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Zingaretti: il Lazio leader nell’Economia del Mare

Del 16 Aprile 2014

La prima Regione italiana quanto a valore aggiunto per quanto riguarda l’Economia del Mare, con quasi 6 miliardi e mezzo di euro prodotti, oltre 112.000 occupati (il 4,9% del totale nazionale) e oltre 34.000 imprese (il 16,3% delle imprese italiane del settore), con un mercato crocieristico che vede un transito di oltre 2 milioni e mezzo di passeggeri annui.

È questa la fotografia attuale del Lazio, Regione leader in Italia e nel Mediterraneo, per quel che riguarda l’economia blu. Sono questi alcuni dei dati più significativi esposti durante la presentazione della settima edizione dello Yacht Med Festival, la Fiera Internazionale dell’Economia del Mare che si terrà a Gaeta dal 24 aprile al 1° maggio, tra le più importanti e apprezzate manifestazioni del settore del Mediterraneo.

“Davvero complimenti per questa Fiera Internazionale” ha commentato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “perché in sette anni si è conquistata un grande spazio, e speriamo ne occupi sempre di più, è cresciuta come peso e come autorevolezza e lo ha fatto in sette anni assolutamente negativi per altri settori economici. Il valore della Fiera di Gaeta risiede nell’essere un fenomeno economico, culturale e amministrativo in totale controtendenza, un fenomeno anticiclico, il cui esito deve spingerci a capire quanto sia importante continuare a investire sull’economia del mare”.

“Questo settore” ha proseguito “è uno dei pilastri fondamentali del nuovo modello di sviluppo della Regione Lazio, perché sinonimo di politiche per l’innovazione, la ricerca, la green economy e l’internazionalizzazione delle imprese; una politica utile a innalzare la competitività delle singole imprese e di tutto il sistema regionale; ma anche un grande significato sociale e culturale: sostenere i territori valorizzandone le vocazioni, migliorando la qualità della vita dei cittadini, rendendo il litorale più attraente per i turisti, ponendo al centro la questione della tutela della salute e dell’ambiente”.

Ecco perché per sostenerne la filiera la Regione sta seguendo tre linee strategiche di intervento: riforma della governance e semplificazione normativa, internazionalizzazione e individuazione di nuove risorse:

1)   Riforma della governance e semplificazione normativa

“Siamo partiti con l’istituzione della Cabina di regia dell’economia del mare per coordinare le diverse politiche sul litorale, l’approvazione in Giunta della legge regionale per il decentramento a Roma Capitale e agli altri Comuni del Lazio delle competenze in materia di concessioni marittime, fluviali e lacuali e il nuovo pacchetto di semplificazioni per il mare, che verrà presentato nei prossimi tre mesi e che prevederà un Piano di utilizzazione degli arenili regionale, mai realizzato, con indirizzi semplificati per la redazione dei singoli Pua comunali. Obiettivo è quello di rendere fruibile il litorale tutto l’anno, favorendo la destagionalizzazione delle attività e puntando su strutture ecosostenibili, risparmio energetico, aumento dei varchi d’accesso alle spiagge, attività sportive e accessibilità per gli animali da compagnia”.

2)   Internazionalizzazione

“La Regione intende promuovere in collaborazione con il sistema camerale un progetto a sostegno dell’intera filiera della blu economy con il duplice obiettivo di sostenere le imprese laziali all’estero, con la partecipazione del Lazio a fiere internazionali come Genova, Cannes e Düsseldorf promuovendo l’export della cantieristica navale, e di aiutare le stesse imprese a riposizionarsi sul mercato, organizzando reti, migliorando le infrastrutture e promuovendo una nuova offerta di servizi sul territorio. In arrivo anche il nuovo portale regionale sul turismo”.

3)   Nuove risorse per il settore

“La Regione ha destinato in tutto all’economia del mare 24 milioni di euro per il prossimo triennio, destinati a interventi dei Comuni per la valorizzazione economica del litorale e a investimenti per opere pubbliche. Sono stati inoltre sbloccati 7 milioni per consentire alle amministrazioni comunali di ultimare interventi di riqualificazione del litorale sospesi durante la precedente amministrazione promuovendo una rivoluzione del bello nei comuni del litorale”.