L’Isola d’Elba diventa ufficialmente la prima unità territoriale d’Europa in cui tutti gli istituti scolastici sono certificati come “Blue Schools” (Scuole Blu), iniziativa della Commissione Europea promossa da UNESCO-IOC il cui obiettivo è coinvolgere scuole, insegnanti, studenti e studentesse in programmi di Ocean Literacy (Educazione all’Oceano).
L’annuncio è arrivato nel corso di SEIF, Sea Essence International Festival, primo festival internazionale dedicato alla tutela e alla valorizzazione del mare e della sua essenza. L’Isola d’Elba e gli istituti sono inoltre parte della Riserva della Biosfera MaB UNESCO “Isole di Toscana”.
Portare l’oceano sui banchi di scuola, per creare una nuova generazione consapevole delle sfide da affrontare per mantenerlo sano e per promuovere un utilizzo responsabile delle risorse marine: con questo obiettivo tutte le scuole dell’Isola d’Elba – dalle elementari alle superiori – entrano a far parte della rete europea di Blue Schools, avviata dalla Commissione Europea.
L’iniziativa promossa dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO
L’iniziativa è promossa dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (UNESCO-IOC) nell’ambito dell’Ocean Decade delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030) delle Nazioni Unite e del programma di Ocean Literacy (Educazione all’Oceano), per portare i temi del mare nei programmi scolastici di tutto il mondo, dall’asilo alla scuola secondaria, dalle aree costiere all’entroterra. Ricoprendo il 71% della superficie terrestre, l’Oceano ha infatti un ruolo fondamentale per la Terra e costituisce una parte cruciale del capitale naturale mondiale.
Tuttavia, la sua salute è a rischio, con conseguente deterioramento della biodiversità, degli ecosistemi marini e di risorse. Attraverso l’apprendimento basato principalmente su progetti, si punta dunque a sviluppare e rafforzare il legame tra società e oceano, per far comprendere l’importanza della biodiversità marina e aumentare la consapevolezza sulla sua salute.
L’Isola d’Elba diventa così ufficialmente la prima unità territoriale in cui tutte le scuole sono “Blu”. L’annuncio è stato dato nel corso di SEIF – Sea Essence International Festival, il festival internazionale dedicato alla salvaguardia e valorizzazione del mare e della sua essenza, che si è svolto all’Isola d’Elba dal 28 al 30 giugno, organizzato da Fondazione Acqua dell’Elba.
Le scuole blu
Ad essere nominate “scuole blu” sono l’Istituto Comprensivo Statal “Sandro Pertini” (Portoferraio), l’Istituto Comprensivo Statale “G. Carducci” (Porto Azzurro, Capoliveri, Rio), l’I.S.I.S. “Raffaele Foresi” (Portoferraio), l’I.T.C.G. “Cerboni” (Portoferraio), l’Istituto Comprensivo Statale “G. Giusti” (Campo nell’Elba, Marciana e Marciana Marina).
L’Isola d’Elba con i suoi istituti, inoltre, si trova all’interno della Riserva della Biosfera MaB UNESCO “Isole di Toscana”, istituita nel 2003 e gestita dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: si tratta di un ambiente che racchiude una grande diversità geologica, geomorfologica, biologica e culturale rappresentativa della regione mediterranea.
Un lavoro di coordinamento di Fondazione Acqua dell’Elba
Il percorso che ha consentito alle scuole dell’Elba di entrare a far parte della rete europea di Blue Schools è stato possibile grazie al lavoro di coordinamento di Fondazione Acqua dell’Elba, che ha lanciato la proposta di adesione al network e seguito la progettualità dall’inizio alla fine, e al supporto scientifico del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che, in qualità di ente gestore della Riserva della Biosfera MaB UNESCO “Isole di Toscana” nel cui territorio ricadono gli istituti che hanno ottenuto il riconoscimento, ha fornito contributi conoscitivi specifici attraverso l’intervento delle Guide Parco. Tale impegno si inserisce nelle più ampie attività didattiche e divulgative che l’ente conduce annualmente relativamente alla sostenibilità, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030. UNESCO-IOC ha inoltre offerto supporto tecnico e organizzato webinar formativi per gli insegnanti, condividendo il documento “A new blue curriculum: Toolkit for policymakers” che contiene strumenti, ricerche, casi di studio e metodologie per inserire nei programmi scolastici l’Ocean Literacy.
“L’Isola d’Elba, come prima unità territoriale dove tutte le scuole diventano parte della rete europea di scuole blu, diventa un modello per altri territori del continente”, dice Francesca Santoro, Senior Programme Officer a UNESCO-IOC. “Questo è anche per l’UNESCO un traguardo importante, visto il nostro impegno per creare una rete globale di scuole in cui l’educazione all’oceano è una parte fondamentale dei programmi scolastici. Dall’Isola d’Elba parte un messaggio di impegno concreto per la tutela del nostro mare.”
“Nello European Blue Schools Network Rete crediamo che ogni studente abbia diritto a un’istruzione che favorisca la comprensione della complessa biosfera in cui vive” ha dichiarato Dominika Wojcieszek, Blue Schools Officer per la rete europea di Blue Schools dell’UE. “L’oceano tocca tutti gli aspetti della società, quindi è tempo per noi di assumerci la nostra responsabilità collettiva, come cittadini della Terra, e guidare le nostre vite consapevoli dell’importanza dell’Oceano.”
“L’educazione ambientale è essenziale per fornire ai giovani le competenze e la mentalità necessarie a preservare gli ambienti marini e le acque interne. Offrire alle generazioni future una maggiore conoscenza e stimolarle a un maggiore impegno rispetto alle questioni oceaniche rappresenta una priorità assoluta per l’UE, per la European coalition for Ocean Literacy (EU4Ocean) e per il Network of European Blue Schools. Benvenute a bordo a tutte le scuole dell’Isola d’Elba!”, ha aggiunto Sandra Castañer, Policy Officer, Directorate-General per Maritime Affairs and Fisheries (DG MARE) per la Commissione Europea.
“Aiutare le scuole dell’Isola d’Elba ad intraprendere questo percorso è stato un grande onore. Si tratta di un passo importante nell’ambito del lavoro di promozione delle tematiche del mare che quotidianamente portiamo avanti con Fondazione Acqua dell’Elba”, ha spiegato Fabio Murzi, Presidente della Fondazione Acqua dell’Elba. “L’Elba è un luogo che vive in simbiosi con il mare e ora, grazie alle Blue Schools, potremo generare ancora più consapevolezza nei giovani, rendendoli attori principali del cambiamento per un oceano più sostenibile.”
Giampiero Sammuri, Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha dichiarato: “Siamo particolarmente soddisfatti del riconoscimento ottenuto dalle scuole elbane, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Fondazione Acqua dell’Elba. Per la Riserva della Biosfera MaB ‘Isole di Toscana’, di cui è ente gestore il Parco Nazionale, è un risultato straordinario aver potuto supportare la candidatura e presentare l’Elba come la prima isola a livello mondiale che ha tutte le suo scuole certificate come ‘Blue Schools’. Un ringraziamento speciale va soprattutto ai docenti e agli studenti che hanno creduto fin da subito in questo percorso virtuoso, particolarmente gratificante e denso di significati per un’isola che fa anche parte del Santuario Internazionale per la protezione dei mammiferi marini Pelagos.”
I progetti delle Blue Schools dell’Isola d’Elba
Nel percorso di adesione alla rete delle Blue Schools, le scuole e gli istituti comprensivi dell’Isola d’Elba hanno messo in campo – supportati da Fondazione Acqua dell’Elba e dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano – una serie di progetti di Educazione all’Oceano.
La Scuola Primaria Casa del Duca e l’Istituto Comprensivo Sandro Pertini di Portoferraio hanno realizzato il progetto “A…MARE”, in cui studenti e studentesse sono stati guidati alla scoperta delle bellezze inaspettate del territorio allestendo poi una mostra di immagini, video disegni e lavori manuali.
L’Istituto Comprensivo Carducci di Porto Azzurro ha presentato i progetti “From the depths of Elba Island” e “Pictures of biodiversity: photography and marine biology”. Insieme ad un team di biologi marini gli studenti hanno toccato con mano strumenti innovativi utili a studiare e conoscere da vicino la biodiversità marina, realizzando infine delle mostre fotografiche dedicate agli organismi marini animali e vegetali presenti nei fondali dell’Isola.
L’ISIS FORESI di Portoferraio ha condotto “Marine Science”, parte di un programma biennale di insegnamento delle Scienze Naturali che caratterizza il liceo scientifico e mira a introdurre la metodologia CLIL nello studio delle scienze marine (in lingua inglese). Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ente di riferimento della Riserva della Biosfera MAB UNESCO, ha messo a disposizione mezzi, strumenti e figure professionali come le guide del parco esperte in biologia marina. Il progetto ha quindi risposto all’esigenza di iniziare lo studio dell’inglese tecnico-scientifico fin dagli anni della scuola superiore e di caratterizzare il curriculum degli studenti elbani con tematiche incentrate sull’ambiente marino, orientandoli verso l’eventuale scelta di studi o carriere lavorative legate alla tutela della biosfera marina e alla sostenibilità delle attività umane (pesca, turismo, risorse energetiche rinnovabili). A conclusione del progetto, è stato previsto uno studio scientifico consistente nell’analisi chimica e biologica di campioni di acqua marina e dolce e nella caratterizzazione delle relative biocenosi, nonché un articolo scientifico redatto dagli studenti.
L’ITCG G. CERBONI di Portoferraio si è invece concentrato su “Blue-Cerboni”, dedicato al ruolo della Posidonia oceanica e alla possibilità di utilizzarla come compost organico in viticoltura. Oltre a condurre esperimenti fisici sul campo, le classi hanno condotto interviste a viticoltori noti per aver utilizzato questa tecnica in passato, per produrre infine un video che mostri le varie fasi del progetto, i risultati e le testimonianze dei viticoltori.
L’Istituto Comprensivo Statale “G. Giusti” di Campo nell’Elba ha invece condotto “The Breath of the Sea”, progetto multidisciplinare grazie al quale i bambini hanno potuto seguire il percorso dell’acqua dalle montagne al mare attraverso lo studio dei sassi lungo il litorale. I piccoli studenti sono stati coinvolti nel recupero degli oggetti e nella loro catalogazione e, grazie alla presenza dell’artista Alfredo Gioventù, hanno poi realizzato opere artistiche sulla spiaggia.