Home > Enti > Stati Generali dell’Industria del Lazio: c’è anche l’Economia del Mare

Stati Generali dell’Industria del Lazio: c’è anche l’Economia del Mare

Del 22 Febbraio 2016

Partono oggi gli Stati Generali dell’Industria, un evento di tre giorni – organizzato dalla Regione Lazio, con il supporto di Lazio Innova – pensato per discutere del futuro produttivo del territorio e degli strumenti con i quali attuare la politica di reindustrializzazione e riposizionamento competitivo delle imprese che la Regione sta portando avanti. Un appuntamento di grande rilevanza – che ha fatto registrare oltre 3.000 partecipanti per le tre giornate – iniziato con un grande incontro pubblico nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia, dell’Università di Roma Tre, durante il quale sono intervenuti rappresentanti della Regione, del Governo nazionale, insieme a esponenti del mondo del lavoro, dell’impresa, della ricerca e di istituzioni pubbliche e private.

Hanno aperto i lavori, moderati dal giornalista Sky Gianluca Semprini: il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’Assessore allo Sviluppo economico Guido Fabiani, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, la ministra dell’Istruzione Università e Ricerca. Stefania Giannini.

A seguire la tavola rotonda con:

Gabriele Cappellini – Amministratore Delegato Fondo Italiano di Investimenti
Antonella Baldino – Responsabile Area Development Finance Cassa Depositi e Prestiti
Luigi Nicolais – Professore emerito Università degli studi Napoli Federico II
Lucia Valente – Assessore alle Politiche del Lavoro Regione Lazio
Maurizio Stirpe – Presidente Unindustria Lazio
Andrea Cuccello – Rappresentante Cgil/Cisl/Uil
Silvio Rossignoli – Rappresentante PMI del Lazio

Daniele Fichera – Consigliere regionale del Lazio

Hanno chiuso la prima mattinata i docenti e ricercatori della London School of Economics, che si sono occupati di approfondire il tema del raccordo tra multinazionali e grandi imprese e PMI.

Gli Stati Generali dell’Industria costituiscono una tappa chiave del percorso partecipato di costruzione di una nuova politica industriale regionale, il programma di reindustrializzazione che la Regione sta portando avanti in stretta sinergia con le strategie nazionali ed europee. Un programma finalizzato a favorire il rilancio della competitività e il riposizionamento competitivo delle imprese e a promuovere un nuovo modello industriale costruito su: reti di impresa, trasferimento del sapere dai centri di ricerca alle imprese, radicamento sul territorio, posizionamento internazionale delle produzioni, valorizzazione della creatività e sostenibilità ambientale. Un nuovo modello che sia basato su una sempre maggiore integrazione tra industria, servizi e innovazione tecnologica e che sia inoltre in grado di valorizzare la qualità e la competenza della forza lavoro presente nel territorio del Lazio.

Questo programma di Reindustrializzazione segna una netta discontinuità con il passato in quanto vuole realizzare un’efficace integrazione con le politiche europee e nazionali, intende conseguire finalmente una forte interazione tra i fondi europei (tramite l’utilizzo coordinato di Fesr, Psr e Fse) ed è il frutto di un grande sforzo di condivisione con tutti gli attori del territorio. Un lavoro che ha avuto uno dei suoi snodi fondamentali nella Call for Proposal, lanciata la scorsa estate e rivolta a Pmi, grandi imprese, organismi di ricerca, enti locali, associazioni e rappresentanze sindacali perché presentassero progetti di riposizionamento competitivo territoriale e settoriale. Un esercizio di programmazione partecipata “bottom up”, in grado di contribuire a definire le settorialità, le finalità e le tecnicalità migliori per incentivare l’innovazione del sistema produttivo, attraverso i primi bandi di prossima pubblicazione entro l’estate.

La Call for Proposal ha avuto una risposta molto positiva illustrata durante la mattinata: più di mille soggetti hanno presentato in partenariato tra loro 173 proposte che possono sviluppare oltre 2,3 miliardi di euro di potenziali investimenti in 12 macro-settori economici. Sono state poi presentati i prossimi interventi regionali in materia, primi tra tutti i bandi per le impreseche verranno elaborati proprio in funzione delle proposte ricevute e per i quali la Regione metterà a disposizione, a partire dall’estate 2016, 150 milioni di euro di fondi europei Por-Fesr 2014-2020(oltre il doppio dei 70 originariamente previsti, proprio grazie a una risposta alla Call di molto superiore alle attese). Una misura alla quale se ne aggiungeranno altre specificamente dedicate; queste, in sintesi: 100 milioni per la crescita dimensionale delle imprese3 milioni per valorizzazione dei siti industriali dismessi; 28 milioni per le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea) e le infrastrutture per le aree produttive30 milioni per l’Internazionalizzazione del sistema produttivo20 milioni per la nascita di imprese innovative e il sostegno alla trasformazione delle idee creative in progetti d’impresa (pre-seed); 7,5 milioni per l’indotto FCA eper l’indotto Alitalia. Proseguiranno, inoltre, le politiche di raccordo e collaborazione con il Governo, in parte già in fase avanzata, in parte in cantiere (contratti di sviluppo, accordi di programma di Rieti e Frosinone-Anagni, programma multiregionale nell’ambito della Space Economy, Zone Economiche Speciali).

Gli Stati Generali dell’Industria continueranno martedì 23 e mercoledì 24 febbraio con 12 Focus Group, convocati sulla base di una prima riorganizzazione delle proposte ricevute con la Call for Proposal in altrettanti macro-settori industriali: Aerospazio e sicurezza; Agrifood; Audiovisivo, industrie creative, editoria; Automotive; Circular economy ed energia; Edilizia sostenibile; Economia del Mare; Ict ed elettronica; Moda, design, arredo; Scienze della vita e farmaceutico; Trasporti e logistica; Turismo e beni culturali. I gruppi, sulla base di quanto evidenziato dalla call per i settori specifici, analizzeranno le prospettive e le esigenze innovative dell’industria laziale al fine di precisare le linee guida su cui costruire i bandi per le imprese.