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1° Forum Nazionale sulla Portualità e la Logistica: l’intervento di Giuseppe Peleggi

Del 27 Aprile 2016

Giuseppe Peleggi, Direttore Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

“Sportello Unico Doganale dei Controlli e Corridoi Doganali”

 

Obiettivo

Tramite interventi sul breve periodo e a costi contenuti, individuare e ridurre le inefficienze nella movimentazione multimodale delle merci, in modo da reinserire la “Banchina Italia” in modo concorrenziale nella rete transeuropea e attrarre traffico commerciale in misura corrispondente alle potenzialità del Paese.

 

Cosa contiene

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, prima di altre dogane europee, ha compreso che era necessario investire nei processi di informatizzazione delle procedure. La digitalizzazione delle dichiarazioni di import/export, l’acquisizione telematica dei manifesti merce in arrivo/partenza hanno consentito di creare banche dati sui quali effettuare un’analisi dei rischi riducendo il numero dei controlli e aumentando la capacità di selettività e deterrenza.

L’offerta di servizi digitali si sviluppa in coerenza con quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 1315/2013 in materia di corridoi TEN-T, che impone la soppressione degli ostacoli amministrativi e tecnici all’interoperabilità della rete logistica.

I servizi si basano su infrastrutture immateriali che realizzano l’interoperabilità tra le piattaforme di monitoraggio nazionali (autotrasporto, nave, ferrovia) e il sistema informativo doganale, con l’obiettivo di raggiungere la completa digitalizzazione della supply chain (tracciabilità della merce inoltrata nella catena logistica multimodale).

Di fatto, l’Agenzia svolge da anni un ruolo proattivo di apripista per la realizzazione della dogana elettronica paneuropea anticipando a livello nazionale la realizzazione di innovazioni tecnologico/procedurali riconducibili ai piani di sviluppo di lungo periodo previsti dalla DG Taxud della Commissione U.E.

 

Come funziona

Sportello unico doganale e dei controlli

Dopo aver ultimato l’informatizzazione delle proprie procedure, l’Agenzia ha assunto il ruolo di coordinatore nell’ambito dello Sportello Unico Doganale. In ragione dei risultati conseguiti la riforma della portualità, attualmente in discussione al Parlamento, ha previsto poi l’attuazione dello “Sportello Unico Doganale e dei Controlli” allo scopo di favorire il recupero della competitività degli scali nazionali, velocizzando il processo di sdoganamento, riducendone i costi per gli operatori e offrendo strumenti per il monitoraggio delle fasi del processo logistico.

Corridoi doganali

Le semplificazioni introdotte con la procedura dei “fast corridor” utilizzando nuove tecnologie abilitanti (Radio Frequency IDentification, Global Positioning System, Optical Character Recognition) e declinando il paradigma IoT (Internet of Things) consentono l’immediato inoltro delle merci al luogo ritenuto più conveniente dal proprietario delle stesse per l’effettuazione dello sdoganamento, sostituendo al “monitoraggio documentale” il dialogo telematico tra gli attori che intervengono nella catena logistica e rafforzando i controlli con il “monitoraggio fisico” delle merci.

Le aziende importatrici beneficiano così sia di una drastica riduzione dei tempi di sdoganamento, sia di una completa tracciabilità delle merci in arrivo, che consente loro di ottimizzare il ciclo aziendale integrando gli adempimenti doganali con le proprie procedure logistiche.

La tracciabilità delle merci lungo tutto il percorso produce inoltre sostanziali riduzioni dei costi di gestione collegati al controllo della regolarità dell’operazione in capo all’amministrazione doganale e agli altri organi di controllo.

Pre-clearing

Grazie alla completa digitalizzazione dei cargo manifest, raggiunta da diversi anni, e avvalendosi del sistema di monitoraggio della piattaforma del traffico navale, è stato attuato in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, lo sdoganamento in mare (pre-clearing).

