Home > 1 - 3°Summit Nazionale Economia del Mare > Blue Forum, Musumeci: “Rinnovo l’apprezzamento per Acampora per questo sforzo organizzativo”

Blue Forum, Musumeci: “Rinnovo l’apprezzamento per Acampora per questo sforzo organizzativo”

Seconda giornata del Blue Forum di Gaeta: il Ministro Nello Musumeci apre i lavori

Del 11 Aprile 2024

Comincia la seconda giornata del Blue Forum a Gaeta, a Villa Irlanda, dove oggi si celebra anche la Giornata Nazionale del Mare.

Ad aprire la mattinata, dopo l’Annullo Filatelico in esclusiva nazionale a cura di Poste Italiane ed un momento imprevisto che ha visto il Ministro Musumeci suonare uno degli strumenti della Banda Musicale della Marina Militare italiana, l’evento si è spostato all’interno per il discorso inaugurale del Ministro.

“Grazie per il coraggio di metterci tutto l’impegno suo e dei collaboratori per una giornata particolarmente significativa alla quale il Governo, attraverso la nostra struttura, ha voluto concedere il patrocinio come lo scorso anno.

Crediamo che la celebrazione della Giornata del Mare non sia solo una abilità di calendario,
ma una preziosa occasione per parlare di questa straordinaria risorsa della natura, essenziale, indispensabile ed invitare tutti alla riflessione per invitare a tutte le cose che andavano fatte.
Le cose da fare caratterizzano l’azione di Governo, ma quando si parla di mare ci si rende conto di quanto sia robusto l’arretrato. C’è voluto coraggio da parte di questo Governo per aprire, accendere un riflettore sul mare. È stato fatto con coraggio e lungimiranza.
Abbiamo compreso tutti che il mare può diventare il nuovo motore dell’economia italiana, ma non è stata sufficientemente sfruttato come risorsa. Va sfruttato responsabilmente e va tutelato con altrettanta responsabilità. Stiamo pagando errore del passato, frutto di superficialità e colpevole distrazione.
Il mare è il luogo in cui si gioca la competizione non solo tra Regioni, cosa positiva quando la competizione è sana, ma si gioca su uno scacchiere internazionale, extraeuropeo, come mostrano le tensioni che registriamo in diverse parti del mondo.
Il mare può diventare quella carta che avremmo potuto giocare e che abbiamo tenuto nel mazzo. Sono convinto che abbiamo intrapreso la strada giusta.


Abbiamo istituito un comitato interministeriale al quale partecipano buona parte dei Ministeri che compongono il governo, 15 Ministeri all’interno del Cipom.

E è del Cipom il merito di aver redatto il primo significativo passo essenziale per poter mettere assieme tutti gli operatori che lavorano sul fronte del mare, perché in questo mondo in fermento c’è bisogno di parlare un unico linguaggio. Fissare obiettivi chiari.
Il Piano del Mare deve diventare in questi tre anni di vita una sorta di faro per i marinari.
La bussola, il riferimento costante per ciò che ruota attorno al pianeta mare. Lo abbiamo pubblicato ed è diventato un libro di 200 pagine e debbo dire che nei prossimi giorni sarà distribuito a tutte le regioni e a tutti i comuni e gli operatori del settoee perché ci sia piena conoscenza delle opportunità che il mare offre e perché abbiamo bisogno di dare un
Io vengo da un’isola e il mare avrebbe dovuto caratterizzare la storia della mia tera

Credo che il Piano del Mare può essere usato anche nelle scuole.
Sono contento che ci siano gli Allievi in Divisa, come sono contento di essere stato all’Accademia di Livorno. Oggi l’economia del mare ha bisogno di nuove professionalità e abilità.
È un paradosso che da una parte abbiamo prospettive di lavoro e dall’altra manchi l’uomo, la donna, le proprie competenze. Dobbiamo lavorare in questa direzione.
Diceva bene ieri Giovanni Acampora quando parlava di un luogo nel quale incontrarsi per parlare di istruzione. Non è vero che non ci sono possibilità occupazionali. Ognuno nella vita desidera di raggiungere l’obiettivo che ha sempre alimentato. Non sempre tutti i desideri diventano diritti. Quindi se riusciamo a coltivare la cultura del mare fra i giovani e fra coloro che vivono nell’entroterra, oggi questo rapporto con il mare è ancora difficile, persino nella Costituzione non è citato il mare.

Dobbiamo spiegare agli italiani che non lo hanno compreso che il mare è una delle più importanti carte che dobbiamo giocarci per consolidare l nostra presenza economica. Su certe filiere abbiamo già una leadership. 

Vorrei parlare della dimensione subacquea: ultimo impegno di cui voglio mettervi a parte. Tutto ciò che c’è a 40 metri sotto il livello del mare noi non lo conosciamo. Nei prossimi anni si gioca la competizione nello spazio e nel subacqueo. Sul subacqueo non c’è una legge quadro, una normativa chiara, neanche in sede europea. Ma ci stiamo lavorando con una squadra ben formata. Devo dirvi che ho trovato grande disponibilità da parte della Marina Militare, da parte della Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Guardia Costiera, grazie anche alla fondazione Leonardo, e Fincantieri che oggi diventa il fiore all’occhiello del mondo armatoriale nel mondo. Ci stiamo lavorando con tutte le competenze necessarie per definire una legge quadro che disciplini pubblico e privato nel mare profondo di cui non conosciamo l’80%. Rinnovo l’apprezzamento per Acampora per questo sforzo organizzativo. Ringrazio tutti”.