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Urso: “Costruire navi è più di un mestiere, è un’arte”

E' quanto ha affermato il ministro Urso questa mattina in occasione della cerimonia di consegna della Queen Anne di Fincantieri

Del 19 Aprile 2024

“Costruire navi è più di un mestiere, è un’arte. La cantieristica navale, e in particolar modo quella collegata al suo prodotto più complesso, le navi da crociera, è uno dei comparti che meglio rappresentano l’eccellenza del Made in Italy nel mondo. La consegna a Marghera (Venezia) della nave Queen Anne realizzata da Fincantieri per Cunard line, storico brand inglese delle crociere di lusso, è stata una celebrazione della maestria artigianale italiana, dell’innovazione e dello stile che qui si uniscono creando prodotti senza pari sul mercato globale.

L’ho ribadito nel mio intervento e nel corso della successiva visita alla Queen Anne con l’amministratore delegato Fincantieri, Pierroberto Folgiero”, è quanto scrive sul suo X il ministro Urso che, nel corso del suo intervento ha sottolineato come l’Italia, nel 2023 abbia segnato un record di export nella cantieristica, pari a 4 miliardi di euro, grazie allo stile e alla qualità dei prodotti che creiamo e esportiamo nel mercato globale”.

Nel corso della cerimonia ha affrontato diversi punti, a cominciare dal disegno di legge quadro sulla Blue Economy: “Quest’anno realizzeremo un disegno di legge quadro sulla Blue Economy che vede impegnati diversi dicasteri. Ci concentreremo anche sulla subacquea, realizzando l’obiettivo di diventare noi stessi, Repubblica italiana, una Repubblica marinara”.

“Nella prossima legislatura europea – ha poi aggiunto – sarà necessaria una nuova rotta per affermare una politica industriale che faccia realizzare nel nostro continente prodotti sostenibili e capaci di riconfermare l’industria e la forza tecnologica del nostro Paese. Servirà una politica assertiva, in
cui si dia valore alla cantieristica e alla nautica”.

Altro aspetto che ha voluto sottolineare quello relativo ai comparti sui quali investire nel futuro: “I comparti del futuro – ha aggiunto – sui quali concentreremo l’attività delle nostre imprese sono l’economia dello spazio e l’economia del mare, perché da essi si potrà attrarre nuova linfa per vincere le sfide globali”.