Accordo raggiunto a Bruxelles tra il Consiglio dei Ministri della Pesca dell’UE e il Parlamento Europeo in merito alla destinazione dei prossimi fondi europei per la pesca.
A sostegno del settore pesca e delle politiche marittime verranno messi a disposizione 6,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
L’accordo dovrà ora essere votato dalla Commissione sulla Pesca per poi cercare l’approvazione finale in Parlamento.
I fondi aiuteranno i pescatori a conformarsi alla Politica comune della pesca (Pcp) entrata in vigore il primo gennaio scorso. La nuova Pcp intende riportare gli stock ittici a livelli sostenibili, porre fine alle pratiche di pesca che comportano uno spreco di risorse e creare nuove opportunità di occupazione e di crescita nelle zone costiere.
Il direttore del Programma marino europeo del Pew Charitable Trusts, Uta Bellion, ha dichiarato che: “L’accordo finale raggiunto tra il Parlamento Europeo e il Consiglio sui prossimi fondi europei per il settore pesca chiarisce diversi aspetti importanti. Include infatti diverse misure positive, tra le quali maggiori fondi per gli Stati Membri per la raccolta di dati e il miglioramento dei controlli e dell’applicazione delle normative. Verranno, inoltre, rafforzati i provvedimenti che consentono il blocco dei finanziamenti pubblici ai singoli operatori e agli Stati membri che non garantiscono il rispetto e l’aderenza alle norme””.
Tuttavia, sottolinea la coordinatrice nazionale di Ocean12 Serena Maso, ”l’accordo prevede anche di concedere sovvenzioni che rappresentano un vero passo indietro rispetto agli obiettivi che l’Ue si era posta, soprattutto rispetto alla lotta contro la pesca eccessiva e non sostenibile, come ad esempio gli aiuti per l’arresto temporaneo delle attività di pesca e per la sostituzione dei motori dei pescherecci. Con l’approvazione di misure e sovvenzioni di questo tipo, anziché fermare definitivamente la pesca eccessiva, l’Ue si è limitata di fatto solo a sospenderla temporaneamente”.