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Confindustria, Musumeci: “Il Piano del Mare porta in sé lo spirito di una strategia nazionale”

"Dimensione subacquea cosa fare?": il 19 dicembre il ministro ne discuterà nel corso del Comitato interministeriale che ha convocato

Del 13 Dicembre 2023

A conclusione dell’evento organizzato il 12 dicembre da Confindustria a Roma dal titolo “Oltre l’Orizzonte” è intervenuto il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci.

“Il mare torna ad essere importante. O meglio, negli ultimi anni c’è una maggiore attenzione verso il mare. Il tema, infatti, viene declinato sotto vari aspetti e questo non può che farmi piacere.

Noi avremo la necessità in futuro di lavorare tenendo in mano uno strumento che riteniamo essenziale: il Piano nazionale del Mare. Un testo di poco più di duecento pagine, ma che porta in sé lo spirito di una strategia nazionale che fino ad ora ha visto tanti protagonisti, ma mai l’uno dialogare con l’altro. Ma l’assenza del dialogo non consente la definizione di una strategia.

La concorrenza si vince se facciamo squadra! Se definiamo una strategia ognuno con il proprio ruolo, tutti insieme. Ecco perché la Meloni ha voluto un Piano per il Mare e lo ha voluto con un Comitato nel quale ci sono 11 ministeri, quelli che si occupano direttamente o indirettamente del mare, il CIPOM, con il coordinamento di Salamone, con esperti e da me presieduto”.

Confindustria, Musumeci: il ruolo dell’industria

“In tutto questo l’industria cosa c’entra? L’industria – ha proseguito Musumeci – è chiamata ad essere una delle protagoniste di questa nuova stagione che si apre in questi mesi.

Faccio riferimento al dato di calendario. Questa mattina è stato inaugurato Il Polo Nazionale della Subacquea.

Che rappresenta una partita ampia, articolata. Diceva oggi Credendino che con l’inaugurazione di avvia il primo passo di un lungo percorso. Io aggiungo: un percorso insidioso, perché la concorrenza è sempre più spietata e perché l’orizzonte è pieno di incertezze, ma anche un futuro di grandi opportunità”.

Il ministro ha poi proseguito parlando del piano strategico di cui ha bisogno l’Italia.

“L’Italia ha bisogno di preparare un piano strategico. Non si può lasciare all’improvvisazione la conquista di questa dimensione. L’Italia si gioca la sua credibilità nelle due dimensioni: spazio e mare. Serve un piano strategico assieme ai soggetti che si occupano di mare e spazio. A cominciare da Confindustria.

A fronte di tutto questo, serve un piano strategico e regole che non esistono neanche in Europa. Dobbiamo aprire un confronto con Bruxelles. Ma noi non li aspettiamo. Vogliamo cominciare prima.

Perché partendo, forse, Bruxelles abbia la necessità e la volontà di acquisire alcuni principi. L’Italia è uno stato membro e può contribuire.  Il 19 dicembre, per questo, ho convocato il Comitato interministeriale e al primo punto ho messo “Dimensione subacquea cosa fare?”. Ne voglio parlare con tutti gli 11 ministeri e poi apriamo il confronto”.