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Italia, Paese di mare

Del 30 Maggio 2012

“Gli uomini son come il mare:

l’azzurro capovolto

che riflette il cielo;

sognano di navigare”

 

(Roberto Vecchioni)

 

Ci sono prodotti editoriali che nascono quasi naturalmente, che emergono dopo un tempo più o meno breve dalla profondità delle cose.

Economia del Mare è uno di questi.

E’ il risultato di un processo, individuale e collettivo, che prende spunto dalle più semplici delle dinamiche: dall’osservazione, dal confronto, dagli incontri, dall’esperienza e, come sempre, dalla curiosità.

Con 15 Regioni su 20 bagnate dal mare, l’Italia vive un rapporto con questo elemento forte e quotidiano.

Il mare è parte di un paesaggio che è prima di tutto esistenziale, che è cultura, tradizione e sentimento. Che è lavoro, manualità e impresa.

La narrazione del mare è narrazione di generazioni e generazioni di uomini e donne che, per scelta, necessità, elezione o casualità vi si approcciano.

La storia dell’Economia del Mare ci parla di mestieri antichi e mestieri innovativi, di esperienza e sopravvivenza, di cultura e sensibilità, di fatica e di poesia.

Ma allora perché in un Paese come il nostro non si pongono i settori legati al mare al centro delle politiche di sviluppo?

Perché in un Paese come il nostro l’Economia del Mare è ancora un’idea, peraltro non ancora adeguatamente definita e condivisa, e non un progetto strategico?

Questa rivista nasce per questo: per rispondere a domande semplici con strumenti semplici: il confronto di idee, la narrazione di esperienze, l’informazione, la comunione di intenti.

E per contribuire, così, a riportare l’Italia alla sua natura, quella di uno splendido Paese di mare.

 

Roberta Busatto

Direttore responsabile