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Paolo D’Amico: “L’economia del mare è strategica per lo sviluppo”

Del 30 Giugno 2014

Il settore dell’economia marittima italiana che vale 40 miliardi di Euro (2,6% del PIL) e fornisce a occupazione a circa 480mila addetti ha incontrato a Napoli, durante la ‘Naples Shipping Week’ i principali esperti internazionali del settore fra cui la massima autorità marittima Koji Sekimizu, segretario generale dell’Agenzia marittima dell’ONU (IMO- International Maritime Organization).

Durante l’incontro il presidente della Federazione del Mare Paolo d’Amico ha messo in evidenza il ruolo di leadership che le attività marittime italiane rivestono a livello europeo e mondiale in vari segmenti del trasporto marittimo, nella costruzione di navi da crociera e mega-yacht, nella movimentazione portuale di merci e passeggeri ed ha sottolineato l’importanza di avere un unico soggetto che a livello mondiale regolamenti il settore, tutelando la concorrenza.

“L’Economia del mare è strategica per lo sviluppo – ha dichiarato d’Amico- ed oggi continua a crescere e creare occupazione, aspetto oggi cruciale in particolare per i giovani. Sarebbe quindi auspicabile che il Governo desse vita ad un unico soggetto istituzionale per il Mare, ad esempio un Dipartimento, cui facciano capo i vari organismi già esistenti e guidato da un Sottosegretario o da un Vice Ministro. In questo modo, a costo zero, il settore avrebbe un interlocutore unico con cui confrontarsi sulle strategie e le politiche da intraprendere per la crescita, nei tempi ristretti che impone la forte internazionalizzazione caratteristica delle attività marittime”.