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ITS Academy Fondazione G. Caboto: emozione, orgoglio e responsabilità

L’editoriale della Direttrice di Economia del Mare Magazine Roberta Busatto

Del 2 Dicembre 2023

Emozione, orgoglio e responsabilità: in queste tre parole è racchiuso il senso dell’evento che ha coinvolto ieri tanti ragazzi accompagnati dalle loro famiglie, dai loro insegnanti, dalle istituzioni e dalle imprese che ne seguono, con sapienza, il percorso.

La cerimonia di consegna del Diploma Tecnico Superiore dell’ITS Academy Caboto, moderata da Nunzia De Girolamo, è avvenuta sul giusto palcoscenico, quello di un Teatro.

Una scena calcata con fierezza e commozione da 250 ragazzi che hanno ieri simbolicamente chiuso un percorso formativo che li ha portati, nella quasi totalità dei casi, già a ottenere un’occupazione dignitosa e retribuita a bordo delle navi o a terra.

Perché la forza dell’ITS sta proprio nella capacità di dare ai ragazzi la certezza di un lavoro e le capacità per poterlo affrontare, in molti casi con una brillante carriera.

Ed è per questo che ieri, molti di loro non sono potuti entrare in scena, impegnati già su qualche nave in qualche parte del mondo.

Leggere negli occhi di chi era presente la determinazione e la consapevolezza di una scelta che affiderà la loro vita al mare, ha colpito tutti.

Ogni personalità che ha partecipato ai lavori, si è rivolto a loro con rispetto e ammirazione: Cristian Leccese – Sindaco Comune di Gaeta, Giovanni Acampora – Presidente CCIAA Frosinone-Latina e Assonautica Italiana, Cosmo Mitrano – Consigliere Regionale – Presidente Commissione Trasporti Regione Lazio, Salvatore De Meo – Presidente Commissione Affari costituzionali Parlamento Europeo, Pino Musolino – Presidente AdSP Mar Tirreno Centro Settentrionale, Contrammiraglio Enrico Olivo – Capo Reparto Ingegneria Logistica Comando Logistico Marina Militare, Gen. Joselito Minuto – Comandante Operativo Aeronavale Guardia di Finanza, C.V. (CP) Michele Castaldo – Comandante Direzione Marittima del Lazio, Luca Sisto – Direttore Generale Confitarma.

E a loro si è rivolto durante il suo intervento anche Cesare d’Amico, che con generosità e convinzione guida insieme alla sua famiglia armatoriale, l’ITS Academy Fondazione G. Caboto.

“A tutti i giovani dell’ITS che ci ascoltano oggi” – ha sottolineato – “dico che se siamo qui è perché loro hanno permesso questa storia di successo. Voi avete creduto in questo successo, con il vostro impegno e il vostro sacrificio. Noi siamo il mezzo e abbiamo il dovere di offrirvi un’opportunità, di mettervi alla prova, di farvi capire che il sacrificio porta al risultato. Noi dobbiamo credere nei giovani perché loro sono il nostro futuro. E oggi sono orgoglioso e riconoscente a tutti voi”.

L’ITS Academy Fondazione G. Caboto è una realtà importante nel panorama formativo italiano, che ha saputo crescere nel tempo.

Dal 2011, anno in cui si è tenuto il primo corso, sono 32 i Corsi di alta formazione che hanno visto diplomarsi oltre 500 studenti con un livello di occupazione vicino al 100%, superando il già elevato tasso dell’86% raggiunto dall’intero sistema degli Istituti Tecnologici Superiori. Un numero che conferma come il modello degli I.T.S. sia una risposta concreta al bisogno di formazione specializzata in Italia che genera lavoro grazie alle competenze sempre più qualificate che il settore richiede.

Gli Ambiti, oggetto degli interventi formativi, sono la Mobilità delle Persone e delle Merci e l’Infomobilità e le Infrastrutture Logistiche. Negli ultimi anni, oltre che nel trasporto marittimo, l’ITS Academy Caboto ha iniziato ad operare anche nel settore della Nautica da Diporto, dei servizi ai passeggeri a bordo delle navi e della logistica e spedizioni.

Attualmente sono iniziate le lezioni dei nuovi 5 Corsi della programmazione 2023; complessivamente frequentano oggi l’Academy Caboto circa 250 allievi tra la sede di Gaeta e quella di Civitavecchia.

Eppure nonostante il tempo trascorso, gli ITS in Italia continuano ad essere “degli sconosciuti”, con circa 15mila giovani iscritti al fronte ad esempio dei 750mila in Germania, 530mila in Francia e 400mila in Spagna.

C’è davvero molto da fare e la riforma Valditara del 4+2 sembra andare nella giusta direzione.

Ma c’è un altro punto essenziale: la riduzione di quella che ieri il presidente Cesare d’Amico ha definito “vocazione marittima dei nostri giovani”. “E’ indispensabile, anzi urgente” – ha commentato -“un’azione di sensibilizzazione dei ragazzi, già dalle scuole medie inferiori, rispetto alle opportunità che il mare può offrire”.

Ed è proprio su questo punto che si sono confrontati gli ospiti nella Tavola rotonda “Blue Skills: un mare di opportunità”: Giovanna Miele della VII Commissione Camera dei Deputati, il C.F. (CP) Francesco Massaro, Capo Ufficio addestramento, personale marittimo e tabelle d’armamento del Comando Generale delle Capitanerie di porto, Salvatore d’Amico, Presidente Gruppo Giovani Armatori e GT Education e capitale umano di Confitarma,     Clemente Borrelli, Direttore Generale ITS Academy Fondazione G. Caboto, Maria Rosa Valente, Dirigente Scolastico IIS G. Caboto di Gaeta e il Terzo Ufficiale di Coperta Annamaria Pisani, ex allieva ITS Academy Fondazione G. Caboto.

Il dibattito si è concentrato su tre punti essenziali:

  • Su come sono cambiati i mestieri del mare in questi anni, in seguito alla transizione digitale ed ecologica che richiede standard sempre più elevati, ma che concede anche nuovi ed evidenti miglioramenti nella qualità della vita, anche a bordo;
  • Su come l’elevata formazione contribuisca concretamente a dare opportunità di carriera a bordo e a terra;
  • E sulla necessità di condividere tali informazioni con i giovani e le loro famiglie, in un percorso di riavvicinamento del Paese al mare che va di pari passo con quanto l’Italia si è proposta di fare con la nomina di Nello Musumeci a Ministro per le Politiche del Mare, con l’istituzione del CIPOM e con la redazione del primo Piano del mare.

Insomma, quello di ieri organizzato dall’ITS Academy Caboto, è stato un grande evento, capace non solo di rappresentare la concretezza di un percorso formativo destinato a creare nuova qualificata occupazione, ma anche di liberare le energie migliori di un Paese che può e deve vivere sempre più di mare.

Roberta Busatto
Direttrice Economia del Mare Magazine