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Fronte dell’acqua: appello per una collaborazione pubblico-privati

Il 67% dei comuni italiani si trova in zone soggette ad alto o medio rischio idro-geologico

Del 10 Ottobre 2023

 In Italia nel 2022 si sono registrati 2000 eventi climatici estremi, tra piogge intense e grandinate.

·      L’Italia è il terzo paese europeo con la maggiore disponibilità di acqua ma le riserve sono in costante calo.

·      Il 67% dei comuni italiani si trova in zone soggette ad alto o medio rischio idro-geologico e con oltre il 50% delle aziende produttive ubicate nelle stesse zone.

·      Lo Stato italiano nell’ultimo ventennio ha speso mediamente ogni anno 3,5 Mld per intervenire a posteriori per indennizzare le popolazioni, oltre alle attività agricole e industriali colpite da questi eventi calamitosi.

·      Solo il 6% delle aziende ha una copertura assicurativa per i danni indiretti, contro l’80% della Germania.

·      I fenomeni di siccità in Europa, alternati ad alluvioni (ultima in ordine di tempo quella in Scozia) si stanno facendo sempre più frequenti.

Sono sufficienti questi dati evidenziati a Bologna nel convegno organizzato oggi da Bureau Veritas Italia, PROAMBIENTE, Tecnopolo Bologna CNR e MISTER Smart Innovation sul “Climate change, il fronte dell’acqua” per sottolineare quanto siano necessarie oggi politiche coordinate per mitigare questi processi e consentire alle comunità di affrontare le emergenze, anche attraverso una seria attività di prevenzione.

Dall’incontro di Bologna è scaturito un messaggio unanime: in assenza di una forte riduzione delle emissioni di gas serra, azione che ci deve vedere tutti impegnati, il riscaldamento globale della terra non rallenterà e dobbiamo quindi imparare ad affrontare eventi estremi destinati a manifestarsi con maggior intensità e frequenza, imparando a valutare i rischi e definendo piani di resilienza. Gestire la risorsa idrica e il rischio idrogeologico diventa fondamentale anche considerando che l’Italia detiene il record in Europa per prelievi di acqua ad uso civile ed industriale, mentre per l’agricoltura si colloca al secondo posto, dopo la Spagna.

Paolo Bonasoni, Presidente del Consorzio PROAMBIENTE, Laboratorio del Tecnopolo Bologna CNR – Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato: “Alla luce di questi eventi, la gestione sostenibile dell’acqua e l’impegno richiesto da parte di governi, imprese e società civile, è stato ribadito a marzo durante la Conferenza ONU sull’acqua tenutasi a New York, a supporto dell’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile. Viene così confermata l’importanza di agire facendo fronte a maggiori e migliori investimenti per aumentare la prevenzione, supportando la resilienza climatica a tutti i livelli ed in tutte le politiche e i programmi, sia a livello internazionale che nazionale. In questo ambito, il meeting promosso qui al CNR mette in risalto come la scienza giochi un ruolo di rilievo anche verso il mondo industriale e la società civile, ribadendo l’esigenza di promuovere una cooperazione e un’azione riguardante la risorsa acqua, come richiede l’urgenza climatica che stiamo vivendo. È quindi nostra responsabilità agire insieme e velocemente facilitando il legame tra ricerca, industria e società, favorendo sempre meglio processi attivi di trasferimento tecnologico, sull’esempio di quanto avviene nella nostra Regione.”

L’incontro – ha affermato Diego D’Amato, Presidente e Amministratore Delegato di Bureau Veritas Italia – rappresenta un primo passo concreto per un coordinamento e uno scambio di esperienze, al servizio di azioni di mitigazione e adattamento. La cultura della valutazione e della prevenzione del rischio – insita in tutti i sistemi di gestione – interpreta al meglio il necessario cambio di mentalità: dobbiamo prepararci ad affrontare ciò che non possiamo più evitare e dobbiamo farlo attraverso una collaborazione fra tutti i soggetti in grado di fornire un valore aggiunto nell’implementazione di misure efficaci”.

Un messaggio forte e chiaro quello lanciato congiuntamente da Bureau Veritas Italia, PROAMBIENTE, Tecnopolo Bologna CNR e MISTER Smart Innovation e al tempo stesso un invito pressante rivolto sia a soggetti privati che pubblici (dalle amministrazioni comunali e regionali alle multiutilities) a fare fronte comune anche su temi scottanti come quello del water management.