Si è tenuto oggi, presso la Fortezza Vecchia di Livorno, il workshop “Il verde incontra il blu. Il GNL nei trasporti marittimi, fra aspetti normativi, tecnologia ed opportunità socio-economiche”, organizzato dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera 6° Reparto – Sicurezza della Navigazione e la società OLT Offshore LNG Toscana. L’evento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali di riferimento e di alcuni importanti player del settore, è stata un’occasione di dialogo e confronto sull’utilizzo del gas naturale liquefatto come combustibile alternativo per il trasporto marittimo da un punto di vista normativo e operativo.
Ad aprire il dibattito, l’intervento dell’Ammiraglio Luigi Giardino del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera 6° Reparto – Sicurezza della Navigazione:
“Il workshop rappresenta un importante momento di confronto e condivisione di intenti con gli stakeholder che a vario titolo sono portatori di un interesse collettivo che converge nella stessa direzione dell’azione pubblica. Del resto, l’attenzione che il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, in qualità di Amministrazione di Bandiera, ripone, in questo momento, sullo sviluppo di nuove tecnologie di propulsione navale alternativa quali il GNL, coincide con le attività di specifico recepimento nazionale di normative internazionali come il Codice IGF (codice internazionale di sicurezza per le navi che utilizzano gas o altri combustibili a basso punto di infiammabilità). Anche se il Codice IGF entrerà in vigore il 1 gennaio 2017, il Comando Generale ha già in corso studi tecnici e relativi piani di assessment, per la piena implementazione di tale codice, allo scopo di permettere ad alcune navi da crociera già in costruzione la possibilità di essere pienamente conformi allo stesso”.
Il Capitano di Vascello, Direttore marittimo della Toscana, Capo del Compartimento marittimo e Comandante del porto di Livorno, Vincenzo Di Marco, ha aggiunto: “Il GNL si pone per il futuro quale propellente da utilizzare sempre più nell’ottica di un maggiore risparmio energetico. Ciò a tutto tondo e cioè sia per finalità civile/ambientali sia per quelle tipicamente marittime. Una realtà peculiare come l’OLT esige una particolare attenzione da parte delle Autorità preposte a garantirne le attività in condizioni di massima sicurezza e, credo, che l’Autorità marittima si sia fin qui ben confrontata con quelle che sono state e sono ad oggi le necessità della Società di cui trattasi”.
Il contesto normativo è pronto, come sottolineato da Liliana Panei del Ministero dello Sviluppo Economico: “Entro un mese è previsto il recepimento della direttiva DAFI, relativa proprio alle infrastrutture per l’uso dei carburanti alternativi, e questo permetterà di tracciare un quadro strategico nazionale per sviluppare il mercato dei nuovi combustibili alternativi, semplificando inoltre le procedure amministrative per lo stoccaggio del GNL”.
Anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fornito il proprio contributo al convegno, con l’intervento di Eugenio Minici: “Con il Decreto del 9 luglio 2015, il MIT ha istituito un tavolo di discussione sui combustibili alternativi in linea con le disposizioni della direttiva DAFI e si è arrivati a uno schema di decreto legislativo sulla realizzazione di un’infrastruttura per combustibili alternativi. Gli obiettivi finali di questo percorso sono l’abbattimento delle emissioni generate dal trasporto e l’elaborazione di un quadro strategico nazionale. La rete di rifornimento deve prevedere porti centrali nella rete TEN-T e porti periferici. Sono, pertanto, 3 le macro aree individuate: Tirreno/ Mar Ligure, Mar Adriatico e Mari del Sud Italia”.
Nell’ambito del convegno, il presidente dell’Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, ha posto l’accento sul tema ambientale che, nello sviluppo della filiera legata al GNL assume un ruolo centrale. A seguire, è intervenuto anche Massimo Provinciali, segretario generale dell’Autorità Portuale: “Il Porto di Livorno è già pronto a far decollare questa progettualità, essendo già in possesso delle infrastrutture e della filiera produttiva direttamente in loco”.
