Un decreto ministeriale che sancisca una normativa uniforme per dragare i porti in qualsiasi regione d’Italia. Decreto che sia pronto entro 2/4 mesi e che sostanzialmente riprenda quanto già contenuto nel decreto messo a punto nel dicembre scorso e poi arenatosi per il mancato parere positivo delle Regioni. Lo ha annunciato il sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Silvia Velo, intervenendo oggi al convegno organizzato dalla Federazione del mare, da Assoporti e da Federagenti per denunciare quella che si configura ormai come una vera e propria emergenza nazionale: quell’interramento dei fondali dei principali porti del paese che minaccia di paralizzarne completamente l’operatività.
Secondo Silvia Velo, in assenza di un via libera delle Regioni sarà inevitabile procedere con un provvedimento del Consiglio dei ministri.
La stessa sottosegretario all’Ambiente si è pronunciata anche in merito ai siti Sind, ovvero a quei siti di interesse nazionale che dovrebbero essere sottoposti a bonifica globale e dove sino a oggi è stato impossibile rimuovere materiale dai fondali. Nel ricordare come l’Italia sia incorsa in materia in numerose procedure di infrazione comunitarie (anche quando la stessa Ue consente dragaggi quotidiani nei porti nord europei, è emerso dal convegno) Silvia Velo ha preannunciato anche in questo caso la messa a punto di un regolamento (non prima della fine della prossima estate) che sfoci in un decreto di concerto fra quattro ministeri e che renda più semplici e adeguate con le innovazioni scientifiche acquisite, la verifica dell’inquinamento, la riperimetrazione dei siti e quindi i dragaggi.