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Naples Shipping Week – il Contrammiraglio Massimiliano Lauretti interviene all'”Over&under the sea forum”

"Le vie di comunicazione marittime sono un bene prioritario da difendere"

Del 30 Settembre 2022

Si è svolto questa mattina nell’ambito di Port&ShippingTech alla Naples Shipping Week il convegno “Over&under the sea forum”.

Al centro del confronto la crescita dell’importanza delle risorse marine.

Per enumerarle oggi si parte da sotto il livello del fondo, con petrolio e gas, poi sul fondale, dove riposano decine di miliardi di tonnellate di noduli metallici, passano condotte per idrocarburi, cavi per i dati e per l’energia elettrica, la cui importanza è destinata crescere.

Nell’acqua nuotano e stazionano le risorse biologiche, di cui quelle intercettate dalla pesca sono una piccola parte anche se molto impattante.

Infine, le acque superficiali, il più grande collettore solare del pianeta, la cui energia il mare restituisce sotto forma di vento. E ora anche come “base” per il fotovoltaico galleggiante. Risorse immense, che si traducono in ricchezza e quindi in competizione per la valorizzazione, che il sistema internazionale cerca a fatica di incanalare nel meccanismo delle Zona Economiche Esclusive che in Italia sono entrate con la Legge 91/2021, ancora da attuare.

Tra i relatori, il Contrammiraglio Massimiliano Lauretti, Capo del 3° Reparto Pianificazione e Politica Marittima dello Stato Maggiore Marina della Marina Militare Italiana.

“Vorrei partire dall’importanza che ha il mare per l’umanità intera” – ha sottolineato l’Ammiraglio Lauretti – “per la nostra economia, per il nostro benessere, per la vita. Siamo di fronte a tante sfide, partendo da questioni di bassa intensità, fino a quelle di alta intensità, come il conflitto bellico che richiede sforzi speciali in termini di difesa e sicurezza.

La Marina Militare si occupa proprio di garantire la difesa e la sicurezza del nostro Paese nel Mediterraneo allargato, con un approccio olistico che vede nel mare uno spazio integrato di forze ed energie. Svolge, infatti, un ruolo abilitante che garantisce a tutti gli attori dell’Economia del Mare di operare in modo libero e sicuro”. 

Gli Stati stanno ragionando sulla tutela degli interessi nazionali marittimi, individuando anche varie forme legislative e normative, come le ZEE. Il mare è fonte di grandi opportunità e sfide, pensiamo solo alla sicurezza dell’alimentazione soprattutto per i paesi più poveri o che dipendono dalla pesca e quella energetica sempre più al centro dei riflettori.

“L’Italia ha nel Mediterraneo” – ha aggiunto l’Ammiraglio Lauretti – “la maggiore area di interessi nazionali. L’importanza della marittimità si evidenzia anche e soprattutto nelle vie di comunicazione che tutelano il trasporto di merci, passeggeri e dati. Interrompere una di queste linee sarebbe un danno per la nazione. Ecco perché le vie di comunicazione marittime sono un bene prioritario da difendere e le nostre marine lo fanno.

Aggiungo a queste anche il cosiddetto dominio underwater, la dimensione subacquea da esplorare al pari di quella spaziale, in grado di liberare enormi energie innovative anche in termini tecnologici”.