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Genova conferma: entro il 2026 pronte la diga e le nuove opere per tre miliardi

Alla sua prima uscita pubblica a Lugano, Paolo Piacenza, il commissario chiamato alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale degli scali di Genova e Savona posa una pietra miliare sullo scenario logistico e trasportistico dell’intera area del Nord Ovest italiano e, in prospettiva, del centro Europa

Del 2 Ottobre 2023

Tre miliardi per le opere strategiche concentrate sui porti di Genova e Savona-Vado e sul nodo logistico, ferroviario e autostradale. Il tutto sarà completato nel 2026.

Paolo Piacenza

Alla sua prima uscita pubblica a Lugano, Paolo Piacenza, il commissario chiamato alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale degli scali di Genova e Savona posa una pietra miliare, pesantissima, sullo scenario logistico e trasportistico dell’intera area del Nord Ovest italiano e, in prospettiva, del centro Europa. Nuova diga di Genova e nuova diga di Savona-Vado, Terzo valico ferroviario fra Genova e Milano, nodo ferroviario di Genova, nuova autostrada destinata ad aggirare uno dei punti roventi del congestionamento nel traffico autostradale.

Ma questo sforzo, di magnitudo senza precedenti, sarà sufficiente per fare di Genova e Savona uno dei punti di concentrazione del traffico container a livello europeo?

Secondo Juan Pablo Richards, Managing Director di Hapag-Lloyd per il Sud Europa e Giuseppe Prudente, Chief Logistic Officer di MSC. La risposta a questo interrogativo è positiva. A condizione di lavorare tutti insieme per migliorare non solo la parte a mare del sistema logistica, ma anche per compiere le scelte più efficienti sul fronte terra, e in particolare sulla disponibilità di treni in grado di smistare rapidamente i container.

Se è vero – come sottolineato da Fabio Regazzi, Presidente delle piccole e medie industrie svizzere – che il gap nei costi fra un utilizzo dei porti del Nord Europa e quelli del Sud Europa, rappresenta ancora un condizionamento pesante anche nelle scelte di trasporto dell’industria svizzera (alle prese anche con la resistenza del governo federale a investire nel completamento a sud di Alptransit sulla tratta Lugano-confine), la chiave di lettura per fronteggiare un mercato che comunque determina le scelte, non può prescindere da una grande concretezza negli interventi che consentano il raggiungimento di risultati operativi.

Una grande fiducia su questo sviluppo del fronte sud della logistica europea è stato espresso da Stefano Messina, Presidente di Assarmatori, che ha focalizzato il suo intervento sulle dinamiche del mercato e su cambiamenti che oggi si concretizzano in tempi brevissimi; fiducia e concretezza hanno caratterizzato anche le dichiarazioni di Massimiliano Cozzani, Marketing & Sales Senior Manager di PSA, l’operatore che gestisce il terminal di Genova-Prà e che in queste settimane sta sperimentando un collegamento ferroviario con Stoccarda, dopo aver consolidato quello con Basilea. Collegamenti che segnano una forte inversione di tendenza rispetto a un passato in cui l’Italia era solo territorio di conquista dei porti nord europei e delle ferrovie tedesche.