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Italia-Spagna: primo incontro Confindustria-CEOE per rafforzare rapporti bilaterali e avviare Forum annuale

Bonomi e Garamendi: fronte comune per tutelare la competitività dell’industria europea

Del 27 Ottobre 2023

Rafforzare le relazioni bilaterali tra Italia e Spagna e intensificare la collaborazione tra Confindustria e CEOE (Confindustria spagnola) anche attraverso l’avvio di un Forum Economico annuale in seno a BusinessEurope. L’obiettivo è quello di definire priorità condivise di politica industriale e tutelare la competitività dell’industria europea.  Questi i temi al centro dell’incontro che si è concluso oggi a Madrid tra le delegazioni di Confindustria e di CEOE, guidate rispettivamente dai Presidenti Carlo Bonomi e Antonio Garamendi.

Le organizzazioni imprenditoriali italiana e iberica hanno concordato un impegno congiunto presso le Istituzioni europee per riportare l’industria e la manifattura al centro delle politiche comunitarie, con particolare attenzione alla sostenibilità economica e sociale della transizione verde e della decarbonizzazione. Inoltre, Confindustria e CEOE intendono promuovere un coordinamento delle Associazioni industriali europee del Mediterraneo, per sostenere priorità e progetti comuni a Bruxelles.

I due Presidenti hanno espresso preoccupazione per l’andamento dei negoziati in sede europea in merito alla proposta di regolamento sugli imballaggi e hanno ribadito la necessità di tutelare la proprietà intellettuale nell’ambito del dibattito in corso sul pacchetto farmaceutico.

“I rapporti tra Italia e Spagna, due tra le più importanti economie dell’Unione europea, sono già consolidati, come testimonia l’aumento dei dati sull’interscambio, e con questo incontro intendiamo rafforzarli ulteriormente” – ha affermato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “La Spagna sarà Presidente del Consiglio dell’Unione europea ancora per due mesi: si tratta di un arco di tempo cruciale in cui, da un lato sarà chiamata a chiudere alcuni dossier fondamentali per l’industria europea – tra cui il regolamento sul packaging – e, dall’altro, dovrà traghettare l’Europa verso le prossime elezioni in programma a giugno 2024. Questo primo incontro, quindi, è avvenuto nel momento più opportuno. Il peso economico dei nostri due Paesi deve tradursi in un maggiore peso politico a Bruxelles, attraverso una collaborazione sempre più stretta tra le nostre associazioni e le nostre imprese” – ha osservato Bonomi. “Il forum bilaterale, che avrà cadenza annuale, ha l’obiettivo di facilitare i rapporti tra le nostre rispettive comunità economiche per fare fronte comune nel riportare al centro del dibattito europeo la competitività dei nostri sistemi industriali, rilanciare l’importanza del Mediterraneo come area geografica strategica per l’intera Europa e contribuire ad una sempre maggiore integrazione”.

Il presidente di CEOE, Antonio Garamendi, ha sottolineato la necessità di “lavorare più uniti che mai” di fronte alle sfide che le aziende italiane e spagnole hanno davanti nello scenario europeo e internazionale, l’importanza della presenza del CEOE in America Latina e i vantaggi dell’Accordo UE-Mercosur non solo per le imprese spagnole, ma anche per quelle italiane. La bilancia commerciale tra Italia e Spagna ha raggiunto 59.390 milioni di euro nel 2022, il doppio rispetto a un decennio fa, mettendo in evidenza gli interessi reciproci delle imprese rappresentate da entrambe le organizzazioni.

Alla due giorni spagnola, insieme ai leader delle due Associazioni, per la delegazione di CEOE hanno partecipato: il vicepresidente della Commissione per l’Economia e la Fiscalità, Iñigo Fernández de Mesa, il segretario generale, José Alberto González-Ruiz e il presidente di CEOE International e della Commissione per le Relazioni Internazionali, Marta Blanco. La delegazione di Confindustria era composta dal Vice Presidente con delega all’Innovazione e allo Sviluppo Francesco De Santis, dal Delegato del Presidente per l’Europa, Stefan Pan, dal Direttore Generale, Raffaele Langella e dal Presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani, che ha illustrato le criticità legate all’impatto della transizione energetica sui settori energy-intensive, con particolare riferimento a quello della ceramica, di cui Italia e Spagna sono leader mondiali.