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CNR, “Partnerships for climate action and biodiversity” al Comitato per la Scienza, Tecnologia e Innovazione (CSTP) di OCSE-OECD

Del 23 Aprile 2024

La Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Maria Chiara Carrozza è intervenuta, oggi, a Parigi al panel “Partnerships for climate action and biodiversity” nell’ambito del Multistakeholder dialogue del Comitato per la Scienza, Tecnologia e Innovazione (CSTP) di OCSE-OECD, evento che precede la riunione ministeriale organizzata nei giorni 23-24 aprile sul tema “Shared challenges, Transformative actions”. L’incontro ha l’obiettivo di fornire spunti di riflessione e di indirizzo per orientare l’agenda OCSE-OECD in materia di transizione green, cambiamento climatico e tutela della biodiversità, definendo un’azione trasformativa a livello internazionale grazie al contributo di esperti, accademici, politici e rappresentanti del mondo imprenditoriale.

Carrozza ha illustrato ad ampio raggio l’impegno dell’Ente, presentando le attività del Centro NBFC, il primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità, istituito nel 2023 e coordinato dal Cnr. Avviato grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), NBFC è uno dei cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera: riunisce 49 partner tra università, centri di ricerca, fondazioni e imprese, e oltre 2000 scienziati impegnati a studiare e preservare gli ecosistemi e la biodiversità in particolare dell’Italia, un Paese che ha uno dei più alti tassi di biodiversità a livello internazionale. Uno degli obiettivi di Nbfc è, in particolare, l’avvio del Biodiversity Science Gateway: una grande infrastruttura virtuale che permetterà di trasformare la ricerca scientifica in conoscenza diffusa grazie alla messa a disposizione di dati scientifici, servizi e risultati, mettendo in contatto la comunità scientifica che si occupa di biodiversità con il sistema delle imprese, le pubbliche amministrazioni, i professionisti della conservazione della biodiversità e il grande pubblico.

Inoltre, parte dell’intervento ha riguardato le “azioni sul campo” recentemente avviate con le campagne oceanografiche della nave “Gaia Blu” -attualmente impegnata nello studio dei fondali italiani maggiormente a rischio- e di TREC “Traversing European Coastlines”, finalizzata allo studio approfondito degli ecosistemi costieri e coordinata dallo European Molecular Biology Laboratory (EMBL) insieme alla Tara Ocean Foundation e allo European Marine Biology Resource Centre (EMBRC)

Tra le raccomandazioni e proposte portate, infine, all’attenzione del Panel, la Presidente ha ribadito la necessità:

  • di rendere l’impegno a tutela della biodiversità un punto specifico delle agende politiche, analogamente all’impegno a ridurre la Co2;
  • di stabilire obiettivi chiari e condivisi che riguardino in particolare la conservazione della biodiversità, da integrare all’interno del più ampio quadro dell’agenda della transizione;
  • di avviare collaborazioni multidisciplinari, integrando competenze e ambiti di ricerca diversi: NBFC rappresenta un’esperienza che va in questa direzione;
  • di integrare gli obiettivi di biodiversità in vari ambiti politici, che vadano oltre la protezione ambientale, in un’ottica di governance multilivello, coinvolgendo vari ministeri e istituzioni;
  • di fornire finanziamenti governativi per iniziative a lungo termine sulla biodiversità;
  • di implementare solidi meccanismi di monitoraggio e valutazione per le azioni legate alla biodiversità.

La sessione è stata moderata da Alberto Di Minin, intervenuto in qualità di vice-chair del Working Party OECD su “Innovation and Technology Policy” (TIP), gruppo istituito grazie al supporto di NBFC incaricato di fornire indicazioni e suggerimenti utili ai Paesi membri per favorire tecnologie e innovazioni che possano facilitare la transizione a un futuro in cui la produttività è unita a un nuovo concetto di sostenibilità, inclusione e resilienza. 

In particolare, il TIP ha avviato il progetto “Harnessing innovation for biodiversity”, progetto che ha l’obiettivo di raccogliere informazioni chiave su programmi politici e iniziative imprenditoriali relative al tema della scienza, tecnologia e innovazione (STI) per la biodiversità; e di creare un network di esperti internazionale in grado di condividere best practices sul tema.

Ulteriori informazioni e il programma completo sono alla pagina web dell’evento.