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Lancia Aprea 52, capostipite di una nuova dinastia del mare. L’intervista di Economia del Mare al CEO Antonino Aprea

Un'intervista che ci svela i segreti di una storia famigliare lunga 130 anni e ci parla della collaborazione con Brunello Acampora

Del 17 Gennaio 2024

Da secoli Sorrento è conosciuta come la Terra delle Sirene: una destinazione di fama mondiale con una rinomata esperienza nella costruzione di iconiche imbarcazioni di straordinaria eleganza. Tra queste eccelle la raffinata Lancia Sorrentina, un’opera d’arte marinaresca caratterizzata dallo specchio di poppa ampio e portante, che si distingue per capacità di carico, per velocità di navigazione e per una prua maestosa e slanciata, disegnata per sfidare anche mari formati con manovrabilità e audacia.

La Lancia Sorrentina è stata una barca simbolo degli anni ’50 del secolo scorso, uno yacht che spopolava tra le star del cinema in transito tra Sorrento e Capri. La vista di una fila di impeccabili lance bianche sulla banchina di Capri era l’affascinante saluto per chiunque sbarcasse sull’isola. La Lancia, infatti, era l’unico mezzo di trasporto utilizzato per arrivare da Marina Grande all’ingresso della Grotta Azzurra.

Il progetto intrapreso dalla nuova generazione dei Cantieri Aprea, eredi di una lunga tradizione marinaresca, tramandata di padre in figlio dal 1890, ha avuto l’obiettivo di reinventare il concetto di Lancia, valorizzando la nobilissima expertise navale sorrentina, attraverso l’uso delle più moderne tecnologie di progettazione. Il risultato è senza dubbio un’opera d’arte contemporanea.

Tanto da essere nominata agli European Powerboat of the year 2024.

Per addentrarci nel mondo Aprea, abbiamo intervistato il suo Ceo, Antonino Aprea, cominciando proprio dall’integrazione tra tradizione e innovazione.

Come si coniuga tutto questo nella Lancia Aprea 52?

“La Lancia Sorrentina è una barca con più di 150 anni di storia. Noi abbiamo dato una nuova vita ad un prodotto che dalla nostra famiglia veniva già costruito interamente in legno, quando la Lancia veniva usata principalmente in Costiera Amalfitana, a Capri per trasportare i passeggeri dall’isola alla terra ferma. Le innovazioni principali sulle quali ci siamo focalizzati hanno riguardato i materiali di costruzione – come il carbonio – e le nuove tecniche di costruzione per una maggiore affidabilità e stabilità della barca. Abbiamo ridisegnato il layout classico sia negli esterni che negli interni con nuove linee e forme più moderne, il tutto equipaggiandolo con apparecchiature elettroniche di ultima generazione”.

Lancia Aprea riporta in auge le “Lance Sorrentine” un simbolo della “Golden Age” italiana, un ponte di collegamento ideale tra l’arte cantieristica dei Maestri d’ascia sorrentini e le più moderne tecnologie al servizio della nautica da diporto. Non si tratta solo una gamma di yacht lussuosi, eleganti e performanti, ma di una storia di mare ricca di arte, passione e tecnica raffinata.

Un progetto con un’anima autentica forgiata da un cantiere esperto, in cui l’attenzione al dettaglio è maniacale: sono stati infatti selezionati solo i migliori materiali costruttivi, e la tradizione artigianale dei maestri d’ascia sorrentini si è elevata ad eccellenza attraverso le più avanzate tecniche di design. Lancia 52 è la prima di un range che sarà composto da imbarcazioni dai 32 ai 72 piedi.


Quali sono quei dettagli che nel corso di questi 130 anni sono rimasti immutati e che rendono unica una vostra imbarcazione?

“La qualità. A partire dalla qualità dei legni: ogni anno effettuiamo una ricca selezione di legni pregiati che, prima di essere installati a bordo, vengono fatti essiccare per lunghi periodi per raggiungere il momento migliore della loro vita. Ancora oggi, dopo tutti questi anni, compriamo legni pregiati da primissimi fornitori, che effettuano delle selezioni solo per il nostro cantiere. Un altro aspetto importante è sicuramente la qualità della manodopera e l’attenzione ai minimi dettagli. Ogni artigiano del nostro cantiere ancora lavora e perfeziona a mano ogni singolo pezzo di legno”.

