“Un incontro utile per fare il punto sulla riforma portuale e approfondire le specificità del porto di Trieste”. È il commento della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani che oggi ha incontrato, nella Capitaneria di Porto di Trieste, il comandante generale delle Capitanerie di porto e Guardia costiera, ammiraglio Vincenzo Melone.
“È stata l’occasione per fare una valutazione positiva dell’intervento del Governo nell’ottica di un rilancio del comparto marittimo” ha affermato la presidente della Regione. All’incontro erano presenti anche il commissario e il segretario
generale dell’Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino e Mario Sommariva.
“La presenza dei rappresentanti dell’Autorità portuale – ha aggiunto Serracchiani – ci ha offerto l’opportunità di analizzare con il comandante le peculiarità del porto di Trieste, oltre che di esporgli gli esiti del recente viaggio in Iran,
particolarmente proficuo nell’ottica dell’apertura di nuove relazioni con un’area di indiscutibile interesse”.
“La riforma va accolta con soddisfazione in quanto innovativa e fondamentale per tutto il comparto marittimo” ha affermato il comandante. “Viene garantito un governo che coinvolge l’intero sistema Paese nell’ambito dell’economia del mare, fornendo un indirizzo corretto a un mondo commerciale che guarda al Mediterraneo ma anche al Nord Europa. L’intero comparto aspettava questa riforma”.
Anche le Capitanerie di porto, secondo Melone, giocano un ruolo centrale: “Sono la prima catena degli aspetti commerciali, in quanto garantiscono la sicurezza della navigazione e portuale. Con la riforma si mette mano al rilancio del comparto anche attraverso il rafforzamento delle relazioni delle infrastrutture portuali con l’entroterra logistico”.
Il comandante Melone oggi ha anche visitato l’Istituto Nautico di Trieste, dove ha consegnato la bandiera della Marina mercantile al primo corso dell’Accademia. “La Regione ha giocato un ruolo importante per fare partire un momento formativo verso ragazzi cui si dà l’opportunità di un’occupazione certa”.