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NAUTICA – Intervista al Segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi

Del 4 Agosto 2016

La nautica stimola innovazione e trasmette i valori del Made in Italy

Intervista al Segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi

FotoFAbioRenzi light 

Secondo il rapporto la nautica italiana ha saputo resistere alla crisi.

“Al 2014 la produzione nautica italiana è riuscita ad assorbire oltre un quinto della domanda internazionale. Considerando i 220 prodotti in cui l’Italia detiene un primato competitivo assoluto la nautica si colloca all’ottavo posto solo considerando la produzione di imbarcazioni e yacht da diporto con motore entrobordo, capaci di assorbire un terzo delle richieste del mercato internazionale, mostrando di non temere la concorrenza di prezzo esercitata dalle nuove economie in via di sviluppo”.

 

Quali sono i numeri di questo settore?

“Possiamo parlare di un vero e proprio Sistema Produttivo Nautico. In termini tecnici abbiamo isolato dalla classificazione ATECO le quattro voci produttive riconducibili direttamente alla produzione nautica. La 30120 (costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive), 301101 (cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche), la 33150 (riparazione e manutenzione di navi commerciali e imbarcazioni da diporto) e la 47642 (commercio al dettaglio di natanti e accessori). Nel complesso si tratta di una realtà che, nel complesso, coinvolge oltre 17.000 unità locali capaci di generare 10 miliardi di valore aggiunto e un’occupazione che supera 180.000 addetti. Un sistema che stimola innovazione e che trasmette i valori del Made in Italy”.

 

Vediamo il settore nel dettaglio?

“La produzione cantieristica nautica si basa su un tessuto produttivo costituito da 3.092 unità locali (pari al 17,4% di quelle complessivamente presenti nel più ampio Sistema Produttivo Nautico) in cui trovano lavoro più di 21 mila e cinquecento addetti. L’attività nautica stimola altre attività lungo tutta la filiera in un rapporto di circa 1 a 6: quando una nuova impresa del settore cresce altre sei ne ricavano diretto giovamento, anche se parzialmente all’interno dell’attività d’impresa, contribuendo a fornire semilavorati, traendo profitto dalla commercializzazione o contribuendo alle attività a valle del commercio, della manutenzione, dei servizi, così come del noleggio e della locazione. In termini di addetti, l’attivazione cresce addirittura in un rapporto di 1 a 7,4.

Le attività di subfornitura sono certamente quelle più consistenti, sia in termini di numerosità di imprese (19,9% del totale) che di addetti (52,2% del totale). In termini assoluti, la subfornitura è costituita da oltre 3mila unità locali, per lo più attive nella meccanica (1.044 per oltre 33mila e 600 addetti) e nella produzione metallurgica (797 per oltre 18 mila e 800 addetti).

All’altro estremo della filiera, si posiziona l’insieme dei “servizi”, inclusivo della “riparazione”, con 4.874 unità (27,4% del totale) e 42 mila addetti (23,3% del totale) che rappresentano la componente più significativa dell’intero Sistema Produttivo Nautico”.

 

Quanto producono le imprese della filiera nautica?

“Il valore aggiunto prodotto dalla produzione cantieristica nautica si colloca poco al di sotto di 1,5 miliardi di euro. Nel complesso, considerando tutte le imprese che, totalmente o parzialmente, si mostrano attive nella filiera, il valore aggiunto arriva fino a 10 miliardi di euro, pari allo 0,7% circa del valore aggiunto nazionale”.

 

Com’è distribuito il sistema produttivo nautico nel territorio italiano?

“Le attività economiche legate alla produzione cantieristica nautica sono concentrate nelle regione del Nord Ovest (dove le 7.075 unità locali rappresentano il 33% delle imprese totali) e del Centro (6.052 unità locali, pari al 28% del totale). A seguire vi è il Nord Est con le sue 4.944 unità locali (23% di quelle totali), che supera così il Meridione in cui le imprese di riferimento sono 3.453 (16% del totale). In media ogni impresa che opera nella cantieristica nautica da diporto dà lavoro a 6,9 addetti”.