Analogamente a quanto appena detto per i fast corridors anche il ricorso al pre-clearing agevola di molto la velocizzazione dei traffici commerciali, consentendo che le dichiarazioni di importazione possano essere trasmesse mentre le merci sono ancora in viaggio verso i porti nazionali a bordo di navi provenienti dall’estero, in modo che la dogana possa anticipare l’analisi dei rischi e svincolare, prima dell’arrivo, le merci per le quali non è richiesto un controllo. Il monitoraggio delle Capitanerie di porto segnala alla dogana eventuali comportamenti anomali e deviazioni non previste, per impedire che le merci possano essere sottratte al controllo.

 

Strumento utilizzato per attuarla

L’Agenzia partecipa a numerosi progetti europei che afferiscono ai programmi TEN-T, CEF e 7°FP, HORIZON 2020 orientati a individuare nuove procedure a sostegno della digitalizzazione della supply chain. In questo ambito si collocano le semplificazioni rese operative a livello nazionale (Sdoganamento in mare, Fast corridor, e-manifest, Sportello unico doganale) che, va sottolineato, sono presenti solo come indirizzi evolutivi nel quadro normativo doganale dell’UE.

Il PSNPL, inoltre prevede come azioni specifiche:

  • Il completamento dello Sportello Unico doganale e dei Controlli;
  • La digitalizzazione della catena logistica;
  • Lo sviluppo dei corridoi ferroviari

Infine il Programma operativo nazionale “Infrastrutture e reti 2014-2020” indica come priorità di investimento:

  1. c) Ottimizzare la filiera procedurale, inclusa quella doganale, anche attraverso l’interoperabilità tra i sistemi/piattaforme telematiche in via di sviluppo (Sportello Unico Doganale, Sportello marittimo, UIRNet, Port Community System), in un’ottica di single window/one stop shop ).

Con tale misura il PON intende sostenere come strategia prioritaria l’implementazione e lo sviluppo dello Sportello Unico Doganale, nell’ottica della creazione di una Single Window nazionale, attraverso un mix di interventi sinergici realizzati da diversi Enti. La dotazione finanziaria PON relativa allo sviluppo dello Sportello Unico Doganale sarà pari a circa 63 milioni di euro.

 

Stato di attuazione

Sportello unico doganale

Lo Sportello Unico Doganale è operativo dal 2008 con il Ministero dello Sviluppo Economico per i titoli AGRIM e AGREX, e devono essere intraprese azioni per giungere al completamento dell’interoperabilità per i restanti certificati prodromici di competenza di tale Ministero.

Sono state predisposte le procedure per attivare l’interoperabilità con il Ministero degli Affari Esteri per le licenze per l’importazione/esportazione dei materiali di armamento; occorre la formalizzazione del protocollo d’intesa.

Nel 2013 è stata attivata l’interoperabilità con il Ministero della Salute, estesa progressivamente su tutto il territorio nazionale. Il Ministero della Salute ha competenza per circa l’80% dei certificati/nulla osta necessari allo sdoganamento, pertanto sono state risolte gran parte delle criticità rilevate dagli operatori economici e ridotti tempi e costi di sdoganamento. Rimane ancora da attivare l’interoperabilità per i certificati prodromici rilasciati da tale Ministero.

È attivo un tavolo di lavoro con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed è stata sviluppata dall’Agenzia un’applicazione centralizzata per i controlli fitosanitari di competenza MIPAAF, non ancora rilasciata agli uffici territoriali dei Servizi Fitosanitari Regionali.

Nell’ambito dei tavoli di lavoro attivati con Agecontrol S.p.A. e Corpo Forestale dello Stato è stata avviata un’analisi dei certificati di loro competenza e dei processi AS – IS.

Sono stati attivati i tavoli di lavoro con Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il Ministero dell’Interno, dai quali si è ancora in attesa della documentazione richiesta per l’analisi dei processi (nota prot. n. 126013/RU del 6 novembre 2013 e nota prot. n. 146045/RU del 20/12/2013).

Infine occorre attivare l’interoperabilità con enti che intervengono nel processo di sdoganamento e che rilasciano un numero di certificati poco rilevante (UNIONCAMERE, Istituto Nazionale per le Conserve Alimentari, Ente Nazionale Risi e Industria Essenze Reggio Calabria).

