterraneo (Mare Nostrum) di attirare quei traffici che solo per nostra colpa ci passano davanti senza fermarsi”.