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Nautica – Presentato ad Olbia il “charter a vela”, un comparto da 12 milioni solo in Gallura

Del 19 Giugno 2014

Dodici milioni di euro l’anno di indotto diretto e indiretto; 16 mila clienti, 100 mila presenze distribuite in una stagione turistica di otto mesi.

Sono i numeri del “charter velico”, un comparto nautico in costante crescita che stamattina è stato presentato a Olbia, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente di Navigo Sardegna, Renato Azara, e da Antonio Barabino, presidente della rete charter a vela.

 “La Regione tuttora non considera la nautica come un fattore economico legato al turismo e per questo motivo il compito di Navigo Sardegna è quello di far percepire il turismo nautico come una realtà economica e produttiva – ha spiegato Renato Azara – oggi presentiamo il comparto del charter a vela, una realtà che da oltre venti anni produce ricchezza e che deve essere valorizzata per rilanciare l’economia del mare attraverso programmi di investimento che, dalla base di Portisco, puntino a tutta la Sardegna per vivere il territorio attraverso il mare”. Navigo Sardegna è una rete regionale di imprese del settore della nautica.

Le aziende sarde impegnate nel settore sono 12, di cui 7 con base a Portisco che dispongono di 116 imbarcazioni.

Antonio Barabino, presidente della rete delle imprese che lavorano in questo settore, ha illustrato l’importanza del comparto. “Il charter a vela, in venti settimane all’anno, registra 900 presenze alla settimana. Turisti che transitano a Olbia, navigano sulle coste galluresi, con una giornata dedicata alla Corsica. Il noleggio di una barca costa 2.500 euro a settimana. Una cifra simile viene spesa dall’equipaggio durante il soggiorno, generando un indotto di 12 milioni di euro all’anno. Cifre relative esclusivamente alle 116 imbarcazioni presenti a Portisco, ma la flotta sarda conta 200 natanti, pertanto l’indotto è ancora superiore”.

Già sul finire degli anni ’80, i primi clienti europei cominciarono a chiedere il noleggio di barche. La clientela, composta principalmente da svizzeri, inglesi, tedeschi austriaci, è aumentata notevolmente all’inizio degli anni ’90, quando il comparto si è attrezzato in maniera professionale per soddisfare tutte le richieste dei turisti. I numeri hanno sempre registrato una crescita continua, sviluppando un indotto importante. Secondo quanto affermato dagli operatori, il turista del charter velico può essere assimilato, per capacità di spesa, alla clientela di un hotel da 3 o 4 stelle. In questi ultimi anni si è verificata una forte richiesta dall’Est Europa.

“Da decenni si continua a sostenere l’esigenza di allungare la stagione turistica – ha sottolineato Barabino – per quanto ci riguarda questo risultato lo abbiamo ottenuto già 25 anni fa. Non ci limitiamo a stare fermi in banchina sperando nel bel tempo, ormai il giocattolo è collaudato: le prenotazioni arrivano con sei mesi di anticipo e noi lavoriamo con agenzie specializzate e broker nautici internazionali di comprovata affidabilità. La stagione turistica, per noi, inizia ai primi di aprile e si conclude ai primi di novembre” Navigo Sardegna intende spingere per fare in modo che si concretizzi una ipotesi avanzata alcuni anni fa: è possibile recuperare alcune aree dismesse del porto di Porto Torres, per destinarle alla nautica e, più in particolare, trasformarle in basi per il charter a vela: “Queste sono le soluzioni in grado di potenziare il nostro comparto e rendere sempre più fruibile il turismo legato al mare” ha concluso Renato Azara, presidente della rete di imprese Navigo Sardegna.