Nel dibattito sulle prospettive legate a normative, tecnologie e opportunità socio-economiche, il Terminale “FSRU Toscana”, a 22 km al largo della costa tra Livorno e Pisa, della società OLT Offshore LNG Toscana, rappresenta uno snodo fondamentale: “Per la posizione strategica occupata dal nostro rigassificatore, al centro dell’area del Mediterraneo, e per la versatilità del nostro impianto dal punto di vista ingegneristico” – hanno sottolineato i vertici della società OLT – “riteniamo di avere le carte in regola per essere un asset importante in questo contesto, a garanzia dell’approvvigionamento energetico del nostro Paese. Abbiamo avviato, in tale ottica, uno specifico studio preliminare di fattibilità dall’esito molto positivo, co-finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del progetto “Sea Terminals” in collaborazione con la Fondazione Valenciaport e con l’Autorità Portuale di Livorno, sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e in linea con il Documento di Consultazione per il Piano Strategico Nazionale sull’utilizzo del GNL in Italia portato avanti Ministero dello Sviluppo Economico. Ci auguriamo che la discussione avviata oggi possa aprire ancor più la strada a questo percorso di sviluppo”.
Assocostieri, in quanto Associazione Nazionale dei depositi costieri – rappresentata dal Direttore Generale Dario Soria – ha avuto modo di mettere in risalto proprio “la necessità di fare sistema fra la logistica energetica e la rete dei trasporti marittimi e non solo”.
Prospettive concrete per lo sviluppo del settore dal punto di vista normativo e tecnologico sono state presentate e descritte da Benjamin Scholz, Ship Type Expert Gas Carriers dell’ente di certificazione leader a livello mondiale DNV GL: “Oltre a rispettare pienamente i criteri di sicurezza, i vantaggi legati all’utilizzo del GNL per il trasporto navale sono numerosi: navi silenziose, minore consumo dei lubrificanti, maggiore efficienza del carburante, maggiore pulizia della sala macchine. Molti vantaggi anche in termini di manutenzione delle unità, con intervalli di revisione più lunghi e minori depositi nel motore”.
Sono intervenuti al workshop anche alcuni tra i maggiori player del mercato a livello nazionale e internazionale. Peter Fowles, Project Manager LNG Supply Strategy di Carnival Corporation & plc, ha illustrato la best practice attuata dalla società sulle navi alimentate a GNL della flotta AIDA: “La AIDAPrima è stata la prima unità a generale elettricità da gas naturale liquefatto e ad utilizzare GNL nella fase di ormeggio, nelle aree portuali, con la conseguente riduzione di circa il 20% di emissioni di CO2, il 99% di zolfo e il 90% di particolato. Lavorando insieme ai fornitori e operai, abbiamo sviluppato un sistema di approvvigionamento sicuro e affidabile. Questo non sarebbe stato possibile senza il pieno sostegno dell’amministrazione italiana delle navi di bandiera”.
Tra gli interventi, anche quello di Gas and Heat, attiva nella fornitura di sistemi di stoccaggio e trasporto di LNG e nella riconversione delle unità a LNG: “Il nostro know how è orientato alla progettazione e fornitura di impianti per unità navali alimentate a GNL, depositi costieri di GNL e navi metaniere per il trasporto di GNL e servizio di bunkering – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Claudio Evangelisti – Nel 2014 abbiamo avviato una joint venture per lo stoccaggio e la fornitura di GNL via terra in Sardegna, unica regione in Italia a non essere raggiunta dalla rete di distribuzione di GNL sul territorio nazionale”.
Sull’area di Livorno si è concentrato, invece, l’intervento di Francesco Franchi, Presidente e Amministratore delegato di Eni Costiero Gas, che si è soffermato sul futuro sistema di stoccaggio costieri di GNL a Livorno: “Con una capacità complessiva di 9000 metri cubi, una portata massima di rifornimento di 1000 metri cubi all’ora, una capacità di trasferimento su bettoline di 250 metri cubi all’ora e una capacità di carico su autocisterne e ferrocisterne di 60 metri cubi all’ora, quello che stiamo progettando sarà un terminal di carico multimodale, di cui prevediamo l’entrata in esercizio entro il 2019”.
Oltre all’impianto OLT, sono in corso in Italia anche altri progetti in grado di dare un contributo importante allo sviluppo del settore, come il Terminale GNL nel Porto di Gioia Tauro – di cui ha parlato Pier Filippo Di Peio, Amministratore Delegato di LNG Med Gas Terminal – un impianto che potrà rappresentare un punto di riferimento per l’area del Mediterraneo meridionale, in particolare per il rifornimento di navi in transito nel Porto di Gioia Tauro e per il rifornimento di depositi costieri nel Sud Italia.