“Gli uomini son come il mare:
l’azzurro capovolto
che riflette il cielo;
sognano di navigare”
(Roberto Vecchioni)
Ci sono prodotti editoriali che nascono quasi naturalmente, che emergono dopo un tempo più o meno breve dalla profondità delle cose.
Economia del Mare è uno di questi.
E’ il risultato di un processo, individuale e collettivo, che prende spunto dalle più semplici delle dinamiche: dall’osservazione, dal confronto, dagli incontri, dall’esperienza e, come sempre, dalla curiosità.
Con 15 Regioni su 20 bagnate dal mare, l’Italia vive un rapporto con questo elemento forte e quotidiano.
Il mare è parte di un paesaggio che è prima di tutto esistenziale, che è cultura, tradizione e sentimento. Che è lavoro, manualità e impresa.
La narrazione del mare è narrazione di generazioni e generazioni di uomini e donne che, per scelta, necessità, elezione o casualità vi si approcciano.
La storia dell’Economia del Mare ci parla di mestieri antichi e mestieri innovativi, di esperienza e sopravvivenza, di cultura e sensibilità, di fatica e di poesia.
Ma allora perché in un Paese come il nostro non si pongono i settori legati al mare al centro delle politiche di sviluppo?
Perché in un Paese come il nostro l’Economia del Mare è ancora un’idea, peraltro non ancora adeguatamente definita e condivisa, e non un progetto strategico?
Questa rivista nasce per questo: per rispondere a domande semplici con strumenti semplici: il confronto di idee, la narrazione di esperienze, l’informazione, la comunione di intenti.
E per contribuire, così, a riportare l’Italia alla sua natura, quella di uno splendido Paese di mare.
Roberta Busatto
Direttore responsabile