Uno sportello amministrativo unico per le imprese e per le aziende produttive, che sulla falsariga di quanto sta accadendo con lo sportello unico doganale, accorpi tutti i controlli di tipo amministrativo cui sono sottoposte le aziende, riducendo quindi gli oneri burocratici e anche i rischi di corruzione.
E’ quanto ha proposto Giuseppe Peleggi, direttore generale delle Dogane, nel corso della seconda tavola rotonda al convegno su porti e logistica organizzato a Lerici dall’Autorità portuale di La Spezia. Tavola rotonda che ha evidenziato le forti perplessità del mondo imprenditoriale circa le possibilità di veder effettivamente realizzata una legge di riforma del settore portuale, che non rischi – come ha sottolineato Marco Simonetti, vice presidente terminal marittimi di Contship Italia – di essere peggiorativa rispetto all’esistente.
Per altro, a fronte delle preoccupazioni circa uno stop all’iter della riforma, si sono evidenziate anche quelle relative all’assenza, all’interno dei progetti di riforma, di una analisi e di proposte su due tematiche essenziali, quali le concessioni portuali e il tema del lavoro.
Hanno concluso i lavori del convegno, Marco Filippi, capogruppo PD in Commissione lavori pubblici e comunicazioni del Senato, che ha rivolto indirettamente un appello al governo a comunque presentare un testo, “anche migliorabile” di riforma, sottolineando come uno stop risulterebbe “esiziale” per il settore; quindi il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, che, rispondendo direttamente a quanto sostenuto a più riprese dal presidente dell’Autorità portuale di La Spezia, Lorenzo Forcieri, ha affermato che esiste una consapevolezza piena nel governo circa l’importanza strategica del comparto della logistica e dei porti.