L’Agenzia ha inoltre sviluppato una nuova piattaforma, AIDA Servizi per l’Interoperabilità, che offre nuovi servizi agli utenti rendendo possibile la consultazione interattiva delle dichiarazioni doganali, del loro ciclo di vita e dello stato dei certificati contestuali a sostegno della dichiarazione per i quali è attiva l’interoperabilità tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’amministrazione competente per il rilascio.

Lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli è un’evoluzione dell’attuale sportello.

Lo schema di D.lgs approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 gennaio 2016( (art.18) ha istituito lo Sportello Unico per i controlli cui sono attribuiti tutti i controlli relativi agli adempimenti connessi all’entrata e uscita delle merci nel territorio nazionale, consentendo il coordinamento degli oltre 130 procedimenti amministrativi che attengono a controlli e autorizzazioni sull’intero ciclo merci.

Corridoi doganali

  • 5 corridoi su gomma con  destinazione magazzini di Ikea in Piacenza  e origine
    • Porto di Genova (2 corridoi)
    • Voltri (1 corridoio)
    • Porto La Spezia (2 corridoi)

movimentati  272 container.

  • 2 corridoi su gomma con origine porto di Livorno e destinazione l’interporto di Livorno

movimentati dal 15/10/2015  ad oggi  197 container.

  • 1 corridoio su gomma origine Porto di Ravenna e destinazione Interporto di Bologna

movimentati 29 container.

  • 1 corridoio su gomma da La Spezia a Parma in fase di attivazione.
  • 1 Corridoio via ferro Porto La Spezia – Melzo, attivo dal 26 giugno 2015, che con 56 viaggi/treno  ha movimentato 334 container.
  • 3 Corridoi via ferro Porto di Genova (Voltri) – Rivalta Scrivia

movimentati 791 container.

  • 1 corridoio via ferro da La Spezia a Parma e 1 da La Spezia a Padova in fase di attivazione;
  • 2 corridoi intermodali con destinazione Piacenza e origine Porto di Genova e di La Spezia con nodi intermodali Rivalta e Melzo.  Attivato il corridoio La Spezia- Piacenza il 15/03/2016 con 1 solo viaggio.

I corridoi su gomma coprono tratte per 1298 KM. Totale container movimentati 387.

I corridoi su ferro coprono tratte per 100 KM. Totale container movimentati 1125.

I corridoi intermodali coprono 500 km.

Pre-clearing

Attivo in 17 porti, dal febbraio 2014 ad oggi oltre 3.500 navi hanno utilizzato la procedura di sdoganamento in mare.

Il progetto permette, grazie alle procedure realizzate dall’Agenzia e al monitoraggio della nave da parte della Capitaneria di porto, di anticipare la presentazione del Manifesto e pertanto della dichiarazione di introduzione delle merci in temporanea custodia e della successiva dichiarazione doganale. A seguito dell’esito del circuito doganale di controllo, l’operatore economico organizza la logistica portuale prima dell’arrivo della merce per movimentare le merci verso le aree destinate agli eventuali controlli o verso i dry port per il tramite dei fast corridor o verso la destinazione prestabilita in base al regime doganale richiesto per la merce in sbarco.

 

Risultati oggettivi già raggiunti – opere sbloccate – risorse smobilitate

Sportello Unico Doganale dei Controlli:

  • velocizzazione del processo di sdoganamento
  • riduzione dei costi per gli operatori
  • offerta di strumenti per il monitoraggio delle fasi del processo logistico

Fast corridor

Per le aziende importatrici:

  • riduzione dei tempi
  • ottimizzazione del ciclo aziendale

Per amministrazione doganale e altri organi di controllo:

  • riduzione dei costi di gestione

 Pre clearing o “sdoganamento in mare”

Per le aziende importatrici:

  • riduzione dei tempi
  • ottimizzazione del ciclo aziendale

Per amministrazione doganale e altri organi di controllo:

  • riduzione dei tempi di permanenza dei contenitori in porto
  • riduzione dei costi

tempestiva pianificazione della logistica, a vantaggio di una maggiore intermodalità.