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Space&Blue, Simonetta Di Pippo: “Promuovere una più concreta cooperazione dei due settori può essere utile per le sottostanti economie realizzando delle sinergie moltiplicatrici, nell’interesse del Paese”

"In termini di made in Italy l'Italia si presenta come attore principale sul piano mondiale in tutte e due gli ambiti: nello spazio la nostra industria eccelle in diversi ambiti, come nel settore marittimo"

Del 25 Novembre 2023

Al primo forum Space&Blue ha partecipato anche Simonetta Di Pippo, Direttore SEELab – SDA Bocconi, con un videomessaggio, essendo impegnata all’estero.

“Quando parliamo di asset strategici del Paese, mare e spazio sono sempre in pole position. Le loro interconnessioni e similitudini aumentano.

Sono due ambienti estremi, non strutturati e per sviluppare attività antropiche bisogna utilizzare tecnologie sempre più spinte e sempre di più e all’avanguardia. E sempre in termini di similitudini, nonostante ambedue gli ambienti presentino condizioni sfavorevoli alla vita, l’uomo ha sempre desiderato di esplorarli e conquistarli. Mare e spazio sono da sempre oggetto del desiderio dell’esplorazione umana e sono sempre stati visti e tuttora lo sono una frontiera da esplorare che porta prestigio e opportunità economiche e sociali.

Da grandi esploratori degli oceani a grandi esploratori dello spazi, la leva dominante è sempre stata il desiderio di conoscenza di un ambiente sconosciuto e avverso alla specie umana.

Per entrambi ci sono ancora diverse aree da esplorare, dalla profondità dei fondali marini ai confini del Sistema solare. I segreti da scoprire sono ancora molteplici e le zone che la conoscenza umana vuole raggiungere sono molte. Le tecnologie sviluppate in ambito marino possono essere trasferite allo spazio e viceversa in un modo biunivoco (…).

Vorrei accennare all’importanza che lo spazio e la sua economia hanno nel nostro Paese.

Riferiamoci alla definizione di Space Economy data dall’Ocse intesa come l’intera gamma di attività e uso di risorse che creano valore e benefici per gli esseri umani durante l’esplorazione, la ricerca, la comprensione, la gestione e l’utilizzo dello spazio.

Questa definizione ci porta ad affermare che la space economy di cui lo Space Economy Evolution – SEELab – SDA Bocconi, che ho l’onore di dirigere studia continuamente in realtà, è un settore che va ben oltre il settore spaziale in senso stretto.

Da una parte l’economia dello spazio include tutti i servizi e le applicazioni satellitari, i lanci, dall’altro comprende tutti i settori che beneficiano di tutte le tecnologie spaziali e sono sempre di più. Si trovano diversi casi in cui l’utilizzo delle tecnologie dello spazio avviene al di fuori del settore spaziale propriamente detto. Se noi guardiamo alle connessioni tra spazio e mare, all’utilizzo delle tecnologie spaziali in termini di servizio offerto al trasporto marittimo grazie al proficuo utilizzo di sistemi di navigazione satellitare, questo sicuramente rappresenta un buon esempio.

Lo spazio non è solo un settore in forte crescita di per sé, ma è sempre di più uno strumento di creazione di valore in altri ambiti.

La space economy ha registrato un valore globale nel 2022 di 546 miliardi di dollari, con tassi di crescita elevati rispetto agli anni precedenti e devo dire anche la promessa di una crescita ancora più sostenuta nel futuro.

Proprio per la funzione strategica che lo spazio ha nel nostro Paese abbiamo lavorato insieme alla Fondazione Leonardo ad un rapporto di analisi dello stato del settore, avendo come obiettivo una eventuale nuova legge nazionale sullo spazio e infine è quello di cercare di creare le condizioni di una crescita sostenuta e sostenibile del settore.

Proprio in riferimento al concetto di sostenibilità, mi viene in mente un altro elemento di connessione tra spazio e mare. L’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 14 dell’Agenda 2030 dell’Onu riguarda l’uso sostenibile delle acque e degli oceani. In ta senso lo spazio può dare un grande contributo. I satelliti possono aiutare a combattere la pesca illegale, analizzare gli oceani per proteggere la fauna e la flora marina, mappare le aree protette e le risorse nei mari e sulle coste, monitorare l’innalzamento delle acque e lo scioglimento dei ghiacciai con impatti sulle popolazioni costiere. Ecco diventare evidente la forte connessione fra i due settori. Come è evidente che lo spazio può contribuire a favorire lo sviluppo dell’economia del mare. Tra l’altro la Space economy è la spina dorsale di tutte le altre economie e quindi anche dell’economia del mare.

In termini di made in Italy l’Italia si presenta come attore principale sul piano mondiale in tutte e due gli ambiti: nello spazio la nostra industria eccelle in diversi ambiti, come nel settore marittimo. Mettendo a fattor comune le competenze, possiamo mirare ad ulteriori traguardi proprio grazie a queste sinergie che possiamo sviluppare.

Promuovere una più concreta cooperazione dei due settori può essere utile per le sottostanti economie realizzando delle sinergie moltiplicatrici, nell’interesse del Paese”.