«Nauticsud mancava a Napoli da quattro anni, ora con grande impegno lo rilanciamo, puntando sulla cantieristica ma anche sullo sport e su tutto quanto ruota intorno all’economia del mare». Così Donatella Chiodo, presidente della Mostra d’Oltremare di Napoli, ha lanciato oggi l’edizione 2016 di Nauticsud Salone Internazionale della Nautica che si svolgerà dal 27 febbraio al 6 marzo nel polo fieristico partenopeo.
L’evento è rinato grazie alla sinergia di Mostra d’Oltremare con Anrc, l’Associazione Nautica Regionale Campana, che ha voluto fortemente il rilancio del salone che ha una storia di 42 edizioni alle spalle. «Da Napoli – ha spiegato il presidente dell’Anrc Gennaro Amato – abbiamo avviato un lavoro che punta a rafforzare le sinergie tra noi imprenditori italiani di settore. L’edizione 2016 è il punto di inizio e stiamo camminando con lo sguardo rivolto alle esigenze della clientela e degli utenti del mare».
Protagonisti nei sei gironi di Nauticsud 2016 saranno gli oltre 100 imprenditori che porteranno in mostra oltre 200 barche, tra cui i nuovissimi modelli proposti per la nautica da diporto in vista dell’estate 2016. Napoli ritroverà così un appuntamento storico, in cui chiunque in Campania, ma in tutto il Mezzogiorno, voleva avvicinarsi alla nautica, ha sempre trovato un punto di riferimento.
Nell’ottica di una sempre maggiore apertura della Mostra d’Oltremare alla città, durante il NauticSud grazie, alla sinergia con la Federazione Italiana Vela-V zona e con gli assessorati allo sport e alla scuola del Comune di Napoli ci sarà spazio anche per lo sport, avvicinando i bambini delle scuole elementari alla vela con delle piccole derive con cui i bambini potranno imparare nella fontana dell’Esedra. «Il rilancio di Nauticsud – spiega il consigliere delegato della Mostra Giuseppe Oliviero – era uno dei nostri obiettivi e lo abbiamo raggiunto, grazie anche alla sinergia con l’Anrc e alla tenacia dello stesso presidente Gennaro Amato. Abbiamo avuto una forte risposta dai cantieri e da tutto il mondo della nautica da diporto, sintomo che la città aspettava il ritorno di una manifestazione storica»