Home > EM FOCUS ON, Interviste > Nello Musumeci al lavoro per il Piano del Mare

Nello Musumeci al lavoro per il Piano del Mare

L’intervista della nostra Direttrice Roberta Busatto al Ministro per le Politiche del Mare

Del 28 Febbraio 2023

Inauguriamo la stagione di EM FOCUS ON con una intervista al Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci.

A pochi mesi dal suo insediamento, il nuovo ministero è al lavoro alla istituzione del Comitato Interministeriale per le Politiche del mare e alla redazione del Piano del mare. Siamo partiti da qui…

Recentemente ha annunciato la stesura entro l’estate del Piano del Mare. Come si procederà?

Abbiamo finalmente completato (e che fatica a istituire un ministero!), la struttura tecnico- amministrativa del Ministero, che è stata anche registrata dalla Corte dei conti qualche settimana fa e stiamo procedendo alla individuazione degli esperti che dovranno fare parte della struttura per poi aprire il confronto con tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di mare, per preparare insieme il piano per il mare, che dovrà essere pronto all’inizio dell’estate e che verrà sottoposto successivamente ad una relazione sul suo stato di attuazione. La legge dice entro il maggio di ogni anno, naturalmente non può essere quest’anno perché il piano non c’è ancora e non poteva esserci perché non c’era neanche il ministero.

Il Governo, attraverso la delega attribuitemi in materia di politiche del mare, si è posto come obiettivo per il prossimo futuro quello di elaborare un indirizzo strategico, una politica integrata, ossia una vera e propria visione di insieme da definire e da promuovere con il piano del mare.

Io sono molto fiducioso perché sono convinto che attorno al tavolo riusciremo a mettere non soltanto persone competenti e responsabili ma anche motivate. In queste settimane, nei miei contatti esterni non soltanto nel Lazio, ho colto molto entusiasmo, molta disponibilità e molto interesse da parte di chi direttamente o indirettamente si occupa di mare e ognuno vuole dare il proprio contributo di conoscenze. Dopotutto la funzione di coordinamento del ministero in questa fase iniziale serve proprio a riuscire a far dialogare tutti coloro che, pur trattando temi diversi ma legati alla risorsa mare, non hanno dialogato tra di loro. Questo, dal punto di vista strategico, diventa necessariamente un limite che dobbiamo superare col buon senso, con la buona volontà e con l’impegno da parte di tutti.

È un impegno non da poco…

È un impegno tosto, è un impegno che richiede esperienza, richiede passione, richiede tenacia.

Io credo di avere superato ben altri momenti di difficoltà, peraltro il mio ruolo, per il quale non mi stanco mai di ringraziare il presidente del consiglio, lo svolgo con grande entusiasmo.

Vengo da una regione circondata dal mare e che del mare ha fatto la paura e la gioia nella sua millenaria storia e quindi sono convinto che riusciremo a raggiungere anche questo obiettivo.

Quindi il piano diventa uno strumento per tratteggiare una strategia marittima nazionale ma anche per unire…

Il piano diventa uno strumento per evidenziare le criticità delle varie filiere e avanzare alle proposte risolutive. Guai se parlassimo solo dei nodi e non capissimo come scioglierli. Quindi io sono convinto che, al di là del primo anno che sarà una fase sperimentale naturalmente e di avvio, noi offriremo alla valutazione delle forze politiche e parlamentari e del governo uno strumento di lavoro preziosissimo, perché sarà la sintesi di molteplici contributi di chi vive ogni giorno a contatto col mare.

L’11 aprile ci sarà la Giornata del Mare, per la quale lei ha annunciato manifestazioni importanti e che ritengo un appuntamento che può contribuire a rimettere il mare al centro dello scenario nazionale…

L’11 aprile è una data importante per noi che ci occupiamo di mare, ma credo debba esserlo per tutte le persone sensibili. Il codice della nautica prevede che quel giorno sia dedicato al mare, ma tale giornata negli anni passati non è stata celebrata in maniera particolarmente evidente.  Quest’anno abbiamo mobilitato alcuni ministeri che indirettamente si occupano di mare, ognuno sta elaborando una proposta di iniziative che interessano tutte le regioni bagnate dal mare. In particolare con il collega Valditara, Ministro dell’Istruzione,abbiamo pensato di coinvolgere anche le scuole. Dovrà essere una giornata dedicata alla riflessione sulle opportunità che il mare rappresenta e offre, ma anche sulle criticità, come il tema dell’inquinamento e dell’erosione costiera. Abbiamo la necessità di promuovere la cultura del mare e di farlo coinvolgendo tutti, non sono gli operatori ma anche i ragazzi delle scuole, perché è lì in quel luogo che si forma il cittadino del futuro ed è lì che può maturare una nuova diversa, migliore, sensibilità nei confronti di questa preziosa risorsa che copre oltre il 70% del nostro Pianeta.

Quindi in qualche modo l’iniziativa ha anche la funzione di riavvicinare il nostro Paese alla cultura del mare che sembra si sia un po’ persa…

Molto spesso ci occupiamo di mare in maniera distratta, in maniera svogliata, in maniera superficiale. Io credo che invece serva un nuovo approccio. Oggi il 99% delle notizie che arrivano da Internet passano dai fondali del mare e la filiera ittica ha conquistato posti di grande rispetto nel contesto europeo; nella crocieristica, nella movimentazione di merci, nelle attività turistiche e costiere non abbiamo concorrenti. Abbiamo quindi più di un motivo per fare del mare un tema alla portata di tutti.

È anche questo uno dei motivi per cui è stato istituito al suo ministero?

Si era l’obiettivo inziale e rimane l’obiettivo del presidente del Consiglio.

Roberta Busatto – Direttrice Economia del Mare Magazine