La Commissione Lavori pubblici del Senato ha avviato in settimana l’esame di due ddl di delega al governo per la riforma del codice della nautica da diporto.
Il relatore Raffaele Ranucci (Pd) ha osservato che “Il settore attende da tempo un segnale di rilancio. Questo comparto, spesso trascurato, ha infatti una notevole importanza anche dal punto di vista economico, ma negli ultimi anni ha conosciuto una profonda crisi.Secondo dati forniti dall’Ucina (Unione nazionale dei cantieri e delle industrie nautiche), infatti, nel 2008 il settore aveva un fatturato di 6 mld di euro, di cui il 40% prodotto all’estero e il 60% in Italia. Attualmente, invece, il fatturato e’ sceso a 2,5 mld di euro, di cui il 90% prodotto all’estero e solo il 10% in Italia”.
I due ddl – uno di iniziativa governativa, l’altro firmato dallo stesso Ranucci e altri – prevedono entrambi una delega (da esercitare entro due anni) all’esecutivo per procedere ad una revisione organica della disciplina del settore della nautica da diporto, sia rivedendo il codice della nautica del 2005 sia intervenendo sulla parte del codice della navigazione relativo alla navigazione marittima e interna e sul codice civile nelle disposizioni speciali che riguardano la disciplina della navigazione e del trasporto.
La finalità è quella di includere gli interventi puntuali che sono stati attuati successivamente all’entrata in vigore del codice della nautica e sino all’attualità; in tale direzione i provvedimenti delegati sono altresì chiamati ad offrire soluzioni di snellimento delle procedure burocratiche che, tuttavia, permettano di assicurare un adeguato vaglio sui requisiti soggettivi, strutturali e documentali accomunati dall’essere funzionali a misure di salvaguardia della sicurezza del mezzo nautico e degli occupanti oltre che della sicurezza della navigazione circostante e dell’ambiente marino e costiero.
Il relatore Ranucci ha suggerito, prima di proseguire la discussione, di procedere ad alcune audizioni di approfondimento ascoltando i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle amministrazioni competenti, a cominciare dall’Agenzia delle entrate, per le problematiche di carattere fiscale. Invito accolto dal presidente Altero Matteoli che si e’ riservato di definire il programma.