La Spezia, nella prospettiva di una collaborazione con il gruppo Ferrovie dello Stato propone il suo modello, dimostrazione di come si possa in modo efficiente e sostenibile sviluppare il trasporto ferroviario delle merci integrandolo con le altre modalità di trasporto lungo la catena logistica. Lo scopo è quello di rendere il trasporto sostenibile utilizzando in modo intensivo i treni con il fine di decongestionare strade e autostrade dal traffico dei mezzi pesanti.
Oggi, nel corso del convegno “La Spezia lancia la sfida ferroviaria”, al quale hanno partecipato, dopo i saluti del consigliere regionale Andrea Costa, Aldo Isi, Direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana; Francesco Lugli, Responsabile Commerciale Trenitalia Cargo; Eugenio Muzio, Consigliere Assologistica e presidente della Commissione Assologistica per Intermodalità e Trasporto; Luigi Capitani – Amministratore Delegato CePIM S.p.A. Interporto di Parma; Michele Giromini – Amministratore delegato La Spezia Container Terminal; Guido Porta – Vice-Presidente Fercargo; Davide Santini – Presidente Consiglio di Gestione La Spezia Shunting Railways; Marco Spinedi – Presidente Interporto Bologna; Roberto Tosetto – Direttore Interporto Padova, è stato di fatto lanciato il progetto in base alla quale, l’Autorità portuale della Spezia farà dello scalo marittimo ligure, per oltre trent’anni porto pilota in Italia nello smistamento dei container utilizzando il mezzo ferroviario (piú del 35% di essi sono avviati a destinazione finale su binari, contro una media della portualità nazionale che si aggira attorno all’8%), un porto laboratorio.
Cosa significa? “L’esperienza accumulata in questi anni e la collaborazione con gli operatori logistici e ferroviari, – afferma Lorenzo Forcieri, presidente dell’Autorità Portuale della Spezia – fa oggi del porto della Spezia un esempio di positiva integrazione tra mare e ferro nel quadro del Piano Strategico Nazionale della portualità e della Logistica. In quest’ottica, non si tratta neppure di un’autocandidatura, quanto di una missione di servizio: a partire da oggi i tecnici e operatori del porto e quelli del comparto ferroviario si impegneranno a mettere nero su bianco gli elementi che hanno composto la formula vincente della Spezia per pervenire ad una sorta di guida operativa al servizio del sistema logistico nazionale, anche nell’ottica dei corridoio ferroviari europei. Forcieri ha quindi illustrato i fattori su cui si è mossa La Spezia, in particolare sul fronte delle infrastrutture, della information technology e della governance.
Nulla di teorico, dunque, bensì un contributo concreto che consenta a tutto il sistema logistico nazionale, oggetto oggi di un globale ripensamento e della messa a punto, per la prima volta, di un piano di integrazione reale fra trasporti marittimi e logistica di terra, di porre in atto “best practices” in termini di efficienza, ma specialmente di sostenibilità.
Concludendo – ha dichiarato Lorenzo Forcieri – sottolineando il cambio di passo impresso dal Ministro Del Rio al quale si è adeguato il nuovo vertice delle Ferrovie, possiamo dire che La Spezia è un porto pilota in Italia e nel Mediterraneo nell’ottica di un rapporto efficiente tra mare e terra. Oggi vogliamo lanciare una proposta operativa : da porto pilota vorremmo dar vita ad un vero e proprio porto laboratorio mettendoci al servizio del Sistema Paese per contribuire a definire delle linee guida operative sul tema dell’integrazione mare – ferro, quale elemento di competitività del nostro sistema portuale e logistico.
Un tema, quello dell’integrazione mare – terra, che dovrebbe trovare casa all’interno del tavolo di partenariato della risorsa MARE, dove possiamo mettere a disposizione la nostra esperienza e condividere le esperienze ed i progetti già avviati. Ora che con la realizzazione delle Autorità di Sistema Portuale, il Piano della Portualità e della Logistica entrerà in piena attuazione, l’interazione fra porto e ferrovia diventa, anche nell’ottica dei corridoi, elemento strategico centrale per la competitività”.