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Carlo Bonomi Presidente di Confindustria al Salone Nautico di Genova: “mi sono battuto perché l’Economia del Mare rappresentasse una priorità di sviluppo”

"Confidiamo nelle scelte del prossimo esecutivo e auspichiamo che su questo cluster abbia una visione lungimirante" ha dichiarato il Presidente Bonomi al convegno inaugurale

Del 22 Settembre 2022

Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi è intervenuto al Convegno inaugurale del Salone Nautico Internazionale di Genova.

“Credo che Saverio Cecchi, il vostro Presidente, possa testimoniare come fin dall’inizio del mio mandato mi sono battuto perché l’Economia del Mare rappresentasse una priorità di sviluppo assunta dai governi che si sono succeduti. Non è a caso che tra le priorità che abbiamo individuato, l’Economia del Mare c’è e viene dimenticata come un cluster economico molto rilevante per il nostro Paese. Questo propone la definizione di punti di riferimento a livelli istituzionali, di chi pianifichi e metta a terra sia gli interventi prioritari del settore di regolazione economica europea e nazionale, sia investimenti a supporto della transizione energetica”.

“Confidiamo nelle scelte del prossimo esecutivo e auspichiamo che su questo cluster abbia una visione lungimirante. Come sa chi realizza barche, come voi, e chi va per mare: un mare calmo non ha mai fatto un buon marinaio. In questi anni difficili abbiamo dimostrato di non avere paura neanche di fronte a tempeste improvvise, nè mai ne avremo.

Due cose sappiamo per certo: la prima ce la ricordava Angelo Costa, genovese, armatore e Presidente di Confindustria, la politica di un Paese è fatta di uomini e di cose, ma le cose sono più facili da correggere che gli uomini. E la seconda è un vecchio detto cinese: se in barca ci sono sette timonieri su otto membri dell’equipaggio la barca va a fondo. In queste due massime c’è la sfida a cui il nuovo Governo italiano dovrà rispondere e io sono certo che voi imprenditori del settore della nautica darete come sempre il vostro splendido contributo, con tutti gli imprenditori italiani, per garantire quei successi nell’Italia e nel mondo e avere un giusto riconoscimento per le nostre imprese da parte di chi si avvicenderà all’esecutivo”.