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Museo del Mare di Napoli: la dichiarazione dell’Assessore Amedeo Lepore

"Molto dipende dalla nostra capacità di valorizzare l'Economia del Mare e la Cultura del Mare"

Del 27 Gennaio 2017

“Molto dipende dalla nostra capacità di valorizzare l’Economia del Mare e la Cultura del Mare”: lo ha dichiarato l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania Amedeo Lepore durante la presentazione del progetto del Museo del Mare.

“Dobbiamo partire da alcune preesistenze” – ha continuato Lepore – “la storia, la tradizione, gli operatori, le università, i centri di ricerca. E anche Bagnoli e quello che può rappresentare per l’economia del mare.

La Regione sta facendo molto.

Abbiamo chiesto una ZES che coinvolga i Porti di Napoli e Salerno e si dirami verso i nodi nogisitici importanti di Nola e Marcianise, arrivando fino a Bagnoli e all’area NATO.

Abbiamo aperto un percorso che vede cooperare la Campania insieme ad altre regioni per avere un provvedimento nazionale che lanci questa innovazione profonda. La ZES a differenza delle zone franche ha un portato più ampio: non solo sgravi fiscali e doganali che sono pure di grande importanza ma incentivazione di investimenti.

C’è un disegno nazionale nel quale la Campania è presente. E abbiamo su questo ottenuto la condivisione anche del Comune di Napoli. 

Noi vogliamo fare di questa area un’area che si rivolge al Mediterraneo e che racconta una storia importante. 

Il Museo del Mare ha bisogno delle istituzioni che devono non solo trovare le risorse ma inverare questo progetto, nato dall’unione di tante forze private e cittadini e che deve diventare patrimonio delle istituzioni. 

Pensiamo al contesto, colleghiamoci alla riappropriazione della città del Molo di San vincenzo, grazie all’azione proficua delle istituzioni militari che l’hanno preservata e che hanno reso possibile la conoscenza di un patrimonio straordinario. 

Il contesto è fatto di attività da fare e di un ritardo da colmare.

Questo progetto deve avere una linea guida, ci deve essere una comune ispirazione. Ci vuole un legame tra vari ambiti dell’Economia del Mare. 

Oggi siamo al centro di un momento di cambiamento che con l’allargamento del canale di Suez può fare del Mediterraneo un’area strategica. 

E’ fondamentale raccontare la narrazione di Napoli e del suo rapporto con il mare, la storia delle imprese e degli imprenditori, degli uomini. 

Ritengo importante la scelta di dedicare uno spazio a iniziative che consentano al progetto di sostenersi economicamente: questo è fondamentale.

Da parte nostra abbiamo già pensato a possibile forme di finanziamento, con il Patto per la Campania, che si basa sull’importanza della valorizzazione di archivi e musei. Condividiamo il progetto del Museo del Mare, purché sia guidato da un coordinamento istituzionale.

Questa idea ci restituisce la bellezza dei nostri luoghi. Noi dobbiamo promuovere la bellezza e mettere insieme cultura ed Economia”.