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Presentazione Mare Sicuro 2016: l’intervento del Ministro Maurizio Martina

Del 15 Giugno 2016

“La prima considerazione è un ringraziamento non scontato al Corpo per il lavoro enorme che fa, in particolare in questo momento, su un versante cruciale non solo per l’Italia ma per l’Europa tutta, della gestione del fenomeno complesso dei flussi migratori in un luogo delicato ed essenziale come il Mediterraneo. Desidero ringraziarvi per la professionalità e la forza che esprimete in questo lavoro. 

Per quel che riguarda il nostro Ministero, il tema fondamentale è il rapporto costante e il lavoro che facciamo sul versante della tutela dello straordinario patrimonio ittico nel nostro mare e la valorizzazione di questo patrimonio. 

Sono interessato a sviluppare sempre di più quei punti di innovazione, che venivano rappresentati prima dall’Ammiraglio Melone, quando ad esempio ha raccontato lo sforzo di concretizzare lo Sportello unico del mare come vero strumento di relazione, di politiche, di azioni, di sostegni, che incrociano la molteplicità delle leve che abbiamo a disposizione per custodire, tutelare e valorizzare la nostra risorsa mare. A me pare questo un terreno di sperimentazione formidabile. E’ già stato fatto molto, possiamo fare ancora molto di più. Se penso ad esempio a tutto il fronte della gestione sostenibile della risorsa ittica, della lotta alle pratiche illegali, della valorizzazione del nostro patrimonio, lì c’è un punto di svolta nel rapporto tra pescatori, esperienze della pesca italiana, valorizzazione dell’eco-sistema mare e professionalità, che in particolare voi esprimete, formidabile e va sprigionato ancora di più. 

Abbiamo passato dei periodi in cui il controllore e il controllato dovevano stare per forza di cose su due fronti opposti. Io penso che voi avete praticato con noi un’esperienza che in realtà supera questa contrapposizione, perché il controllore e il controllato, a tutela della risorsa fondamentale comune che è la risorsa mare, devono fare insieme alcune scelte, devono compiere insieme alcuni percorsi, possono prendersi reciprocamente impegni e responsabilità.

Il punto di svolta vero che abbiamo praticato tutti sta innanzitutto in questa nuova concezione del rapporto tra controllore e controllato, che non vuole dire dismettere le responsabilità reciproche, anzi. Noi abbiamo dei numeri sul versante dei controlli molto impegnativi e molto importanti. Abbiamo un 2015 significativo, con oltre 60.000 controlli. Abbiamo già dei numeri notevoli nei primi sei mesi del 2016 con 35.000 controlli. Vorrebbe dire arrivare nei 18 mesi a quasi 100.000. Numeri che dicono di una capillarità di controllo molto qualificata, al servizio dei pescatori italiani, non contro la pesca italiana, al servizio di un lavoro di qualità per la pesca italiana.

Credo che questo lavoro vada enfatizzato, vada caricato del significato che effettivamente ha, in particolare pensando all’Operazione Mare Sicuro che sta coerentemente dentro questo sforzo. Io dico aggiungendo anche le opportunità che abbiamo sul versante delle politiche europee al servizio del mare. Noi arriviamo da una programmazione Feamp molto importante, abbiamo appena concluso il lavoro di messa a punto di raccordo con le Regioni, stiamo partendo, stiamo parlando di oltre 1 miliardo di euro di risorse al servizio della nostra pesca da qui al 2020. Dentro questo scenario abbiamo fatto un lavoro, secondo me molto interessante, di allocazione di risorse per potenziare tutto il versante dei controlli, grazie all’accordo tra Ministero e Guardia costiera e penso ai 35 milioni che destineremo nello specifico proprio al lavoro comune su questo fronte.

Sono felice di rappresentare, per la mia quota di responsabilità, questo grande lavoro di squadra che oggi rappresentiamo in questa conferenza stampa ma che poi si invera giorno per giorno nelle attività di ogni Ministero e soprattutto in quelle della Capitaneria. 

Siamo di fronte a un campo sperimentale di iniziativa sul versante delle istituzioni molto interessante, qualificante, che mette il mare al centro delle politiche di sviluppo di questo Paese. Qui non stiamo solo tutelando e custodendo, stiamo cercando di trovare una via nuova di sviluppo“.

 

Maurizio Martina

Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali