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Fincantieri: approvazione risultati fino al 30 settembre

Folgiero: “Il Gruppo prosegue quindi nella positiva delivery del Piano Industriale 2023-2027 con l’implementazione delle iniziative strategiche volte a perseguire una posizione di leadership nell’innovazione del settore verso la nave digitale e green, insieme all’eccellenza operativa nell’execution del backlog anche attraverso la modernizzazione dei cantieri”

Del 15 Novembre 2023

EBITDA euro 276 milioni, + 60% rispetto ai 9M 2022

EBITDA margin al 5,1% in miglioramento rispetto ai risultati 9M 2022 (3,2%)

Ricavi pari ad euro 5.383 milioni, in aumento dell’1,3% rispetto ai 9M 2022

Posizione finanziaria netta negativa per euro 2.705 milioni in linea con l’andamento previsto per il FY 2023

Confermata la guidance su ricavi, EBITDA e Posizione finanziaria netta
86 navi in portafoglio in consegna fino al 2030 con un backlog solido pari a euro 22,2

miliardi
Ordini acquisiti
pari ad euro 4,0 miliardi vs euro 3,3 miliardi nei primi nove mesi 2022,

grazie ad un forte contributo del settore della difesa e del Wind Offshore

Forte pipeline commerciale con crescita robusta nel settore Offshore (ordini +64% rispetto ai nove mesi 2022)

Nuova linea di credito “Sustainability linked” da euro 800 milioni garantita al 70 per cento da SACE a rafforzamento dell’assetto finanziario del Gruppo

Firmato in ottobre un Memorandum of Understanding nell’ambito della subacquea rafforzando la collaborazione strategica con Leonardo.

Risultati economico-finanziari al 30 settembre 20231

  • ▪  Risultati dei primi nove mesi confermano la guidance 2023
  • ▪  Ricavi pari ad euro 5.383 milioni sostanzialmente in linea rispetto ai 9M 2022 (euro 5.315 milioni)
  • ▪  EBITDA2 pari ad euro 276 milioni (euro 172 milioni nei 9M 2022) con un EBITDA margin al 5,1% (vs. 3,2% nei 9M 2022)
  • ▪  Posizione finanziaria netta, pari ad euro 2.705 milioni (euro 2.531 milioni al 31 dicembre 2022) in linea con l’andamento dei fabbisogni operativi e di investimento del periodo Andamento operativo
  • ▪  Carico di lavoro complessivo3 pari ad euro 32,6 miliardi, circa 4,4 volte i ricavi del 2022 di cui:
    • –  Backlog: euro 22,2 miliardi (euro 23,8 miliardi al 31 dicembre 2022) e 86 navi in consegna fino al 2030
    • –  Soft backlog: circa euro 10,4 miliardi (euro 10,5 miliardi al 31 dicembre 2022)
  • ▪  Ordini acquisiti per euro 4,0 miliardi, di cui 1,9 miliardi nel terzo trimestre, con un book to bill superiore a1
  • ▪  Solida pipeline commerciale in tutti i business con importanti contratti finalizzati nel mese di ottobre
  • ▪  Cruise: nel mese di ottobre finalizzato un ordine per 2 navi ad idrogeno che si uniranno alla flotta MSC Explora Journeys di MSC e il contratto con la Regione Sicilia per la costruzione di un nuovo traghetto Ropax a propulsione ibrida (diesel e gas naturale liquefatto) che coprirà le tratte tra la Sicilia e le isole di Lampedusa e Pantelleria
  • ▪  Naval:
    • –  Ordine per la quarta unità del programma Constellation (FFG-62) per la US Navy, acquisito a giugno
    • –  Sottoscritti nel terzo trimestre contratti per i) il terzo sottomarino del programma U212NFS (Near Future Submarine) per la Marina Militare italiana (MMI), ii) 3 OPV (Offshore Patrol Vessel) per la MMI, più altri 3 in opzione, assegnati alla JV con Leonardo Orizzonte Sistemi Navali e iii) l’ammodernamento (mid-life upgrade) delle fregate classe Horizon italiane e francesi assegnato a Naviris, joint venture paritetica al 50% di Fincantieri e Naval Group, ed eurosam, un consorzio formato da MBDA e Thales
  • ▪  Offshore: siglati ordini per 8 unità Commissioning Service Operation Vessel (CSOV) nel primo semestre, a cui va ad aggiungersi l’ordine per la progettazione e costruzione di due CSOV ibridi e due in opzione firmato nel mese di ottobre
  • ▪  Sistemi, Componenti, Infrastrutture: positivo andamento operativo del Polo Infrastrutture con elevati volumi sviluppati nel periodo.
  • Iniziative strategiche: firmato in ottobre un Memorandum Of Understanding con Leonardo nell’ambito della subacquea per definire iniziative e sviluppi legati a sistemi (inclusi droni subacquei) di protezione delle infrastrutture critiche sottomarine
  • ▪  Consegnate 17 navi da 10 stabilimenti, tra cui la prima MSC Explora e la seconda unità della classe Prima per Norwegian Cruise Line nel terzo trimestre dell’anno, e prevista la consegna di ulteriori 2 navi da crociera nel quarto trimestre Sostenibilità
    • ▪  Sustainable finance: sottoscritto un finanziamento “sustainability linked” a medio lungo termine a 5 anni garantito al 70% da SACE per un importo di euro 800 milioni legato al conseguimento di indicatori di prestazione previsti nel Piano di Sostenibilità 2023-2027, erogato nel mese di ottobre 2023
    • ▪  Decarbonizzazione: firma di un accordo tra Fincantieri e RINA per uno studio di fattibilità per la propulsione navale nucleare
    • ▪  Work FOR Future: sottoscritto con i sindacati un importante e innovativo accordo sul nuovo modello organizzativo che ha come primo importante obiettivo l’applicazione dello smart working. Il nuovo modello si colloca in un contesto più ampio di progetti di evoluzione tracciati nel Piano Industriale del Gruppo e mira a un cambio culturale anche attraverso una maggiore responsabilizzazione e il conseguente empowerment delle persone.

Il Consiglio di Amministrazione di FINCANTIERI S.p.A. (“Fincantieri” o la “Società”), riunitosi sotto la presidenza del Generale Claudio Graziano, ha approvato le informazioni finanziarie intermedie al 30 settembre 20234.

Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri ha dichiarato: “I risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2023 dimostrano una progressione positiva verso gli obiettivi che ci siamo dati nel nuovo piano industriale in termini operativi, economici e finanziari. La soddisfazione per la performance produttiva nasce dal fatto che le 17 navi che abbiamo consegnato nel periodo in 10 cantieri sono state realizzate grazie alla competenza ed alla dedizione delle nostre persone, avendole progettate durante il Covid e costruite in un contesto caratterizzato dall’escalation del costo dei materiali e da alcune difficoltà nel reperimento della manodopera.

L’EBITDA in crescita in valore assoluto del 60% dimostra inoltre che allo sforzo operativo corrisponde anche un aumento della marginalità che si attesta al 5,1% in linea con le guidance fornite al mercato.

Nei primi nove mesi abbiamo acquisito 4 miliardi di ordini, in aumento del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, concretizzando le attese di crescita del piano industriale anche nel settore navale militare ed eolico offshore oltre che nella croceristica di lusso”.

Folgiero ha concluso: “Il Gruppo prosegue quindi nella positiva delivery del Piano Industriale 2023-2027 con l’implementazione delle iniziative strategiche volte a perseguire una posizione di leadership nell’innovazione del settore verso la nave digitale e green, insieme all’eccellenza operativa nell’execution del backlog anche attraverso la modernizzazione dei cantieri”.

I Ricavi e proventi dei primi nove mesi del 2023 pari ad euro 5.383 milioni segnano un incremento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, confermando le aspettative per il 2023. In linea con le previsioni, l’incremento complessivo vede un aumento significativo dei ricavi del settore Offshore e navi speciali, che chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi in aumento del 28,2%, e dal business Sistemi, Componenti e Infrastrutture, che presenta un aumento dei ricavi di circa il 35,3%. La crescita di questi settori compensa la riduzione dei ricavi del settore Shipbuilding, che registra una diminuzione del 5,3% rispetto al 30 settembre 2022. Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 74% (80% nei primi nove mesi 2022), Offshore e Navi speciali per il 12% (10% nei primi nove mesi 2022) e Sistemi, Componenti e Infrastrutture per il 14% (10% nei i primi nove mesi 2022) sul totale ricavi e proventi di Gruppo.

Anche nel terzo trimestre prosegue il percorso di ripresa della marginalità che porta l’EBITDA dei primi 9 mesi ad euro 276 milioni (euro 172 milioni nei primi nove mesi del 2022), con un EBITDA margin al 5,1% (3,2% al 30 settembre 2022 e 3,0% al 31 dicembre 2022). Come noto, il 2022 ha risentito significativamente del fenomeno inflattivo, della ridotta marginalità del business delle Infrastrutture a seguito della review effettuata dal management e della svalutazione di lavori in corso effettuate per riflettere il rischio controparte di un armatore cruise. Si confermano le previsioni al 5% per il 2023.

Gli ordini si attestano ad euro 4,0 miliardi, in aumento del 23,0% rispetto ai primi nove mesi 2022 (euro 3,3 miliardi), grazie ad un forte contributo del settore Offshore Wind, con un book to bill superiore a 1 nel terzo trimestre.

In linea con le previsioni, i ricavi del settore Shipbuilding, pari a euro 4.354 milioni, risultano in diminuzione (- 5,3%) rispetto allo stesso periodo del 2022 e si riferiscono per euro 2.890 milioni all’area di business delle navi da crociera (euro 3.031 milioni al 30 settembre 2022) e per euro 1.421 milioni all’area di business delle navi militari (euro 1.515 milioni al 30 settembre 2022). Il saldo residuo pari ad euro 43 milioni è relativo alla quota generata dall’area di business Ship Interiors con clienti terzi (euro 54 milioni al 30 settembre 2022). Il business delle navi da crociera e delle navi militari, contribuiscono per il 49% e 24% (rispettivamente 53% e 26% al 30 settembre 2022).

I ricavi dell’area di business delle navi da crociera nei primi nove mesi 2023 risultano in riduzione del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tale andamento riflette il consolidamento dei volumi di produzione dei cantieri italiani del Gruppo, ma sconta l’assenza di carico di lavoro di Vard nel business Cruise. Come evidenziato in seguito, tale carenza viene pienamente compensata da una forte domanda di mezzi per l’eolico offshore.

La riduzione dei ricavi del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, dell’area di business delle navi militari, è coerente con l’evoluzione del carico di lavoro in Italia, che prevede lo sviluppo del programma per il rinnovo della flotta della Marina Militare italiana che ha visto la consegna del terzo Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA), nel mese di settembre 2023, nonché delle commesse per il Ministero della Difesa del Qatar, con la consegna della quarta ed ultima corvetta nel mese di maggio 2023. Crescono i volumi dei cantieri americani a fronte dello sviluppo dei programmi Constellation FFG-62 e Foreign Military Sales tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita per il Littoral Combat Ship (LCS) e nel business commerciale (LNG barge).

L’EBITDA del settore al 30 settembre 2023 è pari ad euro 256 milioni (euro 288 milioni al 30 settembre 2022). L’EBITDA margin pari al 5,9% conferma il trend di miglioramento rispetto a quanto consuntivato al 31 dicembre 2022 (EBITDA margin 5,3%) ed è in linea con le aspettative per il 2023. Si ricorda che l’EBITDA margin del 6,3% al 30 settembre 2022 non scontava la revisione dei costi a vita intera delle commesse cruise, effettuata nel quarto trimestre 2022 a fronte dell’ulteriore incremento dei costi delle materie prime ed in particolare dell’energia. La marginalità del settore risente inoltre del minor contributo dell’area di business delle navi militari dovuto all’andamento dei volumi sviluppati nel periodo e di una maggiore incidenza dei costi di struttura sui margini delle relative commesse in corso di costruzione. Si segnala, inoltre, la svalutazione di lavori in corso effettuata per riflettere il rischio controparte di un armatore cruise.

Gli ordini del settore Shipbuilding, pari ad euro 2.752 milioni, in aumento del 12,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, sono trainati dall’area di business delle navi militari e in particolare dagli ordini acquisiti nel periodo relativi a: i) la quarta unità del programma Constellation (FFG-62) per la US Navy, ii) il terzo sottomarino del programma U212NFS (Near Future Submarine) per la Marina Militare Italiana (MMI), iii) i 3 OPV, più altri 3 in opzione, per la MMI assegnati alla JV con Leonardo Orizzonte Sistemi Navali e iv) l’ammodernamento delle fregate classe Horizon italiane e francesi assegnato a Naviris ed Eurosam.

Il settore Offshore e Navi speciali al 30 settembre 2023, presenta ricavi pari a euro 710 milioni, in aumento del 28,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale variazione comprende il contributo delle attività di costruzione di sezioni per navi da crociera effettuate nei cantieri rumeni a supporto del Gruppo, precedentemente ricomprese nello Shipbuilding, e che a partire dal 2023 sono state riallocate nell’Offshore e Navi speciali. L’avanzamento dei ricavi, al netto di tale componente, pari a euro 581 milioni, in aumento di circa il 5% rispetto a quanto consuntivato nel periodo precedente (euro 554 milioni), non beneficia ancora degli importanti ordini acquisiti nel periodo.

L’EBITDA, al 30 settembre 2023, è positivo per euro 31 milioni (euro 15 milioni al 30 settembre 2022), con un EBITDA margin pari al 4,3% (2,7% al 30 settembre 2022) in linea con il percorso di recupero della marginalità di Vard che prevede un ulteriore spinta nell’ambito del Piano Industriale, ed è supportato dal momento positivo di mercato nel settore eolico offshore.

Gli ordini del settore Offshore e Navi speciali pari ad euro 887 milioni registrano una crescita del 64,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente fornendo un rilevante contributo all’incremento degli ordini complessivi del Gruppo, principalmente grazie al settore eolico offshore.

I ricavi del settore Sistemi, Componenti e Infrastrutture al 30 settembre 2023 sono pari a euro 789 milioni, in aumento del 35,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’incremento è riconducibile al Polo Infrastrutture, in aumento del 158,6% rispetto ai primi nove mesi 2022 (euro 145 milioni), e si riferisce principalmente all’avanzamento della commessa per la costruzione del terminal di Miami per MSC. I ricavi del Polo Meccatronica risentono dello slittamento di alcuni programmi, con una riduzione pari a circa il 5,6% rispetto al 30 settembre 2022.

L’EBITDA del settore al 30 settembre 2023, risulta positivo per euro 21 milioni, in netto miglioramento rispetto a quanto consuntivato al 30 settembre 2022, con un EBITDA margin che si attesta al 2,7% (negativo per 17,2% al 30 settembre 2022). L’attività di revisione della performance economica delle commesse del Polo Infrastrutture effettuata lo scorso anno ha consentito la tenuta della marginalità che chiude in sostanziale pareggio, nonostante il significativo incremento dei volumi realizzati nel periodo. La marginalità del Polo

Elettronica riflette invece la rivisitazione del portafoglio prodotti e della relativa strategia commerciale, avviata nel terzo trimestre, con una moderata acquisizione di nuovi progetti, nonché lo slittamento al 2024 di alcune gare pubbliche previste nel 2023. Tali effetti hanno determinato una minore copertura dei costi di struttura. Il Polo Meccatronica consuntiva una marginalità positiva dell’8,5% con un trend in miglioramento rispetto ai precedenti trimestri.

Gli ordini del settore Sistemi, Componenti e Infrastrutture si attestano ad euro 667 milioni, in aumento del 43,1% rispetto ai primi nove mesi 2022, principalmente trainati dal Polo Infrastrutture.

Il Capitale immobilizzato netto è pari ad euro 2.528 milioni al 30 settembre 2023, in aumento di euro 29 milioni rispetto 31 dicembre 2022 (euro 2.499 milioni) principalmente per effetto degli investimenti del periodo.

Il Capitale di esercizio netto risulta positivo per euro 710 milioni (positivo per euro 618 milioni al 31 dicembre 2022) con un incremento di euro 92 milioni, collegato all’aumento dei lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti (euro 96 milioni) quale effetto dei volumi generati nel periodo.

La Posizione finanziaria netta presenta un saldo negativo (a debito) per euro 2.705 milioni (a debito per euro 2.531 milioni al 31 dicembre 2022). L’incremento è da ricondursi principalmente agli investimenti del periodo. La Posizione finanziaria netta consolidata risulta, inoltre, ancora condizionata dalla strategia di supporto agli armatori implementata a seguito dello scoppio della pandemia da COVID-19. Il Gruppo ha infatti in essere al 30 settembre 2023 crediti finanziari non correnti per euro 94 milioni concessi ai propri clienti. La Posizione finanziaria netta a fine settembre 2023 è in linea con le previsioni per il 2023.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il settore crocieristico ha registrato nel corso dell’estate volumi di passeggeri superiori a livelli pre-covid. Tali dinamiche confermano la ripresa del percorso di crescita di lungo periodo del settore e, unite al crescente interesse verso soluzioni green e sempre più tecnologiche, rappresentano il presupposto fondamentale per una ripresa degli ordinativi di nuove navi da crociera, in un contesto ancora influenzato da ampia volatilità e elevati tassi di interesse.

Nel settore della Difesa, le tensioni geopolitiche sulla scena mondiale continuano a sostenere gli investimenti, anche sul fronte marittimo. In particolare, la dimensione subacquea sta acquisendo una crescente rilevanza per la presenza di infrastrutture, risorse e attività critiche. Questo, congiuntamente ai bilanci della difesa che sono stati rivisti al rialzo sta creando molteplici nuove potenziali opportunità per Fincantieri.

Nel mercato Offshore, nonostante l’inflazione elevata e l’aumento dei tassi di interesse che impattano sui costi e sulla tempistica degli investimenti in wind farm, sono confermati i fondamentali a supporto di una crescita a lungo termine del comparto eolico offshore, specialmente per la componente floating. Politiche governative in favore dell’eolico offshore da una parte e, nel transitorio, elevato livello di attività anche nel Oil&Gas che impedisce il travaso di mezzi tra i due comparti, favoriscono l’investimento in unità di supporto di nuova generazione caratterizzate da elevata efficienza, flessibilità e sempre minore impatto ambientale.

Il Gruppo prosegue nelle attività volte a perseguire l’eccellenza operativa nell’execution del backlog.

Al fine di conseguire tale obiettivo sono in corso di implementazione specifiche azioni che garantiscano il potenziamento della forza lavoro e il rafforzamento della filiera produttiva, in linea con le necessità dei programmi produttivi e secondo una gestione ottimale dei rischi operativi. In particolare, nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo ha consolidato le seguenti iniziative volte a:

  • incrementare l’efficienza operativa e modernizzare i cantieri, tra cui si segnala l’avvio dei progetti di automazione di produzione, manutenzione e logistica
  • contenere i costi di acquisto di materiale e servizi e delle strutture produttive, attraverso iniziative di evoluzione del modello di collaborazione con la filiera, presentato ai fornitori durante il Supplier Summit
  • proseguire il percorso tracciato nell’ambito degli obiettivi di sostenibilità e di transizione energetica e digitale Fincantieri conferma per il 2023 le previsioni di volumi di attività che consentiranno di consolidare i ricavi sui livelli del 2022, garantendo una marginalità intorno al 5%. La Posizione finanziaria netta per il 2023 è prevista essere sostanzialmente in linea con quella di fine esercizio 2022, e riflette oltre alle dinamiche cruise l’assorbimento di cassa derivante dalla costruzione di alcune commesse nel segmento Offshore e Navi speciali e nel business Infrastrutture in consegna ad inizio 2024.

Folgiero Amministratore delegato Fincantieri – Foto Linkedin