Prosegue il processo di rinnovamento dei waterfront delle aree portuali di Venezia e di Chioggia sotto il segno dell’ascolto e della condivisione.
A valle dell’affidamento dell’incarico per la fattibilità tecnico economica al raggruppamento temporaneo d’imprese con Arup Cecchetto&Associati e Proap, l’Autorità di Sistema Portuale ha avviato un programma di incontri tecnici e di condivisione con gli operatori portuali, gli enti territoriali e le due città.
Rinnovamento waterfront: per mettere in connessione l’operatività portuale con le attività urbane e residenziali
Il risultato atteso è un masterplan complessivo – sviluppato considerando gli indirizzi definiti nel corso del 2023 dall’Autorità portuale insieme all’Università IUAV di Venezia – che metta in connessione spazi che oggi non si parlano, ponendo in sinergia l’operatività portuale con le attività urbane e residenziali. Obiettivo, infatti, è il disegno di uno spazio attrattivo ricco di potenzialità funzionali, sociali, produttive connesse sia al ruolo del porto che alle attività ordinarie della città, un disegno che ponga particolare attenzione all’accessibilità e agli spazi di sosta dei veicoli, anche con la finalità di incrementarne il livello di fruibilità pedonale.
I progettisti incaricati avranno 180 giorni per disegnare la loro proposta.
Waterfront, Di Blasio: “Massima priorità ai criteri di trasparenza”
“Nell’avvicinarci al delicato, ma necessario processo di riqualificazione dei waterfront portuali abbiamo scelto di dare massima priorità ai criteri di trasparenza e di condivisione” dichiara il presidente AdSPMAS Fulvio Lino Di Blasio.
Waterfront: il dialogo con il territorio
“Per questo, e per evitare inutili fraintendimenti, abbiamo attivato fin da subito un dialogo aperto con il territorio, incontrando già nel mese di novembre anche l’allora costituendo Comitato Waterfront e alcuni concessionari per confermare che nella fase di progetto sarebbero state valutate tutte le esigenze espresse dai vari stakeholder”.
Di Blasio e i temi sollevati dai cittadini
E sui temi puntuali sollevati dai cittadini il presidente Di Blasio precisa: “Il progetto, che sta iniziando ora, svilupperà entro maggio 2024 le cosiddette ‘alternative progettuali’ previste dalla norma. Tra queste si deciderà, dialogando con il territorio, se e quale soluzione portare alla fase successiva di progettazione definitiva ed esecutiva. Ad oggi non c’è alcuna opzione sul tavolo da discutere, né tantomeno da modificare o bloccare”.