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Una normativa per la dimensione subacquea: il ruolo centrale dell’Autorità Nazionale

Avvocato Luciano Serra : La rilevanza strategica del dominio subacqueo

Del 11 Giugno 2024

La rilevanza strategica del dominio subacqueo per l’Italia tocca aspetti economici, ambientali, culturali e strategici ed è particolarmente rilevante per una serie di motivi legati alla sua posizione geografica, economica e storica.

Una normativa adeguata e una gestione sostenibile delle attività subacquee sono cruciali per garantire che il nostro Paese possa sfruttare appieno il potenziale delle sue risorse marine, proteggendo al contempo l’ambiente e il patrimonio culturale, garantire la sicurezza delle comunicazioni e assicurando prosperità alle future generazioni.

Qualsiasi riflessione deve tenere conto di tre norme di riferimento generale:

1. Conferenza di Montego Bay – Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare 1982

Recepita dall’Italia nel 1994.

2. Direttiva UE 89/2014

Recepita dall’Italia 2016 d.lgs 201. Promuove lo sviluppo sostenibile dell’economia marittima e l’uso sostenibile delle risorse.

3. La legge 9113/2021

che autorizza l’istituzione di una ZEE – Zona Economica Esclusiva dove l’Italia può esercitare i diritti sovrani indicati dagli art. 56-60 della convenzione 1982.

La nuova normativa relativamente al dominio subacqueo deve essere attuativa.

Dovrà regolamentare le materie su cui rientrerà la nostra giurisdizione quali:

  1. la pesca nel rispetto della direttiva UE 89/2014
  2. la protezione ambientale
  3. la ricerca scientifica tenendo conto che non c’è una legge che la disciplini
  4. le energie rinnovabili
  5. le installazioni artificiali

Dovrà contenere:

  1. le disposizioni normative relative al passaggio inoffensivo attraverso il mare territoriale; elemento importante per gli operatori economici che vogliono conoscere quale giurisdizione si applica;
  2. i limiti esterni della ZEE stabiliti in modo tale da non compromettere l’accordo finale con lo stato limitrofo;
  3. la modifica della legge 61315/1967 inerente le attività estrattive degli idrocarburi liquidi e gassosi – legge antecedente alla convenzione 1982

Tenuto conto che la legge di bilancio 2023 ha istituito il “Polo Nazionale della Subacquea” e l’Italia si è candidata a diventare un “polo strategico internazionale”, che ha questi obiettivi:

a) abilitare e sostenere la ricerca e l’innovazione;

b) conferire competitività alle nostre aziende;

c) garantire allo stato un beneficio dalla gestione sostenibile e sicura dell’ambiente marino

La normativa dovrà:

1. contenere una regolamentazione chiara delle attività sottomarine in acque nazionali e non da estendersi nel rispetto del diritto internazionale;

2. istituire un’“Autorità Nazionale” per il controllo delle attività subacquee con competenze trasversali;

3. valorizzare i punti di approdo per le comunicazioni digitali incentivando quelli già sicuri e pronti e tra questi anche la portualità turistica, per la sua funzione pubblica, potrà svolgere un ruolo operativo.

Tenuto conto che l’ambiente  subacqueo ha acquisito sempre di più una maggiore rilevanza nei comparti: energetico, comunicazione, estrattivo, stoccaggio anidride carbonica, turismo e archeologia subacquea ricerche, la normativa dovrà indicare e osservare:

  • Principi ed obiettivi
  • Competenze dell’autorità nazionale
  • Condizioni richieste per le attività
  • Regime autorizzativo
  • Criteri per il rilascio di una licenza
  • Diritti, obbligazioni e responsabilità del concessionario.

Infine ritengo necessario che il testo normativo debba superare uno SWOT dove dal suo contenuto si evidenzino fattori interni positivi (punti di forza) e negativi (punti di debolezza) /

fattori esterni (opportunità e minacce).

Consapevoli del progresso inarrestabile, questa nuova normativa dovrà valorizzare i vantaggi tecnologici ed economici unitamente ad una gestione rigorosa per evitare danni ambientali irreversibili e fare in modo che:

  1. che queste attività saranno appannaggio e prerogativa di concessionari titolari di un’elevata capacità economica e far fronte ai grandi investimenti finanziari
  2. che questi soggetti dovranno essere destinatari di incentivi fiscali e di una normativa che disciplini tempi e modalità operative
  3. che sia garantita la parità di accesso alle future generazioni.

In considerazione proprio di quest’ultimo obbiettivo, il cuore di tutto, il ruolo centrale dovrà essere svolto dall’Autorità Nazionale che avrà il compito e il dovere di governare questo mondo complesso e di avere quindi la necessaria autorevolezza per coordinarlo.

Vedo inoltre con favore che queste attività restino, per quanto possibile, in capo alle società pubbliche e che si preveda, in alternativa, nei board delle società private una presenza pubblica di controllo che si faccia carico di verificare che gli obiettivi nazionali, a tutela del Paese e delle future generazioni, siano raggiunti.

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