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AMBIENTE – Bandiera Blu: un marchio sempre più riconosciuto

Del 4 Agosto 2016

Bandiera Blu: un marchio sempre più riconosciuto

Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, assegnato dall’organizzazione non-governativa e no-profit “Foundation for Environmental Education” (FEE). La Fondazione oramai da diversi anni ha sede in Danimarca avendo portato dall’Inghilterra la sede centrale a Copenhagen.

Istituito nel 1987, in occasione dell’Anno europeo dell’Ambiente, il Programma assegna la certificazione ogni anno in 49 dei 73 Paesi dove la FEE è presente. Inizialmente solo europei, oggi è operativo sui cinque continenti, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale. La FEE è riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile.

Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari (marine e lacustri) e agli approdi turistici che premia la qualità delle acque di balneazione ma anche il turismo sostenibile, l’attenta gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche.

Sono 152 i Comuni italiani insigniti della Bandiera Blu 2016 (cinque in più del 2015) per 293 spiagge complessive (280 l’anno scorso) e 66 approdi turistici.

Di questi 10 sono nel Lazio (8 località e 2 approdi).

Il Programma Bandiera Blu si è sempre più affermato nel corso degli anni, tanto da diventare oggi in tutto il mondo una garanzia di qualità ambientale per turisti e operatori.

I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere e migliorare nel tempo le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente.

La valutazione delle auto-candidature, inviate ogni anno compilando uno specifico questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di valutazione, all’interno della quale sono presenti rappresentanti di enti istituzionali quali Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ENEA, ISPRA, Coordinamento Assessorati al Turismo delle Regioni, DECOS -Università della Tuscia, Consiglio Nazionale dei Chimici, ANCI, nonché da organismi privati, quali la Federazione Nazionale Nuoto – Sezione Salvamento, i Sindacati Balneari SIB-Confcommercio e FIBA-Confesercenti.

Da più di dieci anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto l’iter procedurale certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001-2000.

La qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti negli ultimi quattro anni possono ottenere la certificazione Bandiera Blu. Per quanto riguarda la depurazione, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamento secondario possono procedere nel percorso di valutazione. In particolare, inoltre, non vengono prese in considerazione località che non abbiano almeno l’80% dell’allaccio in fognatura delle acque reflue, dell’intero territorio della località candidata.

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, particolare attenzione è data alla raccolta differenziata e ai rifiuti pericolosi.

Altri criteri di valutazione sono sicurezza dei bagnanti, accessibilità, educazione ambientale, regolamentazione del traffico veicolare, anche attraverso l’istituzione di aree pedonali, piste ciclabili, parcheggi decentrati e bus – navetta; la cura dell’arredo ed il decoro urbano, i servizi, iniziative per la sostenibilità.

La partecipazione dei Comuni e degli Approdi al programma Bandiera Blu è gratuita, sia per quanto attiene la valutazione e la certificazione che per le visite di controllo.