Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, del Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti e del Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha approvato, in sede definitiva, dopo l’acquisizione e alla luce dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari, un provvedimento che attua la direttiva dell’Unione Europea n. 2012/35/UE, relativa ai requisiti minimi della formazione della gente in mare.
Lo schema di decreto legislativo innova la vigente disciplina sotto diversi aspetti, con lo scopo principale di assicurare, ancora meglio, la presenza a bordo delle navi mercantili che effettuano scalo, ossia arrivano e partono dai nostri porti, di lavoratori marittimi in possesso di idonei certificati di formazione, addestrati ed impiegati in aderenza alle disposizioni internazionali in materia di sicurezza della navigazione.
Il provvedimento interviene, tra l’altro, in materia di enti e di istituti incaricati della formazione degli equipaggi marittimi, individuando responsabilità e doveri delle compagnie di navigazione che gestiscono le navi e dei comandanti delle navi che impiegano gli equipaggi a bordo.
Particolare importanza riveste infatti la previsione secondo la quale l’equipaggio deve essere in grado di coordinare le proprie attività nelle situazioni di emergenza, ai fini della sicurezza della navigazione, della prevenzione e del contenimento dell’inquinamento marino.
Il provvedimento, anche in aderenza a quanto stabilito a livello comunitario, prevede inoltre un sistema di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive volto a reprimere i casi di violazione delle disposizioni previste a tutela della sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino, sotto la vigilanza del personale specializzato del Corpo della Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.