Parere positivo è stato espresso all’unanimità dal Consiglio delle autonomie locali (Cal) rispetto al primo testo del disegno di legge regionale inerente lo strategico settore della nautica, approvato in via preliminare con una delibera di giunta del Friuli Venezia Giulia la scorsa settimana. I contenuti del ddl sono stati portati all’attenzione dei componenti del Cal dall’assessore alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini, nella sede di Udine della Regione.
“La nostra – ha ricordato l’assessore – è la regione con il maggior numero di posti barca per chilometri di costa e il settore nautico è cresciuto in maniera significativa nel post Covid, sia dal punto di vista turistico sia per quanto riguarda la piccola cantieristica. Già a partire dal 2019 avevamo iniziato a introdurre una serie di interventi a sostegno del comparto, ma si avvertiva la necessità di un quadro strategico complessivo, di cui ora la Regione intende dotarsi. Fin dalla sua entrata in vigore, il ddl potrà contare su una dotazione iniziale di 2,4 milioni di euro per il primo biennio”.
Il provvedimento si compone di 16 articoli, frutto del confronto con gli operatori e le associazioni di categoria del settore della nautica.
“I Comuni interessati dal ddl sono certamente quelli costieri, ma l’ambito di intervento si estende anche alle acque interne e quindi agli ambienti lagunari, fluviali e lacuali” ha spiegato Bini, che è poi sceso nel dettaglio degli articoli che riguardano gli enti locali. Tra questi, è stata evidenziata l’istituzione del Tavolo permanente della nautica e dell’economia del mare, a cui saranno affidati ampi ambiti di analisi. La regia sarà affidata alla direzione Attività produttive e turismo; al Tavolo partecipano tutte le direzioni centrali interessate dal tema e i soggetti pubblici e privati portatori di interesse.
“I Comuni – ha dettagliato Bini – potranno utilizzare il Tavolo permanente previsto dal testo di legge per fare proposte di intervento negli ambiti delineati dalla norma. Potranno anche collaborare con la Regione per la realizzazione del masterplan degli ormeggi nautici e usufruire dei canali contributivi previsti dalla legge, come il bonus per la demolizione di unità da diporto abbandonate e i finanziamenti per ammodernare porti turistici, darsene, marine e ormeggi nautici di cui siano proprietari o gestori diretti”.
(Red-Lab/Labitalia)
ISSN 2465 – 1222