Nella creazione di questa nuova tipologia di imbarcazioni i Cantieri Aprea di Sorrento hanno puntato anche sulla scelta di partner d’eccellenza come Brunello Acampora, fondatore del famoso studio di progettazione e design navale: Victory Design.

Come è nata la collaborazione con Brunello Acampora? E che valore aggiunto dà collaborare con un designer affermato come lui?

“Una storica amicizia e la stima reciproca che da anni ci lega, in particolar modo con mio padre Giovanni. Quando abbiamo pensato ad innovare il nostro prodotto e soprattutto a dare un valore aggiunto in termini di design, non abbiamo potuto fare altro che affidarci a Brunello Acampora. Insieme siamo riusciti a creare delle forme uniche, simili ma molto più innovative rispetto a quello che facciamo ormai da molto tempo. Combinare il suo e nostro know-how, ha reso questa collaborazione fantastica. Se guardiamo al quadro di poppa, ha delle curve spettacolari, solo insieme siamo riusciti a combinare design e tecniche di lavorazione del legno”.



A quale mercato si rivolge Lancia Aprea 52?

“Quando abbiamo pensato di realizzare Lancia, non abbiamo pensato ad un mercato nello specifico, ma semplicemente continuare con la nostra linea fondata sulla qualità. Sicuramente abbiamo pensato ad un prodotto che potesse rispondere il più possibile agli standard internazionali, ma soprattutto di prima classe, come abbiamo sempre fatto con i gozzi. Le esigenze del mercato ora sono variegate, anche partendo dalle motorizzazioni, ci siamo assicurati che sulla Lancia sia possibile installare motori tradizionali a linea d’asse, ips e fuoribordo, per accontentare tutti i nostri clienti, anche quelli più esigenti”.

Cosa rappresenta per voi la nomination agli European Powerboat of the year 2024?

“La nomination, oltre a procurarci un’enorme soddisfazione, la vediamo come un punto di partenza verso un percorso virtuoso. Questa nomination è sicuramente uno stimolo a fare di più ogni giorno e soprattutto a portare innovazione in ogni nostro nuovo modello”.


Dal suo punto di vista, qual è lo stato di salute della nautica italiana? E che prospettive intravede per il settore?

“In questo momento stiamo vivendo uno stato virtuoso, un buon periodo per la nautica italiana. C’è sempre voglia di un’evoluzione e di un cambiamento. Ci sono buone prospettive per i prossimi anni, ma bisogna sempre migliorarsi, altrimenti non si riesce ad accontentare i clienti che sono sempre più esigenti. Per noi, circa ogni 2-3 anni bisogna saper innovare e lanciare un nuovo prodotto, altrimenti si rischia di essere fuori dal mercato”.

Lancia 52 verrà proposta due versioni: una per il mercato Mediterraneo e una per quello americano. Le differenze riguardano in primo luogo il main deck, che nella versione mediterranea prevede a poppa un grande prendisole mentre nella configurazione USA il prendisole scompare per lasciare posto a un mobile pensato per le attività di pesca, con una vasca del vivo e un ampio divano. Un’altra differenza è la motorizzazione, che per il mercato americano viene proposta con 4 motori fuoribordo mentre per il mercato mediterraneo con due motori entro-fuoribordo MAN i6800.

Nella versione Mediterranea è inoltre prevista una crew cabin, che si trasforma in un vano per lo storage in quella USA.

Sia la versione Mediterranea che quella USA sono ampiamente personalizzabili, consentendo diverse combinazioni di colori, layout interni, motorizzazione, materiali e lussuose finiture interne con il risultato di rendere ogni imbarcazione unica nel suo genere.

Per entrambe le versioni sono proposti differenti layout: Cruise, Family e Lounge Cruise.

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Antonino Aprea

Foto Ufficio Stampa